Verso una tassonomia più precisa delle diverse condizioni incluse nei termini “Matrimonio Bianco” o “Matrimonio non consumato"

Introduzione ed obiettivi: Il termine “matrimonio bianco” (MB) o “matrimonio non consumato” si riferisce ad una serie di situazioni molto diverse fra loro in termini sia di durata, da poche ore ad anni, sia di eziologia, organica, psicologica, femminile, maschile o di entrambi, sia ancora di contesto sociale in cui si verifica, dalle società più libere in ambito sessuale a quelle più normative in cui i rapporti sessuali sono ammessi solo all’interno del matrimonio. Inoltre, il contesto sociale sempre più multiculturale, pone i clinici di fronte a nuove sfide mettendo in evidenza la necessità di una tassonomia più precisa e specifica, nei casi come il MB in cui gli aspetti culturali sono centrali. L’obiettivo del presente lavoro è quello di raccogliere e analizzare i dati in letteratura sul MB, per individuare la terminologia più adatta a descrivere, nelle diverse situazioni non solo l’impossibilità del rapporto, ma anche le caratteristiche eziologiche temporali e culturali, in modo da favorire una comunicazione più efficace fra professionisti degli ambiti medici, psicologici e sociali. Materiali e metodi Attraverso i server PUBMED, Psych-article e Psych-info, è stata condotta una revisione della letteratura pubblicata sul MB relativa a diverse aree del mondo. Risultati L’analisi dei diversi casi di MB ha confermato la variabilità delle condizioni ricadenti in questa categoria. I maggiori elementi di distinzione sono risultati: “il tempo prima della consultazione”, da un giorno nei paesi mediorientali a una media di 5 anni nei paesi occidentali; “l’eziologia”, dallo spettro ansioso a quello fobico e “il contesto culturale di riferimento”, dalle società più libere a quelle fortemente normative. Conclusioni Le differenze emerse dalle analisi suggeriscono che le variabili considerate (tempo prima della consultazione, eziologia e contesto culturale di riferimento) possono essere utilizzate efficacemente per individuare condizioni diverse con peculiari necessità e strategie di intervento. In tal senso abbiamo trovato che il termine "Disfunzione erettile nei primi tentativi di coito” potrebbe descrivere meglio le disfunzioni derivanti da difficoltà maschili relative ad ansia da prestazione e/o ignoranza sulla sessualità, e che, "Relazione non consumata" potrebbe descrivere meglio le situazioni in cui delle difficoltà tendenzialmente stabili, come la DE, l’ EP severa o il vaginismo, sono coinvolte nella creazione di una disfunzione sessuale di coppia.