La ricerca indaga con approccio aggiornato le città di Urbino e Fossombrone del ‘400 e del primo ‘500, affronta uno studio dettagliato sulle residenze del patriziato e sulle rispettive committenze, con l’intento di ricostruire la configurazione dell’élite cittadina urbinate e forsempronese e le relative modalità di occupazione del tessuto urbano; la fisionomia dei vincoli e delle preesistenze dell’ambito cittadino in cui le residenze vengono edificate. Allo stesso tempo si propone di analizzare gli impianti tipologici e i caratteri architettonici peculiari in riferimento alle porzioni originarie e di contestualizzare e comprendere il peso delle iniziative federiciane nelle due città. Il palazzo Ducale urbinate si configura come riferimento puntuale e costante, fornendo la possibilità di analizzare le numerose influenze e relazioni. Infatti, pur rappresentando un insieme complesso ed irripetibile, alcune soluzioni architettoniche e alcuni dettagli decorativi del palazzo sono stati ripresi facilmente, tanto da diffondere rapidamente quello “stile urbinate” sia in città che nel territorio circostante. A sostanziare le indagini sulle residenze si offre un approfondimento monografico su due casi-studio: il palazzo Giovannini-Luminati a Urbino e il palazzo Dedi - Staurenghi a Fossombrone. Entrambe le residenze conservano gran parte dell’aspetto originario, rappresentano esempi di architettura residenziale di spicco nelle rispettive città e risultano inserite a pieno titolo nello sperimentalismo adottato nelle planimetrie e nelle facciate tardo-quattrocentesche che contraddistingue le fabbriche di chiara “derivazione urbinate”.
Urbino e Fossombrone: città e residenze accanto ai palazzi Ducali nei secoli XV e XVI. I casi-studio dei palazzi Giovannini-Luminati e Dedi-Staurenghi / Aureli, Giorgia. - (2018 Feb 22).
Urbino e Fossombrone: città e residenze accanto ai palazzi Ducali nei secoli XV e XVI. I casi-studio dei palazzi Giovannini-Luminati e Dedi-Staurenghi
AURELI, GIORGIA
22/02/2018
Abstract
La ricerca indaga con approccio aggiornato le città di Urbino e Fossombrone del ‘400 e del primo ‘500, affronta uno studio dettagliato sulle residenze del patriziato e sulle rispettive committenze, con l’intento di ricostruire la configurazione dell’élite cittadina urbinate e forsempronese e le relative modalità di occupazione del tessuto urbano; la fisionomia dei vincoli e delle preesistenze dell’ambito cittadino in cui le residenze vengono edificate. Allo stesso tempo si propone di analizzare gli impianti tipologici e i caratteri architettonici peculiari in riferimento alle porzioni originarie e di contestualizzare e comprendere il peso delle iniziative federiciane nelle due città. Il palazzo Ducale urbinate si configura come riferimento puntuale e costante, fornendo la possibilità di analizzare le numerose influenze e relazioni. Infatti, pur rappresentando un insieme complesso ed irripetibile, alcune soluzioni architettoniche e alcuni dettagli decorativi del palazzo sono stati ripresi facilmente, tanto da diffondere rapidamente quello “stile urbinate” sia in città che nel territorio circostante. A sostanziare le indagini sulle residenze si offre un approfondimento monografico su due casi-studio: il palazzo Giovannini-Luminati a Urbino e il palazzo Dedi - Staurenghi a Fossombrone. Entrambe le residenze conservano gran parte dell’aspetto originario, rappresentano esempi di architettura residenziale di spicco nelle rispettive città e risultano inserite a pieno titolo nello sperimentalismo adottato nelle planimetrie e nelle facciate tardo-quattrocentesche che contraddistingue le fabbriche di chiara “derivazione urbinate”.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Tesi dottorato Aureli
Open Access dal 12/09/2021
Tipologia:
Tesi di dottorato
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
7.01 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.01 MB | Adobe PDF | |
|
Apparati tesi dottorato Aureli
Open Access dal 12/09/2021
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
194.61 MB
Formato
Adobe PDF
|
194.61 MB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


