INTRODUZIONE: La tassazione del tabacco è il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per celebrare la Giornata mondiale senza Tabacco nel 2014. Il tabacco è la prima causa di morte evitabile a livello mondiale ed è attualmente responsabile del 10% dei decessi tra gli adulti di tutto il mondo. Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano come un aumento del 10% del prezzo del tabacco sia in grado di diminuirne il consumo di circa il 4% nei paesi ad alto reddito e fino all’8% nella maggior parte dei paesi a basso e medio reddito. Questa strategia si è dimostrata utile soprattutto per scoraggiare l’uso del tabacco tra i giovani. Il World Health Report 2010 ha indicato che con l’aumento delle tasse sul tabacco, i governi potrebbero avere a disposizione dei fondi da utilizzare per la salute delle popolazioni. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha recentemente lanciato la proposta di imporre una tassa di un euro su ogni pacchetto di sigarette e verificato il gradimento di tale proposta con un sondaggio estemporaneo condotto per le strade di Milano. Sorprendentemente l’80% dei giovani di età inferiore ai 25 anni si è dichiarato favorevole. Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare il gradimento di questa eventuale nuova tassa tra un campione di giovani studenti, frequentanti l’Università Sapienza di Roma. MATERIALI E METODI: In occasione della celebrazione della Giornata mondiale senza Tabacco, l’Unità di Tabaccologia della Sapienza (UNITAB) ha allestito, un punto informativo-formativo sul tabacco all’interno della città universitaria, di fronte al Centro Informazioni, Accoglienza, Orientamento degli studenti (CIAO). Il punto è stato operativo nella giornata del 28 maggio 2014 dalle ore 11.00 alle ore 15.00. A tutti coloro che sono passati davanti al punto informativo-formativo è stato proposto di compilare un questionario anonimo. Le informazioni raccolte dal questionario hanno riguardato i dati anagrafici, le conoscenze sul tabacco, sul suo consumo (inclusa la sigaretta elettronica) e sul gradimento di un’eventuale nuova tassa di 1 euro su ogni pacchetto di sigarette/tabacco da destinare alla prevenzione. Dopo la compilazione del questionario ciascun partecipante ha potuto controllare le proprie conoscenze, approfondire le tematiche di interesse parlando con i medici e gli psicologi presenti ed effettuare la misurazione del monossido di carbonio nei propri polmoni. E’ stata condotta un’analisi descrittiva, con calcolo di frequenze e medie, e un’analisi multivariata (regressione logistica) per valutare l’effetto di alcune variabili sul gradimento della tassa. RISULTATI: Dei 112 questionari raccolti, 6 sono stati esclusi dall’analisi per dati incompleti, non confrontabili (fumatore di sigaro) o per non aver risposto alla domanda sul gradimento della tassa. Gli studenti intervistati, di età compresa tra i 19 e i 30 anni (media 23 anni), erano per il 45% maschi. Il 53% del campione (senza differenze tra maschi e femmine) ha riferito di fumare e il 54% si è dichiarato favorevole alla tassa. Il gradimento per la tassa è fortemente influenzato dall’essere o meno fumatore, e benché i non fumatori abbiano una probabilità 9 volte maggiore di essere favorevoli alla tassa (OR = 9,65; IC95% 3,68 25,30; p<0,01), il 30 % dei fumatori sembra essere d’accordo con l’introduzione di questa nuova tassa. La percentuale di favorevoli tra i fumatori risulta leggermente più alta (33,3%) prendendo in considerazione soltanto gli studenti di età inferiore ai 25 anni. CONCLUSIONI: Questi risultati, sebbene forniti da un campione non rappresentativo e potenzialmente soggetto a bias di selezione, sembrano indicare come oltre il 50% della popolazione giovanile e un terzo dei giovani fumatori siano favorevole a pagare una tassa di un euro in più su ogni pacchetto di sigarette finalizzata a favorire la prevenzione. I risultati del sondaggio di Milano riportano dati ancora più favorevoli (80% degli intervistati), ma non sono disponibili, almeno per il momento, dati disaggregati per l’abitudine al fumo.
La tassa sul tabacco e i giovani: uno studio pilota / Cattaruzza, Maria Sofia; Amendola, Mariano; Veronica, Calcaterra; Giordano, Felice; Marani, Alessandra; Renzi, Davide; Orioli, Riccardo; Ferretti, Filippo; Lancia, Paola. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 206-207. (Intervento presentato al convegno Prevenzione in Movimento tenutosi a Riccione - Palazzo dei Congressi).
La tassa sul tabacco e i giovani: uno studio pilota.
Maria Sofia Cattaruzza;Mariano Amendola;Felice Giordano;Alessandra Marani;Davide Renzi;Riccardo Orioli;Filippo Ferretti;LANCIA, PAOLA
2014
Abstract
INTRODUZIONE: La tassazione del tabacco è il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per celebrare la Giornata mondiale senza Tabacco nel 2014. Il tabacco è la prima causa di morte evitabile a livello mondiale ed è attualmente responsabile del 10% dei decessi tra gli adulti di tutto il mondo. Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano come un aumento del 10% del prezzo del tabacco sia in grado di diminuirne il consumo di circa il 4% nei paesi ad alto reddito e fino all’8% nella maggior parte dei paesi a basso e medio reddito. Questa strategia si è dimostrata utile soprattutto per scoraggiare l’uso del tabacco tra i giovani. Il World Health Report 2010 ha indicato che con l’aumento delle tasse sul tabacco, i governi potrebbero avere a disposizione dei fondi da utilizzare per la salute delle popolazioni. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha recentemente lanciato la proposta di imporre una tassa di un euro su ogni pacchetto di sigarette e verificato il gradimento di tale proposta con un sondaggio estemporaneo condotto per le strade di Milano. Sorprendentemente l’80% dei giovani di età inferiore ai 25 anni si è dichiarato favorevole. Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare il gradimento di questa eventuale nuova tassa tra un campione di giovani studenti, frequentanti l’Università Sapienza di Roma. MATERIALI E METODI: In occasione della celebrazione della Giornata mondiale senza Tabacco, l’Unità di Tabaccologia della Sapienza (UNITAB) ha allestito, un punto informativo-formativo sul tabacco all’interno della città universitaria, di fronte al Centro Informazioni, Accoglienza, Orientamento degli studenti (CIAO). Il punto è stato operativo nella giornata del 28 maggio 2014 dalle ore 11.00 alle ore 15.00. A tutti coloro che sono passati davanti al punto informativo-formativo è stato proposto di compilare un questionario anonimo. Le informazioni raccolte dal questionario hanno riguardato i dati anagrafici, le conoscenze sul tabacco, sul suo consumo (inclusa la sigaretta elettronica) e sul gradimento di un’eventuale nuova tassa di 1 euro su ogni pacchetto di sigarette/tabacco da destinare alla prevenzione. Dopo la compilazione del questionario ciascun partecipante ha potuto controllare le proprie conoscenze, approfondire le tematiche di interesse parlando con i medici e gli psicologi presenti ed effettuare la misurazione del monossido di carbonio nei propri polmoni. E’ stata condotta un’analisi descrittiva, con calcolo di frequenze e medie, e un’analisi multivariata (regressione logistica) per valutare l’effetto di alcune variabili sul gradimento della tassa. RISULTATI: Dei 112 questionari raccolti, 6 sono stati esclusi dall’analisi per dati incompleti, non confrontabili (fumatore di sigaro) o per non aver risposto alla domanda sul gradimento della tassa. Gli studenti intervistati, di età compresa tra i 19 e i 30 anni (media 23 anni), erano per il 45% maschi. Il 53% del campione (senza differenze tra maschi e femmine) ha riferito di fumare e il 54% si è dichiarato favorevole alla tassa. Il gradimento per la tassa è fortemente influenzato dall’essere o meno fumatore, e benché i non fumatori abbiano una probabilità 9 volte maggiore di essere favorevoli alla tassa (OR = 9,65; IC95% 3,68 25,30; p<0,01), il 30 % dei fumatori sembra essere d’accordo con l’introduzione di questa nuova tassa. La percentuale di favorevoli tra i fumatori risulta leggermente più alta (33,3%) prendendo in considerazione soltanto gli studenti di età inferiore ai 25 anni. CONCLUSIONI: Questi risultati, sebbene forniti da un campione non rappresentativo e potenzialmente soggetto a bias di selezione, sembrano indicare come oltre il 50% della popolazione giovanile e un terzo dei giovani fumatori siano favorevole a pagare una tassa di un euro in più su ogni pacchetto di sigarette finalizzata a favorire la prevenzione. I risultati del sondaggio di Milano riportano dati ancora più favorevoli (80% degli intervistati), ma non sono disponibili, almeno per il momento, dati disaggregati per l’abitudine al fumo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.