«Poter osservare la letteratura dall’interno, attraverso gli oggetti sui quali è stata composta; raccontare la ricerca di una lingua e di uno stile, partendo dalla parte fragile, ancora imperfetta, non finita, di opere poi entrate nel tempo immobile della posterità» (p. 12): con queste parole Matteo Motolese introduce il suo ultimo libro dedicato alla scoperta di otto celebri autografi che hanno segnato la storia della letteratura italiana. Il Decameron di Boccaccio, il Canzoniere di Petrarca, la Grammatica di Leon Battista Alberti, l’Orlando furioso di Ariosto, il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei, le Operette morali di Leopardi, Satura di Montale, Il nome della rosa di Eco sono tutti libri scritti a mano, pietre miliari di «un percorso secolare in cui la scrittura della letteratura italiana è stata ancora legata solo a una dimensione materiale, fisica» (p. 15), oggi improvvisamente e profondamente marginalizzata dalla diffusione del digitale. Quella che ricostruisce l’autore, docente di linguistica italiana presso l'Università di Roma Sapienza, non è infatti la vicenda delle opere così come sono state canonizzate nella percezione moderna, fissate nella forma familiare del volume, ma la storia di otto opere manoscritte, di otto codici autografi depositari di bozze, scarti, versioni provvisorie, cantieri di scrittura. Non il Decameron ma l’Hamilton 90, non il Canzoniere ma il manoscritto Vaticano Latino 3195, come riportano puntualmente i sottotitoli dei singoli capitoli.

Matteo Motolese, Scritti a mano. Otto storie di capolavori italiani da Boccaccio a Eco / Rubini, Francesca. - In: OBLIO. - ISSN 2039-7917. - VII, 28(2018), pp. 250-252.

Matteo Motolese, Scritti a mano. Otto storie di capolavori italiani da Boccaccio a Eco

RUBINI, Francesca
2018

Abstract

«Poter osservare la letteratura dall’interno, attraverso gli oggetti sui quali è stata composta; raccontare la ricerca di una lingua e di uno stile, partendo dalla parte fragile, ancora imperfetta, non finita, di opere poi entrate nel tempo immobile della posterità» (p. 12): con queste parole Matteo Motolese introduce il suo ultimo libro dedicato alla scoperta di otto celebri autografi che hanno segnato la storia della letteratura italiana. Il Decameron di Boccaccio, il Canzoniere di Petrarca, la Grammatica di Leon Battista Alberti, l’Orlando furioso di Ariosto, il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei, le Operette morali di Leopardi, Satura di Montale, Il nome della rosa di Eco sono tutti libri scritti a mano, pietre miliari di «un percorso secolare in cui la scrittura della letteratura italiana è stata ancora legata solo a una dimensione materiale, fisica» (p. 15), oggi improvvisamente e profondamente marginalizzata dalla diffusione del digitale. Quella che ricostruisce l’autore, docente di linguistica italiana presso l'Università di Roma Sapienza, non è infatti la vicenda delle opere così come sono state canonizzate nella percezione moderna, fissate nella forma familiare del volume, ma la storia di otto opere manoscritte, di otto codici autografi depositari di bozze, scarti, versioni provvisorie, cantieri di scrittura. Non il Decameron ma l’Hamilton 90, non il Canzoniere ma il manoscritto Vaticano Latino 3195, come riportano puntualmente i sottotitoli dei singoli capitoli.
2018
Motolese manoscritti filologia d'autore
01 Pubblicazione su rivista::01d Recensione
Matteo Motolese, Scritti a mano. Otto storie di capolavori italiani da Boccaccio a Eco / Rubini, Francesca. - In: OBLIO. - ISSN 2039-7917. - VII, 28(2018), pp. 250-252.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1136359
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact