Obbiettivo del nostro lavoro è stato quello di verificare la capacità predittiva del Mini Nutritional Assessment in una popolazione di anziani “fragili” ricoverati in regime di lungodegenza Risultati: è stata confermata la buona capacità predittiva (80.3%) e l’eccellente sensibilità (98%) del MNA. Il test ha però rivelato una bassa specificità (14%) che crediamo possa essere attribuita all’impossibilità di ottenere risposte ad alcuni item con la conseguente attribuzione di un punteggio “0” in questi casi. Ciò ha comportato un punteggio finale artificialmente basso anche in soggetti con un buono stato di nutrizione. Abbiamo cercato di neutralizzare gli effetti delle risposte mancanti modificando il sistema di calcolo del punteggio finale e sostituendo la valutazione soggettiva dello stato di salute e di nutrizione con una valutazione oggettiva effettuata da parte del geriatra. In questo modo la capacità predittiva totale del MNA è salita all’85.4%, la specificità al 25%, mentre la sensibilità è rimasta sostanzialmente invariata (98.1%). Conclusione: il MNA è risultato uno strumento efficace nella valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani “fragili” . Tutto ciò lo rende uno strumento cardine della valutazione multidimensionale geriatrica.
Il "Mini Nutritional Assesment" nella valutazione multidimensionale geriatrica - prima parte: validazione del test in una popolazione dei anziani fragili / Donini, Lorenzo Maria; M. R., DE FELICE; L., Tassi; L., DE BERNARDINI; A., Rosano; C., Savina; Pinto, Alessandro; Giusti, Anna Maria; Cannella, Carlo. - In: GIORNALE DI GERONTOLOGIA. - ISSN 0017-0305. - STAMPA. - 50:(2002), pp. 23-32.
Il "Mini Nutritional Assesment" nella valutazione multidimensionale geriatrica - prima parte: validazione del test in una popolazione dei anziani fragili
DONINI, Lorenzo Maria;PINTO, Alessandro;GIUSTI, Anna Maria;CANNELLA, Carlo
2002
Abstract
Obbiettivo del nostro lavoro è stato quello di verificare la capacità predittiva del Mini Nutritional Assessment in una popolazione di anziani “fragili” ricoverati in regime di lungodegenza Risultati: è stata confermata la buona capacità predittiva (80.3%) e l’eccellente sensibilità (98%) del MNA. Il test ha però rivelato una bassa specificità (14%) che crediamo possa essere attribuita all’impossibilità di ottenere risposte ad alcuni item con la conseguente attribuzione di un punteggio “0” in questi casi. Ciò ha comportato un punteggio finale artificialmente basso anche in soggetti con un buono stato di nutrizione. Abbiamo cercato di neutralizzare gli effetti delle risposte mancanti modificando il sistema di calcolo del punteggio finale e sostituendo la valutazione soggettiva dello stato di salute e di nutrizione con una valutazione oggettiva effettuata da parte del geriatra. In questo modo la capacità predittiva totale del MNA è salita all’85.4%, la specificità al 25%, mentre la sensibilità è rimasta sostanzialmente invariata (98.1%). Conclusione: il MNA è risultato uno strumento efficace nella valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani “fragili” . Tutto ciò lo rende uno strumento cardine della valutazione multidimensionale geriatrica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.