INTRODUZIONE: Negli ultimi anni in Italia si è verificato un importante calo dell’adesione alle vaccinazioni pediatriche riconducibile, in larga parte, al fenomeno dell’esitazione vaccinale tra i genitori. Obiettivo dello studio è quello di ottenere informazioni dettagliate sulla diffusione di conoscenze e attitudini inerenti alle vaccinazioni e sull’intenzione di vaccinare nelle donne in gravidanza, individuandone i possibili determinanti. MATERIALI E METODI: È stato realizzato uno studio trasversale tramite somministrazione di un questionario ad un campione di donne in gravidanza partecipanti ad un corso di accompagnamento alla nascita presso 35 consultori familiari della città di Roma. RISULTATI: Hanno partecipato all’indagine 360 donne in gravidanza, con un’età media di 32,9 anni (±5,1). Il 24,0% delle donne ha mostrato un buon livello di conoscenze sulle vaccinazioni (≥75% di risposte corrette), elemento che all’analisi multivariata è risultato inversamente associato ad alcune tra le principali tesi anti-vacciniste: paura di effetti collaterali gravi dei vaccini (OR=0,12; IC 95%=0,06-0,26), medici che forniscono informazioni incomplete e/o parziali sugli effetti collaterali (OR=0,35; IC 95%=0,18–0,71), interessi economici delle case farmaceutiche dietro le vaccinazioni (OR=0.13; IC 95%=0,04–0,46). L’intenzione di vaccinare ha presentato livelli di esitazione diversificati: 22,1% (esavalente), 34,9% (MPR), 41,1% (menC). L’esitazione è risultata anche inversamente associata a un alto livello di conoscenze e all’avere ricevuto informazioni sui vaccini da parte di un operatore sanitario (MPR: OR=0,52; 95% CI=0,30–0,93; MenC: OR=0,57; 95% CI=0,33–0,99). CONCLUSIONI: La mancanza di conoscenze risulta il principale predittore di esitazione vaccinale. Lo studio ha inoltre evidenziato l’importanza del ruolo degli operatori sanitari nel comunicare e informare i futuri genitori. Sarà pertanto sviluppato un programma formativo rivolto agli operatori sanitari del percorso nascita con l’obiettivo di prepararli al trasferimento della corretta informazione vaccinale al fine di aumentare l’empowerment, diffondere la cultura delle vaccinazioni e favorire infine l’adesione consapevole alla vaccinazione.
Esitazione vaccinale nelle donne in gravidanza: risultati di uno studio condotto nei consultori familiari della città di Roma / Massimi, A.; Rosso, A.; Marzuillo, C.; Vacchio, M. R.; De Vito, C.; Prencipe, G. P.; Villari, P.. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 175-175. (Intervento presentato al convegno Sinergie multisettoriali per la salute tenutosi a Torino).
Esitazione vaccinale nelle donne in gravidanza: risultati di uno studio condotto nei consultori familiari della città di Roma.
Massimi A.;Rosso A.;Marzuillo C.;Vacchio M. R.;De Vito C.;Prencipe G. P.;Villari P.
2017
Abstract
INTRODUZIONE: Negli ultimi anni in Italia si è verificato un importante calo dell’adesione alle vaccinazioni pediatriche riconducibile, in larga parte, al fenomeno dell’esitazione vaccinale tra i genitori. Obiettivo dello studio è quello di ottenere informazioni dettagliate sulla diffusione di conoscenze e attitudini inerenti alle vaccinazioni e sull’intenzione di vaccinare nelle donne in gravidanza, individuandone i possibili determinanti. MATERIALI E METODI: È stato realizzato uno studio trasversale tramite somministrazione di un questionario ad un campione di donne in gravidanza partecipanti ad un corso di accompagnamento alla nascita presso 35 consultori familiari della città di Roma. RISULTATI: Hanno partecipato all’indagine 360 donne in gravidanza, con un’età media di 32,9 anni (±5,1). Il 24,0% delle donne ha mostrato un buon livello di conoscenze sulle vaccinazioni (≥75% di risposte corrette), elemento che all’analisi multivariata è risultato inversamente associato ad alcune tra le principali tesi anti-vacciniste: paura di effetti collaterali gravi dei vaccini (OR=0,12; IC 95%=0,06-0,26), medici che forniscono informazioni incomplete e/o parziali sugli effetti collaterali (OR=0,35; IC 95%=0,18–0,71), interessi economici delle case farmaceutiche dietro le vaccinazioni (OR=0.13; IC 95%=0,04–0,46). L’intenzione di vaccinare ha presentato livelli di esitazione diversificati: 22,1% (esavalente), 34,9% (MPR), 41,1% (menC). L’esitazione è risultata anche inversamente associata a un alto livello di conoscenze e all’avere ricevuto informazioni sui vaccini da parte di un operatore sanitario (MPR: OR=0,52; 95% CI=0,30–0,93; MenC: OR=0,57; 95% CI=0,33–0,99). CONCLUSIONI: La mancanza di conoscenze risulta il principale predittore di esitazione vaccinale. Lo studio ha inoltre evidenziato l’importanza del ruolo degli operatori sanitari nel comunicare e informare i futuri genitori. Sarà pertanto sviluppato un programma formativo rivolto agli operatori sanitari del percorso nascita con l’obiettivo di prepararli al trasferimento della corretta informazione vaccinale al fine di aumentare l’empowerment, diffondere la cultura delle vaccinazioni e favorire infine l’adesione consapevole alla vaccinazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.