INTRODUZIONE: Le infezioni correlate all’assistenza sono l’evento avverso prevenibile più frequente e grave, effetto della aumentata complessità ed invasività del profilo assistenziale. Tra le azioni strategiche intraprese per minimizzare il rischio ICA presso la TI del Policlinico Umberto I di Roma, è stato realizzato un piano di MMA finalizzato al controllo della diffusione e persistenza di Microrganismi Alert. MATERIALI E METODI: Da aprile 2016 a luglio 2017 sono stati effettuati 30 monitoraggi su superfici selezionate sulla base del flow chart delle attività nell’«area paziente» e nell’«area personale assistenza», del rischio di contaminazione e disattesa decontaminazione (bordo letto, carrello farmaci, monitor, tastiera PC, emogas, rubinetto lavabo). I ceppi di interesse epidemiologico sono stati identificati, caratterizzati per profilo di antibiotico resistenza e correlazione clonale con ceppi clinici. RISULTATI: Su 92 ceppi prevalente il riscontro di A. baumannii (36,96%; 34/92) con profilo di antibiotico-resistenza PDR 7/34 (20,59%); XDR 24/34 (70,59%) e MDR 3/34 (8,82%). A seguire S. aureus (13,04%;12/92) [MDR meticillino-resistenti 8/12 (66,67%) e N-MDR si collocano 4/12 (33,33%)]; K. pneumoniae 8,70% (8/92) [PDR 2/8 isolati (25,00%), XDR 4/8 (50,00%) e MDR 2/8 (25,00%) tutti ESBL KPC+]; P. aeruginosa 8/92 (8,70%) [XDR 5/8 (62,50%) e MDR 3/8 (37,50%)]; CoNS (13,04%; 12/92) [MDR 6/12 (50,0%) e N-MDR 6/12 (50,0%)]; E.faecalis (7,61%; 7/92) [VRE 2/7 (28,5%)] e E. faecium (2,17%; 2/92) [VRE 1/2 (50%)] e ceppi di ‘interesse minore’ (9,78%; 9/92). Le superfici di prevalente riscontro: bordo letto (30,43%; 28/92); monitor (23,91%; 22/92); rubinetto lavabo 17,39%; 16/92); carrello farmaci (17,39%; 16/92); tastiera computer (6,52%; 6/92) e emogas (4,35%; 4/92). La frequenza di ceppi PDR+XDR+MDR è stata del 79,34%; (73/92). CONCLUSIONI: I risultati aggiungono evidenza su presenza e persistenza di microrganismi responsabili di ICA su superfici abitualmente raggiunte dalle mani degli operatori sanitari e aumentata tolleranza ai biocidi e agli stress ossidativi quando dotati di abilità di resistenza agli antibiotici. La sorveglianza su ambiente-procedure-comportamenti assume forte valenza nella prevenzione e controllo delle ICA.

La sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) in terapia intensiva (TI): l’importanza del monitoraggio microbiologico ambientale (MMA) nell’individuazione di strategie efficaci di contenimento / Cottarelli, Alessia; Marinelli, L.; Barbato, D.; DEL CIMMUTO, Angela; Marzuillo, C.; Villari, P.; Ranieri, M; De Giusti, M.. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 485-485. (Intervento presentato al convegno Sinergie multisettoriali per la salute tenutosi a Torino).

La sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) in terapia intensiva (TI): l’importanza del monitoraggio microbiologico ambientale (MMA) nell’individuazione di strategie efficaci di contenimento.

Cottarelli, Alessia;Marinelli L.;Barbato D.;DEL CIMMUTO, Angela;Marzuillo C.;Villari P.;Ranieri M;De Giusti M.
2017

Abstract

INTRODUZIONE: Le infezioni correlate all’assistenza sono l’evento avverso prevenibile più frequente e grave, effetto della aumentata complessità ed invasività del profilo assistenziale. Tra le azioni strategiche intraprese per minimizzare il rischio ICA presso la TI del Policlinico Umberto I di Roma, è stato realizzato un piano di MMA finalizzato al controllo della diffusione e persistenza di Microrganismi Alert. MATERIALI E METODI: Da aprile 2016 a luglio 2017 sono stati effettuati 30 monitoraggi su superfici selezionate sulla base del flow chart delle attività nell’«area paziente» e nell’«area personale assistenza», del rischio di contaminazione e disattesa decontaminazione (bordo letto, carrello farmaci, monitor, tastiera PC, emogas, rubinetto lavabo). I ceppi di interesse epidemiologico sono stati identificati, caratterizzati per profilo di antibiotico resistenza e correlazione clonale con ceppi clinici. RISULTATI: Su 92 ceppi prevalente il riscontro di A. baumannii (36,96%; 34/92) con profilo di antibiotico-resistenza PDR 7/34 (20,59%); XDR 24/34 (70,59%) e MDR 3/34 (8,82%). A seguire S. aureus (13,04%;12/92) [MDR meticillino-resistenti 8/12 (66,67%) e N-MDR si collocano 4/12 (33,33%)]; K. pneumoniae 8,70% (8/92) [PDR 2/8 isolati (25,00%), XDR 4/8 (50,00%) e MDR 2/8 (25,00%) tutti ESBL KPC+]; P. aeruginosa 8/92 (8,70%) [XDR 5/8 (62,50%) e MDR 3/8 (37,50%)]; CoNS (13,04%; 12/92) [MDR 6/12 (50,0%) e N-MDR 6/12 (50,0%)]; E.faecalis (7,61%; 7/92) [VRE 2/7 (28,5%)] e E. faecium (2,17%; 2/92) [VRE 1/2 (50%)] e ceppi di ‘interesse minore’ (9,78%; 9/92). Le superfici di prevalente riscontro: bordo letto (30,43%; 28/92); monitor (23,91%; 22/92); rubinetto lavabo 17,39%; 16/92); carrello farmaci (17,39%; 16/92); tastiera computer (6,52%; 6/92) e emogas (4,35%; 4/92). La frequenza di ceppi PDR+XDR+MDR è stata del 79,34%; (73/92). CONCLUSIONI: I risultati aggiungono evidenza su presenza e persistenza di microrganismi responsabili di ICA su superfici abitualmente raggiunte dalle mani degli operatori sanitari e aumentata tolleranza ai biocidi e agli stress ossidativi quando dotati di abilità di resistenza agli antibiotici. La sorveglianza su ambiente-procedure-comportamenti assume forte valenza nella prevenzione e controllo delle ICA.
2017
Sinergie multisettoriali per la salute
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
La sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) in terapia intensiva (TI): l’importanza del monitoraggio microbiologico ambientale (MMA) nell’individuazione di strategie efficaci di contenimento / Cottarelli, Alessia; Marinelli, L.; Barbato, D.; DEL CIMMUTO, Angela; Marzuillo, C.; Villari, P.; Ranieri, M; De Giusti, M.. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 485-485. (Intervento presentato al convegno Sinergie multisettoriali per la salute tenutosi a Torino).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1134787
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