An in deep on the new “Rinascente”, which a classical project for the reuse of a historic property. The building becomes a neutral container and the entire project consists in maintaining the original profile and volumes unaltered, conserving and restoring the two façades and in the demolition-emptying of the volumes inside the block. The complex bureaucratic hurdles overcome to achieve this result required considerable efforts to identify solutions that respected regulations governing heritage protection. What is more, works exposed the archaeological remains of the Acquedotto Vergine, from the age of Augustus. The entire project, headed by a Roman engineering company that coordinated the diverse architectural offices responsible for the interior design, where different solutions are offered for each of the building’s seven levels, is illustrated as a representative example of the contemporary project relationship with historic and modern heritage and with its connections with the city of Rome.

Una riflessione sulla nuova sede della Rinascente, che si configura come un classico progetto di riuso di un bene storico, all'interno di una porzione di isolato del centro storico di Roma a vocazione commerciale. L’edificio diventa un contenitore neutro e tutto il progetto consiste nel mantenimento della sagoma con altezze e volumetria invariata, nella conservazione e restauro delle due facciate e nella demolizione-svuotamento dei volumi all'interno dell’isolato. Le complesse vicende amministrative che ciò ha comportato hanno richiesto un notevole impegno nella ricerca di soluzioni progettuali adeguate alle norme di tutela del patrimonio, per le problematiche emerse in seguito alla scoperta dei reperti archeologici dell’Acquedotto Vergine, risalente all'età di Augusto. L’intero intervento, seguito da una società di ingegneria romana che ha coordinato i diversi studi di architettura che hanno seguito il design degli interni, applicando soluzioni diverse ad ognuno dei 7 livelli dell'edificio, è illustrato come rappresentazione delle diverse declinazioni del progetto contemporaneo con la memoria storica antica e moderna e del suo rapporto con la città di Roma.

Nuova sede della Rinascente a Roma / Capanna, Alessandra. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - STAMPA. - 462(2018), pp. 38-47.

Nuova sede della Rinascente a Roma

Alessandra Capanna
2018

Abstract

An in deep on the new “Rinascente”, which a classical project for the reuse of a historic property. The building becomes a neutral container and the entire project consists in maintaining the original profile and volumes unaltered, conserving and restoring the two façades and in the demolition-emptying of the volumes inside the block. The complex bureaucratic hurdles overcome to achieve this result required considerable efforts to identify solutions that respected regulations governing heritage protection. What is more, works exposed the archaeological remains of the Acquedotto Vergine, from the age of Augustus. The entire project, headed by a Roman engineering company that coordinated the diverse architectural offices responsible for the interior design, where different solutions are offered for each of the building’s seven levels, is illustrated as a representative example of the contemporary project relationship with historic and modern heritage and with its connections with the city of Rome.
2018
Una riflessione sulla nuova sede della Rinascente, che si configura come un classico progetto di riuso di un bene storico, all'interno di una porzione di isolato del centro storico di Roma a vocazione commerciale. L’edificio diventa un contenitore neutro e tutto il progetto consiste nel mantenimento della sagoma con altezze e volumetria invariata, nella conservazione e restauro delle due facciate e nella demolizione-svuotamento dei volumi all'interno dell’isolato. Le complesse vicende amministrative che ciò ha comportato hanno richiesto un notevole impegno nella ricerca di soluzioni progettuali adeguate alle norme di tutela del patrimonio, per le problematiche emerse in seguito alla scoperta dei reperti archeologici dell’Acquedotto Vergine, risalente all'età di Augusto. L’intero intervento, seguito da una società di ingegneria romana che ha coordinato i diversi studi di architettura che hanno seguito il design degli interni, applicando soluzioni diverse ad ognuno dei 7 livelli dell'edificio, è illustrato come rappresentazione delle diverse declinazioni del progetto contemporaneo con la memoria storica antica e moderna e del suo rapporto con la città di Roma.
riuso; architettura e archeologia; centri commerciali
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Nuova sede della Rinascente a Roma / Capanna, Alessandra. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - STAMPA. - 462(2018), pp. 38-47.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1138311
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