Perché conviene essere realisti, tra neuroscienze e etica

In this paper, we will argue that the spreading of a neuroscientific mechanistic approach will not necessarily have negative consequences on the public representation of concepts such as freedom, self-determination and responsibility. According to opponents, the illusion of conscious control, like other positive illusions, has an adaptive and beneficial role for the individual and for society. However, as shown by empirical research, positive illusions are effective in the short-term but not across time. We will suggest that neuroscientists have the duty to disseminate positive emotions with realism, the attitude of representing reality as accurately as possible, which however can affect positively both the individual well-being and his social conduct.

In questo articolo, difenderemo la tesi che la diffusione di una concezione meccanicistica proveniente dalle neuroscienze non necessariamente avrà conseguenze negative sulla rappresentazione pubblica di concetti quali libertà, autodeterminazione e responsabilità. Per il fronte critico, l’illusione del controllo cosciente, come altre illusioni positive, ha un valore adattativo e benefico per l’individuo e per la società. Tuttavia, come dimostrano ricerche empiriche, le illusioni positive sono efficaci nel breve termine, non nel lungo periodo. Sosterremo che i neuroscienziati hanno il compito di divulgare emozioni positive condite di realismo, cioè di rappresentare la realtà il più accuratamente possibile, per agire positivamente sul benessere individuale e sulla condotta sociale.