Il tessuto istituzionale del nostro Paese è estremamente frammentario ed eterogeneo, a causa della presenza di un numero molto elevato di Comuni di piccole e piccolissime dimensioni. Le debolezze strutturali di queste piccole realtà municipali sono riconducibili essenzialmente a: distanza dai centri urbani e decisionali; scarsa rappresentanza politica; carenza di professionalità e di servizi; spopolamento e abbandono dei territori. La relazione al convegno si è concentrata su queste debolezze strutturali e sugli eventuali rimedi previsti dal decreto legislativo n. 267 del 2000 (Testo unico degli Enti locali - Tuel). Per potenziare le istituzioni locali, il Tuel suggerisce agli enti di aggregarsi attraverso la via contrattuale (convenzione), quella istituzionale (fusione) e quella mista (Unioni di Comuni). Tuttavia, il rafforzamento delle istituzioni locali non passa soltanto attraverso la loro aggregazione, ma anche attraverso strade alternative, come quella tracciata dalla recente legge n. 158 del 2017 che reca “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni”. I piccoli Comuni sono l’espressione istituzionale di un’Italia minore, spesso dimenticata o accantonata, che in mezzo a mille difficoltà cerca di preservare territori incontaminati. Porre all’attenzione dell’opinione pubblica i loro problemi equivale ad affrontare il tema delle istanze di popolazioni bisognose di cura e attenzione. Essere dalla parte dei piccoli enti non è soltanto un dovere morale. È anche e soprattutto un’opportunità strategica per il resto del Paese, perché i vasti territori, abitati da queste comunità, sono una preziosa riserva in termini di risorse idriche e boschive, di energia eolica e solare, di bellezze paesaggistiche e storico-artistiche. Questo sforzo collettivo, il mondo dei piccoli enti, da sempre abituato a stringere i denti e a rimboccarsi le maniche, lo merita a pieno titolo.

Nuove prospettive per i piccoli Comuni / Racca, Pietro. - (2017). (Intervento presentato al convegno Nuove prospettive per i piccoli Comuni tenutosi a Sala Convegni Palazzo Comunale di Montoro, Piazza Michele Pironti 2, Montoro (AV) nel 15 dicembre 2017).

Nuove prospettive per i piccoli Comuni

Pietro Racca
2017

Abstract

Il tessuto istituzionale del nostro Paese è estremamente frammentario ed eterogeneo, a causa della presenza di un numero molto elevato di Comuni di piccole e piccolissime dimensioni. Le debolezze strutturali di queste piccole realtà municipali sono riconducibili essenzialmente a: distanza dai centri urbani e decisionali; scarsa rappresentanza politica; carenza di professionalità e di servizi; spopolamento e abbandono dei territori. La relazione al convegno si è concentrata su queste debolezze strutturali e sugli eventuali rimedi previsti dal decreto legislativo n. 267 del 2000 (Testo unico degli Enti locali - Tuel). Per potenziare le istituzioni locali, il Tuel suggerisce agli enti di aggregarsi attraverso la via contrattuale (convenzione), quella istituzionale (fusione) e quella mista (Unioni di Comuni). Tuttavia, il rafforzamento delle istituzioni locali non passa soltanto attraverso la loro aggregazione, ma anche attraverso strade alternative, come quella tracciata dalla recente legge n. 158 del 2017 che reca “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni”. I piccoli Comuni sono l’espressione istituzionale di un’Italia minore, spesso dimenticata o accantonata, che in mezzo a mille difficoltà cerca di preservare territori incontaminati. Porre all’attenzione dell’opinione pubblica i loro problemi equivale ad affrontare il tema delle istanze di popolazioni bisognose di cura e attenzione. Essere dalla parte dei piccoli enti non è soltanto un dovere morale. È anche e soprattutto un’opportunità strategica per il resto del Paese, perché i vasti territori, abitati da queste comunità, sono una preziosa riserva in termini di risorse idriche e boschive, di energia eolica e solare, di bellezze paesaggistiche e storico-artistiche. Questo sforzo collettivo, il mondo dei piccoli enti, da sempre abituato a stringere i denti e a rimboccarsi le maniche, lo merita a pieno titolo.
2017
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