Il termine “Collodion Baby” (CB) viene utilizzato per i neonati la cui superficie corporea è ricoperta da una membrana traslucida e pergamenacea, la cosiddetta "membrana di collodio", risultato di una disfunzione della cheratinizzazione epidermica. Quasi tutti i casi di CB nascondono una malattia autosomica recessiva ittiosiforme sottostante. La frequenza stimata è di circa 1 caso ogni 2-300.000 nati, contraddistinti dalla comparsa dei sintomi già alla nascita. Clinicamente, i CB possono andare incontro a disidratazione, squilibrio elettrolitico, difficoltà nella regolazione della temperatura corporea e aumentato rischio di infezioni gravi a causa del danno cutaneo relativamente importante. Questi neonati devono essere quindi attentamente monitorati in unità di cure intensiva e deve essere assicurato un appropriato trattamento e sostegno. In questo articolo sarà data rilevanza all’assistenza infermieristica ai bimbi nei primi giorni di vita affetti da tale quadro clinico; sarà illustrata l’importanza di un approccio metodologico, proprio della ricerca scientifica, alla disciplina infermieristica. Inoltre si descriverà la relazione d’aiuto tra infermiere e famiglia quando si verifica questo quadro clinico.
Assistenza infermieristica nel quadro clinico del “Collodion Baby” / DI MUZIO, M; Dell'Edera, S. - In: GLI INFERMIERI DEI BAMBINI. GIORNALE ITALIANO DI SCIENZE INFERMIERISTICHE PEDIATRICHE. - ISSN 2036-2218. - 5:2(2013), pp. 49-51.
Assistenza infermieristica nel quadro clinico del “Collodion Baby”
DI MUZIO M;
2013
Abstract
Il termine “Collodion Baby” (CB) viene utilizzato per i neonati la cui superficie corporea è ricoperta da una membrana traslucida e pergamenacea, la cosiddetta "membrana di collodio", risultato di una disfunzione della cheratinizzazione epidermica. Quasi tutti i casi di CB nascondono una malattia autosomica recessiva ittiosiforme sottostante. La frequenza stimata è di circa 1 caso ogni 2-300.000 nati, contraddistinti dalla comparsa dei sintomi già alla nascita. Clinicamente, i CB possono andare incontro a disidratazione, squilibrio elettrolitico, difficoltà nella regolazione della temperatura corporea e aumentato rischio di infezioni gravi a causa del danno cutaneo relativamente importante. Questi neonati devono essere quindi attentamente monitorati in unità di cure intensiva e deve essere assicurato un appropriato trattamento e sostegno. In questo articolo sarà data rilevanza all’assistenza infermieristica ai bimbi nei primi giorni di vita affetti da tale quadro clinico; sarà illustrata l’importanza di un approccio metodologico, proprio della ricerca scientifica, alla disciplina infermieristica. Inoltre si descriverà la relazione d’aiuto tra infermiere e famiglia quando si verifica questo quadro clinico.File | Dimensione | Formato | |
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