Il Piano Regolatore Generale del comune di Roma è avviato agli inizi del 1994 con l’elezione, nel novembre del 1993, del Sindaco Rutelli. Nel primo mandato Rutelli (1993-1997) viene affrontato il problema della cosiddetta “pianificazione sospesa” e definiti gli indirizzi strategici del Nprg. Nel 1995 il Poster plan sintetizza gli indirizzi programmatici e lo schema delle coerenze attraverso l’individuazione delle tre componenti strutturanti il Nprg: il Sistema ambientale, il Sistema delle infrastrutture per la mobilità, il Sistema insediativo, con particolare riferimento alle politiche di modernizzazione, di riqualificazione e di rigenerazione della città (Ricci, 2009). Nel secondo mandato (1997-2001) con l’adozione della Variante generale Piano delle certezze, si concretizza il primo atto formale di costruzione del Nprg. Caratterizzato da una forte connotazione processuale il piano è strutturato dai rapporti «con il piano strategico; con i grandi progetti urbani e i progetti di architettura, con le modalità di costruzione della Città metropolitana» (Marcelloni, 2003). La nuova strategia urbanistica finalizzata all’integrazione e al riequilibrio urbano e metropolitano si inserisce all’interno del più ampio disegno prefigurato dallo Schema di Piano della Provincia e dal Piano territoriale paesistico regionale in un quadro di scelte basate sui principi di copianificazione e sussidiarietà. Un piano che, tuttavia, contiene un insieme di questioni ancora non completamente definite: dal complesso quadro legislativo all'evolversi del dibattito disciplinare, tanto da rappresentare l’espressione di una fase intermedia in cui «complessità, incertezza, qualità, competitività, sviluppo sostenibile, progetto urbano, flessibilità, sono termini la cui polisemia va accettata come sintomatica di una lunga fase transitoria» (ibid.); ma anche un terreno fertile di conflitto e di sperimentazione da cui possono svilupparsi percorsi innovativi in grado di restituire efficienza ed efficacia a tutto il processo di pianificazione
Piano Regolatore Generale (PRG) del comune di Roma. Adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 19-20 marzo 2003 / Marcelloni, Maurizio; Cecchini, Domenico; Oliva, Federico; Campos Venuti, Giuseppe; Ciucci, Giorgio; Colarossi, Paolo; Falini, Paola Eugenia; Gabellini, Patrizia; Garano, Stefano; Gasparrini, Carlo; Manieri Elia, Mario; Nigro, Gianluigi; Rossi, Piero Ostilio; Piroddi, Elio; Crupi, Francesco; Cappuccitti, Antonio; Castellano, Elena; Bianchi, Giovanna; Cafiero, Giovanni; DI BERARDINO, Carlo; Ricci, Andreina; Colasante, Domenico; Maria Leone, Anna; Manacorda, Giuseppe; Modigliani, Daniel. - (2003).
Piano Regolatore Generale (PRG) del comune di Roma. Adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 19-20 marzo 2003
Maurizio MarcelloniProject Administration
;Domenico Cecchini;Federico OlivaConceptualization
;Paolo ColarossiConceptualization
;Paola FaliniConceptualization
;Patrizia GabelliniConceptualization
;Stefano GaranoConceptualization
;Gianluigi NigroConceptualization
;Piero Ostilio RossiConceptualization
;Elio PiroddiConceptualization
;Francesco CrupiConceptualization
;Antonio CappuccittiConceptualization
;Giovanna BianchiConceptualization
;Carlo Di BerardinoConceptualization
;Andreina RicciConceptualization
;
2003
Abstract
Il Piano Regolatore Generale del comune di Roma è avviato agli inizi del 1994 con l’elezione, nel novembre del 1993, del Sindaco Rutelli. Nel primo mandato Rutelli (1993-1997) viene affrontato il problema della cosiddetta “pianificazione sospesa” e definiti gli indirizzi strategici del Nprg. Nel 1995 il Poster plan sintetizza gli indirizzi programmatici e lo schema delle coerenze attraverso l’individuazione delle tre componenti strutturanti il Nprg: il Sistema ambientale, il Sistema delle infrastrutture per la mobilità, il Sistema insediativo, con particolare riferimento alle politiche di modernizzazione, di riqualificazione e di rigenerazione della città (Ricci, 2009). Nel secondo mandato (1997-2001) con l’adozione della Variante generale Piano delle certezze, si concretizza il primo atto formale di costruzione del Nprg. Caratterizzato da una forte connotazione processuale il piano è strutturato dai rapporti «con il piano strategico; con i grandi progetti urbani e i progetti di architettura, con le modalità di costruzione della Città metropolitana» (Marcelloni, 2003). La nuova strategia urbanistica finalizzata all’integrazione e al riequilibrio urbano e metropolitano si inserisce all’interno del più ampio disegno prefigurato dallo Schema di Piano della Provincia e dal Piano territoriale paesistico regionale in un quadro di scelte basate sui principi di copianificazione e sussidiarietà. Un piano che, tuttavia, contiene un insieme di questioni ancora non completamente definite: dal complesso quadro legislativo all'evolversi del dibattito disciplinare, tanto da rappresentare l’espressione di una fase intermedia in cui «complessità, incertezza, qualità, competitività, sviluppo sostenibile, progetto urbano, flessibilità, sono termini la cui polisemia va accettata come sintomatica di una lunga fase transitoria» (ibid.); ma anche un terreno fertile di conflitto e di sperimentazione da cui possono svilupparsi percorsi innovativi in grado di restituire efficienza ed efficacia a tutto il processo di pianificazioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.