The courtroom as a “school of anarchism”: revolutionaries on trial (1876-1894). In the late 19th century, Italy became the setting for a series of important political trials in which socialist and anarchist revolutionaries had to defend themselves against accusations of political subversion. This essay investigates the 1876 trial in Bologna that inaugurated the judicial history of the First International in Italy; the trail of 1886 against the organizers of La Boje!; and the trails following the riots of the 1st of May, in Rome and in Naples. The analysis concludes with some notes on the military trials that ended in the condemnation of the organizers of the Siclian Fasci. In each of these cases, the spectacular public potrayal of the trial and the role of the press, the courtrooms became an important place for political propaganda in which the the ideas of the defendants and the arguments defense lawyers were amplified. This is demonstrated by the numerous testimones of those who joined the cause after having witnessed these trials or having been exposed to the ideals of the “sovversivi” through the press or word of mouth.

Negli ultimi decenni dell’Ottocento in Italia si svolsero alcuni processi politici che videro sul banco degli imputati i “sovversivi” anarchici e socialisti. L’articolo si concentra sul processo bolognese del 1876, che segnò il “debutto” giudiziario dell’Internazionale in Italia; sul processo agli organizzatori del moto de La Boje! del 1886; sui processi per i fatti del 1 maggio 1891 a Roma e a Napoli. Chiudono l’analisi alcune notazioni sui Tribunali militari che nel 1894 emisero la condanna degli organizzatori dei Fasci siciliani. In ognuno di questi casi, grazie alla caratterizzazione spettacolare del rito giudiziario e al ruolo della stampa, le aule del tribunale si trasformarono in un luogo importante di propaganda politica, potenziando in misura decisiva il messaggio affidato alle autodifese degli imputati e alle arringhe degli avvocati difensori. Lo dimostrano, tra l’altro, le numerose testimonianze di chi aderì alla causa dopo aver assistito a un processo, o dopo aver letto o ascoltato le parole pronunciate da un “sovversivo” alla sbarra.

I processi come “scuole di anarchia”. La propaganda sovversiva nelle aule dei tribunali (1876-1894) / Papadia, Elena. - In: MEMORIA E RICERCA. - ISSN 1127-0195. - STAMPA. - 58:2(2018), pp. 277-294.

I processi come “scuole di anarchia”. La propaganda sovversiva nelle aule dei tribunali (1876-1894)

Elena Papadia
2018

Abstract

The courtroom as a “school of anarchism”: revolutionaries on trial (1876-1894). In the late 19th century, Italy became the setting for a series of important political trials in which socialist and anarchist revolutionaries had to defend themselves against accusations of political subversion. This essay investigates the 1876 trial in Bologna that inaugurated the judicial history of the First International in Italy; the trail of 1886 against the organizers of La Boje!; and the trails following the riots of the 1st of May, in Rome and in Naples. The analysis concludes with some notes on the military trials that ended in the condemnation of the organizers of the Siclian Fasci. In each of these cases, the spectacular public potrayal of the trial and the role of the press, the courtrooms became an important place for political propaganda in which the the ideas of the defendants and the arguments defense lawyers were amplified. This is demonstrated by the numerous testimones of those who joined the cause after having witnessed these trials or having been exposed to the ideals of the “sovversivi” through the press or word of mouth.
2018
Negli ultimi decenni dell’Ottocento in Italia si svolsero alcuni processi politici che videro sul banco degli imputati i “sovversivi” anarchici e socialisti. L’articolo si concentra sul processo bolognese del 1876, che segnò il “debutto” giudiziario dell’Internazionale in Italia; sul processo agli organizzatori del moto de La Boje! del 1886; sui processi per i fatti del 1 maggio 1891 a Roma e a Napoli. Chiudono l’analisi alcune notazioni sui Tribunali militari che nel 1894 emisero la condanna degli organizzatori dei Fasci siciliani. In ognuno di questi casi, grazie alla caratterizzazione spettacolare del rito giudiziario e al ruolo della stampa, le aule del tribunale si trasformarono in un luogo importante di propaganda politica, potenziando in misura decisiva il messaggio affidato alle autodifese degli imputati e alle arringhe degli avvocati difensori. Lo dimostrano, tra l’altro, le numerose testimonianze di chi aderì alla causa dopo aver assistito a un processo, o dopo aver letto o ascoltato le parole pronunciate da un “sovversivo” alla sbarra.
anarchici; socialisti; processi; tribunali; avvocati
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I processi come “scuole di anarchia”. La propaganda sovversiva nelle aule dei tribunali (1876-1894) / Papadia, Elena. - In: MEMORIA E RICERCA. - ISSN 1127-0195. - STAMPA. - 58:2(2018), pp. 277-294.
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