L’Italia è divenuta un paese di immigrazione relativamente di recente: si può convenire nel 1973-1974, quando, a seguito della guerra del Kippur e della crisi economica internazionale, i paesi di più antica immigrazione chiusero le proprie frontiere e abbandonarono le politiche attive di reclutamento di lavoratori stranieri. Nonostante gli effetti della crisi economica, oggi l’Italia è uno dei principali paesi di destinazione, oltre che di transito, dei migrati che giungono nell’Unione europea (Ue). La popolazione straniera regolarmente residente in Italia è aumentata nel corso degli anni, arrivando a superare i 5 milioni di individui. Tuttavia, l’Italia non ha smesso di essere un paese di emigrazione, in quanto il fenomeno migratorio in uscita non è mai cessato, così come non è cessato l’interesse per il tema. A questo si aggiunge la riluttanza con cui, per molto tempo, l’Italia ha accettato di definirsi un paese di immigrazione, riluttanza che ha avuto degli effetti sulla legislazione italiana in materia di cittadinanza, che è tuttora più favorevole agli italiani e ai loro discendenti residenti all’estero, che agli immigrati che vivono in Italia. Al fine di gettare altra luce sulla storia migratoria italiana e in particolare sul dibattito politico che l’ha accompagnata, ripercorreremo, prima, i principali provvedimenti giuridici sull’emigrazione italiana. Successivamente, presenteremo l’evoluzione del fenomeno migratorio in uscita dall’Italia, attraverso i dati delle serie storiche dell’Istat e utilizzando la seguente periodizzazione: dal 1876 al 1900, dal 1901 al 1915, dal 1916 al 1942, dal 1946 al 1976 e dal 1977 ad oggi. Faremo, inoltre, una breve descrizione dell’immigrazione e della politica di immigrazione italiana, fino ad arrivare alla descrizione della legislazione sulla cittadinanza e alle sue ripercussioni attuali. Concluderemo, infine, con alcune considerazioni politiche sulla gestione italiana del fenomeno migratorio.
Generazioni di migranti, di leggi, di politiche. Il cammino di un dibattito / CAGIANO DE AZEVEDO, Raimondo; Paparusso, Angela. - In: RIVISTA DI STUDI POLITICI INTERNAZIONALI. - ISSN 0035-6611. - STAMPA. - 338(2018), pp. 171-187.
Generazioni di migranti, di leggi, di politiche. Il cammino di un dibattito
Raimondo Cagiano de AzevedoPrimo
;Angela Paparusso
Secondo
2018
Abstract
L’Italia è divenuta un paese di immigrazione relativamente di recente: si può convenire nel 1973-1974, quando, a seguito della guerra del Kippur e della crisi economica internazionale, i paesi di più antica immigrazione chiusero le proprie frontiere e abbandonarono le politiche attive di reclutamento di lavoratori stranieri. Nonostante gli effetti della crisi economica, oggi l’Italia è uno dei principali paesi di destinazione, oltre che di transito, dei migrati che giungono nell’Unione europea (Ue). La popolazione straniera regolarmente residente in Italia è aumentata nel corso degli anni, arrivando a superare i 5 milioni di individui. Tuttavia, l’Italia non ha smesso di essere un paese di emigrazione, in quanto il fenomeno migratorio in uscita non è mai cessato, così come non è cessato l’interesse per il tema. A questo si aggiunge la riluttanza con cui, per molto tempo, l’Italia ha accettato di definirsi un paese di immigrazione, riluttanza che ha avuto degli effetti sulla legislazione italiana in materia di cittadinanza, che è tuttora più favorevole agli italiani e ai loro discendenti residenti all’estero, che agli immigrati che vivono in Italia. Al fine di gettare altra luce sulla storia migratoria italiana e in particolare sul dibattito politico che l’ha accompagnata, ripercorreremo, prima, i principali provvedimenti giuridici sull’emigrazione italiana. Successivamente, presenteremo l’evoluzione del fenomeno migratorio in uscita dall’Italia, attraverso i dati delle serie storiche dell’Istat e utilizzando la seguente periodizzazione: dal 1876 al 1900, dal 1901 al 1915, dal 1916 al 1942, dal 1946 al 1976 e dal 1977 ad oggi. Faremo, inoltre, una breve descrizione dell’immigrazione e della politica di immigrazione italiana, fino ad arrivare alla descrizione della legislazione sulla cittadinanza e alle sue ripercussioni attuali. Concluderemo, infine, con alcune considerazioni politiche sulla gestione italiana del fenomeno migratorio.File | Dimensione | Formato | |
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