La crisi aziendale è stata concepita per molto tempo come un evento negativo, patologico ed eccezionale dal quale le imprese difficilmente sono in grado di risollevarsi. L’ordinamento giuridico, in seguito alla riforma del diritto fallimentare, oggi assicura all’imprenditore un’ampia gamma di possibilità per evitare la liquidazione del suo patrimonio e andare in contro alla temuta procedura fallimentare. Un ruolo cruciale è rappresentano dai processi di risanamento, che partono dall’individuazione e analisi della crisi fino alla sua formalizzazione in un piano concordatario. Il concordato preventivo rappresenta, in molte situazioni, lo strumento ideale per prevenire le conseguenze della crisi, consentendo al debitore di accordarsi con i creditori sull’entità e le modalità di soddisfazione delle loro pretese. Lo scopo del presente lavoro è quello di esaminare la disciplina dei finanziamenti nel concordato preventivo,analizzandone criticità e peculiarità e la disciplina dell’“accordo pacifico” nella legge fallimentare della Federazione Russa. Nella ricerca si cercherà di dare conto della reale portata di tale disciplina attraverso un confronto che metta in evidenza la sua collocazione e gli effetti similari evincibili nell’ordinamento della Federazione Russa. A tal fine, il primo capitolo introdurrà la procedura di concordato preventivo attraverso un esame delle diverse riforme che si sono susseguite negli ultimi anni delle modifiche apportate alle norme relative a tale istituto. Nel tentativo di fornire un quadro completo del tema dei “finanziamenti dei soci”, ho deciso di aprire la mia trattazione con un secondo capitolo dedicato al finanziamento nel concordato preventivo in Italia, l’intento è quello di indicare, preliminarmente, a quale fattispecie si applicano gli artt. 182-quarter, 182- quinquies l.fall.. Successivamente, si tenterà di guardare il fenomeno del finanziamento dei soci attraverso una prospettiva non solamente “societaria”, ma anche “concorsuale”, tenendo quindi conto delle normative che concernono la gestione della crisi d’impresa. Esaurita, tale l’indagine preliminare, si approfondirà il funzionamento della postergazione; proseguendo poi con l’approfondimento di tutti gli aspetti più critici e dibattuti della disciplina in esame quali, ad esempio, la possibilità di estenderne l’applicazione anche alle società per azioni ovvero alle società il cui patrimonio non sia ancora sottoposto al concorso dei creditori. Il terzo capitolo è focalizzato sull’analisi dell’ “accordo pacifico” nella disciplina fallimentare della Federazione Russa, con particolare attenzione, ovviamente, sul contenuto dell’“accordo pacifico”, sulla fase di approvazione e di omologa dell’accordo pacifico, la rislouzione dell’accordo pacifico, l’applicazione della postergazione nella disciplina della Federazione Russa, procedendo poi nel qurto, ed ultimo, capitolo ad un confronto tra il concordato preventivo italiano e l’“accordo pacifico” della Federazione Russa, rilevando dei caratteri differenziali tra la soluzione legislativa dell’art. 2467 c.c. italiano e l’esperienza dell’art. 309.1 c.c della Federazione Russa con particolare attenzione, ovviamente, al tema dei finanziamenti nell’accordo pacifico concessi dai soci in favore della propria società.

I finanziamenti nella soluzione negoziale della crisi. Analisi comparata tra il concordato preventivo italiano e l’“accordo pacifico” della Federazione Russa / Popa, Olga. - (2018 May 18).

I finanziamenti nella soluzione negoziale della crisi. Analisi comparata tra il concordato preventivo italiano e l’“accordo pacifico” della Federazione Russa

POPA, OLGA
18/05/2018

Abstract

La crisi aziendale è stata concepita per molto tempo come un evento negativo, patologico ed eccezionale dal quale le imprese difficilmente sono in grado di risollevarsi. L’ordinamento giuridico, in seguito alla riforma del diritto fallimentare, oggi assicura all’imprenditore un’ampia gamma di possibilità per evitare la liquidazione del suo patrimonio e andare in contro alla temuta procedura fallimentare. Un ruolo cruciale è rappresentano dai processi di risanamento, che partono dall’individuazione e analisi della crisi fino alla sua formalizzazione in un piano concordatario. Il concordato preventivo rappresenta, in molte situazioni, lo strumento ideale per prevenire le conseguenze della crisi, consentendo al debitore di accordarsi con i creditori sull’entità e le modalità di soddisfazione delle loro pretese. Lo scopo del presente lavoro è quello di esaminare la disciplina dei finanziamenti nel concordato preventivo,analizzandone criticità e peculiarità e la disciplina dell’“accordo pacifico” nella legge fallimentare della Federazione Russa. Nella ricerca si cercherà di dare conto della reale portata di tale disciplina attraverso un confronto che metta in evidenza la sua collocazione e gli effetti similari evincibili nell’ordinamento della Federazione Russa. A tal fine, il primo capitolo introdurrà la procedura di concordato preventivo attraverso un esame delle diverse riforme che si sono susseguite negli ultimi anni delle modifiche apportate alle norme relative a tale istituto. Nel tentativo di fornire un quadro completo del tema dei “finanziamenti dei soci”, ho deciso di aprire la mia trattazione con un secondo capitolo dedicato al finanziamento nel concordato preventivo in Italia, l’intento è quello di indicare, preliminarmente, a quale fattispecie si applicano gli artt. 182-quarter, 182- quinquies l.fall.. Successivamente, si tenterà di guardare il fenomeno del finanziamento dei soci attraverso una prospettiva non solamente “societaria”, ma anche “concorsuale”, tenendo quindi conto delle normative che concernono la gestione della crisi d’impresa. Esaurita, tale l’indagine preliminare, si approfondirà il funzionamento della postergazione; proseguendo poi con l’approfondimento di tutti gli aspetti più critici e dibattuti della disciplina in esame quali, ad esempio, la possibilità di estenderne l’applicazione anche alle società per azioni ovvero alle società il cui patrimonio non sia ancora sottoposto al concorso dei creditori. Il terzo capitolo è focalizzato sull’analisi dell’ “accordo pacifico” nella disciplina fallimentare della Federazione Russa, con particolare attenzione, ovviamente, sul contenuto dell’“accordo pacifico”, sulla fase di approvazione e di omologa dell’accordo pacifico, la rislouzione dell’accordo pacifico, l’applicazione della postergazione nella disciplina della Federazione Russa, procedendo poi nel qurto, ed ultimo, capitolo ad un confronto tra il concordato preventivo italiano e l’“accordo pacifico” della Federazione Russa, rilevando dei caratteri differenziali tra la soluzione legislativa dell’art. 2467 c.c. italiano e l’esperienza dell’art. 309.1 c.c della Federazione Russa con particolare attenzione, ovviamente, al tema dei finanziamenti nell’accordo pacifico concessi dai soci in favore della propria società.
18-mag-2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1117223
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