In questa nota si presenta una procedura per il dimensionamento di muri in terra rinforzata mediante il metodo pseudo-statico. In essa, il coefficiente sismico k è calibrato su prefissati livelli di prestazione del muro, espressi in termini di valori limite degli spostamenti permanenti accumulati durante l’evento sismico. Un’equivalenza di upper bound tra gli spostamenti indotti da sisma e i valori di k è stata ottenuta applicando il metodo di Newmark al database di accelerogrammi italiani, aggiornato alle registrazioni del 2017, e correggendo le relazioni empiriche ottenute per tenere conto della forma dei meccanismi plastici interni alla zona rinforzata, ai quali corrisponde la massima domanda di resistenza dei rinforzi. Fissata la prestazione sismica, il muro viene quindi dimensionato per ottenere un coefficiente sismico critico associato ai meccanismi interni (kcint) inferiore a quello associato ai meccanismi esterni (kcext), così da promuovere l’attivazione di meccanismi plastici che prevedano la mobilitazione della resistenza del sistema terreno-rinforzo, dotato di rinforzi caratterizzati da adeguati livelli di duttilità.
Una procedura per il dimensionamento di muri in terra rinforzata soggetti ad eventi sismici intensi / Gaudio, Domenico; Masini, Luca; Rampello, Sebastiano. - CD-ROM. - (2018), pp. 1-6. (Intervento presentato al convegno Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2018 - IARG 2018 tenutosi a Genova).
Una procedura per il dimensionamento di muri in terra rinforzata soggetti ad eventi sismici intensi
Gaudio Domenico
;Masini Luca
;Rampello Sebastiano
2018
Abstract
In questa nota si presenta una procedura per il dimensionamento di muri in terra rinforzata mediante il metodo pseudo-statico. In essa, il coefficiente sismico k è calibrato su prefissati livelli di prestazione del muro, espressi in termini di valori limite degli spostamenti permanenti accumulati durante l’evento sismico. Un’equivalenza di upper bound tra gli spostamenti indotti da sisma e i valori di k è stata ottenuta applicando il metodo di Newmark al database di accelerogrammi italiani, aggiornato alle registrazioni del 2017, e correggendo le relazioni empiriche ottenute per tenere conto della forma dei meccanismi plastici interni alla zona rinforzata, ai quali corrisponde la massima domanda di resistenza dei rinforzi. Fissata la prestazione sismica, il muro viene quindi dimensionato per ottenere un coefficiente sismico critico associato ai meccanismi interni (kcint) inferiore a quello associato ai meccanismi esterni (kcext), così da promuovere l’attivazione di meccanismi plastici che prevedano la mobilitazione della resistenza del sistema terreno-rinforzo, dotato di rinforzi caratterizzati da adeguati livelli di duttilità.File | Dimensione | Formato | |
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Note: Articolo su Convegno nazionale
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