Il contributo affronta il nesso tra linguaggio e genere, osservandone la contiguità e l’intreccio in diversi capitoli chiave della tradizione filosofica, a partire dalla riflessione hegeliana. La critica alla neutralità dell’universalismo che per vie diverse muovono autrici come Irigaray, Agacinski, e in Italia Caverero e Muraro dischiude un orizzonte di ricerca che interroga in prima istanza i sistemi simbolici, e in primis, la lingua: l’elaborazione della soggettività, in questa prospettiva, procede infatti dalle strutture dell’esperienza storica ma tocca il piano simbolico, inteso come la costante che rende possibile il mutamento, ma al contempo vi si sottrae. Nel saggio si prendono in esame alcuni passaggi e luoghi hegeliani dove le questioni identificate dalle autrici citate - quale ruolo gioca il linguaggio nella costituzione dell’identità umana; come dare conto sul terreno filosofico della sessuazione che segna all’origine il genere umano, sono affrontate in sequenza. L’analisi mostra come, dalla trattazione hegeliana (Fenomenologia dello Spirito e Lineamenti di Filosofia del Diritto) - la contiguità della riflessione tra la lingua e il genere non sia casuale. Si sottolinea inoltre come l’osservazione della genesi di questi nuclei concettuali si configuri come un passaggio necessario nella rielaborazione critica delle nozioni richiamate- – soggettività, universalità – e nella identificazione degli elementi di cui tale rielaborazione deve tenere conto.

Mit Worten. Unterwegs zur Sprache der weiblichen freiheit / Giuliani, Fabrizia. - In: DIE PHILOSOPHIN. - ISSN 0936-7586. - 29:(2004), pp. 11-25.

Mit Worten. Unterwegs zur Sprache der weiblichen freiheit

GIULIANI, FABRIZIA
2004

Abstract

Il contributo affronta il nesso tra linguaggio e genere, osservandone la contiguità e l’intreccio in diversi capitoli chiave della tradizione filosofica, a partire dalla riflessione hegeliana. La critica alla neutralità dell’universalismo che per vie diverse muovono autrici come Irigaray, Agacinski, e in Italia Caverero e Muraro dischiude un orizzonte di ricerca che interroga in prima istanza i sistemi simbolici, e in primis, la lingua: l’elaborazione della soggettività, in questa prospettiva, procede infatti dalle strutture dell’esperienza storica ma tocca il piano simbolico, inteso come la costante che rende possibile il mutamento, ma al contempo vi si sottrae. Nel saggio si prendono in esame alcuni passaggi e luoghi hegeliani dove le questioni identificate dalle autrici citate - quale ruolo gioca il linguaggio nella costituzione dell’identità umana; come dare conto sul terreno filosofico della sessuazione che segna all’origine il genere umano, sono affrontate in sequenza. L’analisi mostra come, dalla trattazione hegeliana (Fenomenologia dello Spirito e Lineamenti di Filosofia del Diritto) - la contiguità della riflessione tra la lingua e il genere non sia casuale. Si sottolinea inoltre come l’osservazione della genesi di questi nuclei concettuali si configuri come un passaggio necessario nella rielaborazione critica delle nozioni richiamate- – soggettività, universalità – e nella identificazione degli elementi di cui tale rielaborazione deve tenere conto.
2004
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Mit Worten. Unterwegs zur Sprache der weiblichen freiheit / Giuliani, Fabrizia. - In: DIE PHILOSOPHIN. - ISSN 0936-7586. - 29:(2004), pp. 11-25.
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