Immobili ecclesiastici, “talenti” da non sprecare

I conventi vuoti non sono vostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il pensiero di papa Francesco sull’uso dei beni immobili ecclesiastici è chiaro e conferma che tra le categorie di spazio e tempo è quest’ultimo il preferito dal Pontefice. Raccomanda quindi alla Chiesa di dargli preminenza: iniziare processi più che occupare spazi. Il patrimonio immobiliare ecclesiastico è formato dai beni degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti. Tale insieme è sottoposto a doppio regime giuridico: il diritto dello Stato Italiano e il Codice di Diritto Canonico. Dal codice di diritto canonico si comprende che gli immobili ecclesiastici sussistono in virtù delle finalità della Chiesa. I molti immobili oggi sottoutilizzati o vuoti offrono occasioni di riuso e valorizzazione sociale nonché testimonianza cristiana come nei cinque casi narrati.