Le moderne tecnologie, sempre più aperte e risorsa della massa, consentono all’essere umano di esprimere a pieno la sua creatività. In tempi brevi si riesce quindi a completare il gap esistente tra ideazione e costruzione. Ne è estrema sintesi il movimento Makers: persone cariche di inventiva che grazie a dispositivi open e free source sono in grado di prototipare e usare le forme immaginate. Quasi una risposta alla crisi delle macro-aziende i cui pachidermici movimenti lasciano spazio alla riscossa del micro-cosmo di individualità capaci di customizzare immagini e colori. L’entusiasmo e la creatività del momento, portatori sicuramente di aspetti positivi, celano una velata involuzione nel valore del progetto capace di rendere concreta un’idea, infatti la persona “comune” digiuna dello studio della storia e della critica del progetto, propone immagini e composizioni estremamente funzionali. Grazie all’esperienza in itinere con l’Industria Vernici Loggia di Latina si sta cercando di creare un link tra necessità di massa e customizzazione del prodotto. Tema della collaborazione è uno dei prodotti dell’azienda, Plasma 3D, una vernice che con la sua corposità può essere “plasmata” assumendo diverse texture di natura tridimensionale. Il colore conquista la terza dimensione diventando forma anche rivestendo gli spazi. Il prodotto risulta essere il positivo di una forma negativa avvolta intorno ad un rullo che lo disegna. Diventa fondamentale, per garantire la vivacità e la freschezza dell’immagine del prodotto, il processo di produzione del rullo e la facile generazione di texture sempre rinnovate. Per assolvere a questa necessità è necessario lo studio del modello digitale e del modello fisico. Il primo si avvale della nuova concezione generativa per la rappresentazione 3D, con la quale produrre modelli caratterizzati da un codice genetico di natura parametrica che li rende “vivi”, legati a variabili in grado di aggiornare velocemente la forma del rullo con cui imprimere la vernice. Stiamo parlando di sistemi nodali composti da variabili che modificano le geometrie del manufato. Il colore stesso, nelle sue sfumature di grigio, riesce a diventare dato in grado di modificare i dettagli della texture del rullo; la generazione rapida di nuove texture, grazie agli automatismi del codice ideato, può nascere dal disegno di linee, immagini o acquisizione 3D. Alla sperimentazione digitale dei modelli deve seguire la veloce produzione del rullo attraverso Rapid Prototyping. La ricerca fa leva sulla necessità di individuare il giusto materiale da fondere per alimentare il dispositivo di stampa 3D, quei dispositivi utilizzati per lo più dai makers, ma che in questa operazione sono strumento in mano ad esperti della forma e del prodotto che si va a generare. Ecco che le nuove tecnologie low cost, sono sì alla portata di tutti, ma diventano soprattutto strumento di esperti e aziende che grazie ad essi acquisiscono dinamicità nella ricerca e rapido riscontro produttivo colmando il gap inizialmente menzionato, esistente tra idea e costruzione. La procedura per la generazione di tools per la stesura del colore si avvale lei stessa di immagini e gradienti per modellare dettagli delle parti degli strumenti da creare: il colore per generare la forma del colore.

La forma del colore. Generazione e prototipazione degli strumenti per il colore / Calvano, Michele. - STAMPA. - X A:(2014), pp. 69-78. (Intervento presentato al convegno 10. Conferenza del Colore tenutosi a Genova).

La forma del colore. Generazione e prototipazione degli strumenti per il colore

Michele Calvano
Primo
2014

Abstract

Le moderne tecnologie, sempre più aperte e risorsa della massa, consentono all’essere umano di esprimere a pieno la sua creatività. In tempi brevi si riesce quindi a completare il gap esistente tra ideazione e costruzione. Ne è estrema sintesi il movimento Makers: persone cariche di inventiva che grazie a dispositivi open e free source sono in grado di prototipare e usare le forme immaginate. Quasi una risposta alla crisi delle macro-aziende i cui pachidermici movimenti lasciano spazio alla riscossa del micro-cosmo di individualità capaci di customizzare immagini e colori. L’entusiasmo e la creatività del momento, portatori sicuramente di aspetti positivi, celano una velata involuzione nel valore del progetto capace di rendere concreta un’idea, infatti la persona “comune” digiuna dello studio della storia e della critica del progetto, propone immagini e composizioni estremamente funzionali. Grazie all’esperienza in itinere con l’Industria Vernici Loggia di Latina si sta cercando di creare un link tra necessità di massa e customizzazione del prodotto. Tema della collaborazione è uno dei prodotti dell’azienda, Plasma 3D, una vernice che con la sua corposità può essere “plasmata” assumendo diverse texture di natura tridimensionale. Il colore conquista la terza dimensione diventando forma anche rivestendo gli spazi. Il prodotto risulta essere il positivo di una forma negativa avvolta intorno ad un rullo che lo disegna. Diventa fondamentale, per garantire la vivacità e la freschezza dell’immagine del prodotto, il processo di produzione del rullo e la facile generazione di texture sempre rinnovate. Per assolvere a questa necessità è necessario lo studio del modello digitale e del modello fisico. Il primo si avvale della nuova concezione generativa per la rappresentazione 3D, con la quale produrre modelli caratterizzati da un codice genetico di natura parametrica che li rende “vivi”, legati a variabili in grado di aggiornare velocemente la forma del rullo con cui imprimere la vernice. Stiamo parlando di sistemi nodali composti da variabili che modificano le geometrie del manufato. Il colore stesso, nelle sue sfumature di grigio, riesce a diventare dato in grado di modificare i dettagli della texture del rullo; la generazione rapida di nuove texture, grazie agli automatismi del codice ideato, può nascere dal disegno di linee, immagini o acquisizione 3D. Alla sperimentazione digitale dei modelli deve seguire la veloce produzione del rullo attraverso Rapid Prototyping. La ricerca fa leva sulla necessità di individuare il giusto materiale da fondere per alimentare il dispositivo di stampa 3D, quei dispositivi utilizzati per lo più dai makers, ma che in questa operazione sono strumento in mano ad esperti della forma e del prodotto che si va a generare. Ecco che le nuove tecnologie low cost, sono sì alla portata di tutti, ma diventano soprattutto strumento di esperti e aziende che grazie ad essi acquisiscono dinamicità nella ricerca e rapido riscontro produttivo colmando il gap inizialmente menzionato, esistente tra idea e costruzione. La procedura per la generazione di tools per la stesura del colore si avvale lei stessa di immagini e gradienti per modellare dettagli delle parti degli strumenti da creare: il colore per generare la forma del colore.
2014
10. Conferenza del Colore
vernice; prototipazione; modellazione generativa; VPL; customizzazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
La forma del colore. Generazione e prototipazione degli strumenti per il colore / Calvano, Michele. - STAMPA. - X A:(2014), pp. 69-78. (Intervento presentato al convegno 10. Conferenza del Colore tenutosi a Genova).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1135350
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