L’ipotesi della ricerca consiste nella possibilità di individuare la dimensione politica del concetto di comunità nel momento in cui la stessa idea di comunità viene messa in discussione, così da attivare dei processi che abbiano come scopo la riformulazione e la ridefinizione del suo campo di legittimità e dell’uso che ne è stato fatto fino ad un certo momento in un certo contesto. Tale ipotesi mette in opera il tentativo di ripensare il concetto di comunità in chiave non sostanziale, bensì come dispositivo retorico e narrativo in grado di innescare processi di soggettivazione. Il lavoro sul campo nel Comune di Riace (RC) – salito agli onori della cronaca come “modello di accoglienza” in Europa e nel mondo – ha lo scopo di comprendere se e come le trasformazioni che hanno coinvolto il paese della Locride negli ultimi 20 anni siano avvenute nella forma di un processo di messa in questione del concetto di comunità e di ridefinizione della sua legittimità, in grado di attivare processi di democratizzazione di accesso alle risorse tramite i quali individuare e agire su una posta in gioco. In egual modo, lo studio permette di riflettere sul ruolo del ricercatore come mediatore in senso latouriano, ovvero in quanto anch’egli coinvolto in un processo di messa in questione capace di attivare inaspettati divenire collettivi.

Mettere in questione: per una lettura non sostanziale del concetto di comunità / LI DESTRI NICOSIA, Giulia. - (2017). (Intervento presentato al convegno Urbanistica è/e azione pubblica. La responsabilità della proposta. XX Conferenza SIU, Roma, 12-14 Giugno 2017 tenutosi a Roma).

Mettere in questione: per una lettura non sostanziale del concetto di comunità

Giulia Li Destri Nicosia
2017

Abstract

L’ipotesi della ricerca consiste nella possibilità di individuare la dimensione politica del concetto di comunità nel momento in cui la stessa idea di comunità viene messa in discussione, così da attivare dei processi che abbiano come scopo la riformulazione e la ridefinizione del suo campo di legittimità e dell’uso che ne è stato fatto fino ad un certo momento in un certo contesto. Tale ipotesi mette in opera il tentativo di ripensare il concetto di comunità in chiave non sostanziale, bensì come dispositivo retorico e narrativo in grado di innescare processi di soggettivazione. Il lavoro sul campo nel Comune di Riace (RC) – salito agli onori della cronaca come “modello di accoglienza” in Europa e nel mondo – ha lo scopo di comprendere se e come le trasformazioni che hanno coinvolto il paese della Locride negli ultimi 20 anni siano avvenute nella forma di un processo di messa in questione del concetto di comunità e di ridefinizione della sua legittimità, in grado di attivare processi di democratizzazione di accesso alle risorse tramite i quali individuare e agire su una posta in gioco. In egual modo, lo studio permette di riflettere sul ruolo del ricercatore come mediatore in senso latouriano, ovvero in quanto anch’egli coinvolto in un processo di messa in questione capace di attivare inaspettati divenire collettivi.
2017
Urbanistica è/e azione pubblica. La responsabilità della proposta. XX Conferenza SIU, Roma, 12-14 Giugno 2017
comunità; esclusione sociale; integrazione; aree rurali
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Mettere in questione: per una lettura non sostanziale del concetto di comunità / LI DESTRI NICOSIA, Giulia. - (2017). (Intervento presentato al convegno Urbanistica è/e azione pubblica. La responsabilità della proposta. XX Conferenza SIU, Roma, 12-14 Giugno 2017 tenutosi a Roma).
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