The direction of theatre of the 1970s, as Valentina Valentini writes, characterized New Theatre in Italy with its tendency to expand beyond geographic and disciplinary borders and, at the same time, with its tension towards a common core (body, gesture, movement) to «find shelter in the place of theatre like in the productions of Teatro- Immagine (as defined by Bartolucci) by Mario Ricci, Memè Perlini, Giancarlo Nanni, Giuliano Vasilicò». Memè Perlini’s work on Pirandello’s play was in fact a process of permeation, in the Latin sense of per- «through» and meare «transit». Six Characters in Search of an Author by Pirandello represented a double enlightenment for him: one that could be termed public, concerning his way of understanding the stage, the other inherent to a personal and collective unhappiness that «filled his days and nights» and which he wove into the writing of Pirandello chi?, staged for the first time in 1973, as mentioned above, at Beat ’72 in Rome. Perlini transposed the fragmentary nature typical of society at that time into what he defined as fragment-images, aimed at reducing the body of the actor on stage into sections of light and darkness, in the idiosyncratic drive to «parcel, shatter theatrical objects (fear of the body) but also a clear attempt to reconstruct them (desire to represent)».

La linea teatrale degli anni Settanta, come scrive Valentina Valentini, caratterizzò il Nuovo Teatro italiano con la tendenza a espandersi oltre i confini geografici e disciplinari e, al contempo, con la tensione verso un nucleo comune (corpo, gesto, movimento) per «riparare nel luogo teatrale come negli spettacoli del Teatro-Immagine (secondo la definizione data da Bartolucci) di Mario Ricci, Memé Perlini, Giancarlo Nanni, Giuliano Vasilicò». Di fatto, è un processo di permeazione quello compiuto da Memé Perlini con il testo Pirandelliano, nell’accezione latina di per- «attraverso» e meare «passare». Sei personaggi in cerca d’autore per lui rappresentò una doppia illuminazione: una per così dire pubblica, riguardo al suo modo di vedere la scena, l’altra inerente a un’infelicità personale e collettiva che «gli riempiva i giorni e le notti» e che mutuò nella scrittura di Pirandello chi?, messo in scena per la prima volta nel 1973, come già accennato, al Beat ’72 di Roma. Perlini traspose la frammentarietà che caratterizzava la società di quegli anni in quelli che definiva frammenti-immagini, volti a ridurre il corpo dell’attore sulla scena in sezioni di luce e buio, nell’idiosincratica spinta a «parcellizzare, frantumare gli oggetti teatrali (paura del corpo) ma anche chiarissimo tentativo di ricostruirli (desiderio di rappresentare)».

«Una realtà di puri echi»: Simbolo e comunione in Pirandello, chi? Di Amelio Memè Perlini / Berlangieri, MARIA GRAZIA. - In: SINESTESIEONLINE. - ISSN 2280-6849. - ELETTRONICO. - Sinestesieonline/Il Parlaggio online - n. 23 - a. VII - Maggio 2018(2018).

«Una realtà di puri echi»: Simbolo e comunione in Pirandello, chi? Di Amelio Memè Perlini

Maria Grazia Berlangieri
2018

Abstract

The direction of theatre of the 1970s, as Valentina Valentini writes, characterized New Theatre in Italy with its tendency to expand beyond geographic and disciplinary borders and, at the same time, with its tension towards a common core (body, gesture, movement) to «find shelter in the place of theatre like in the productions of Teatro- Immagine (as defined by Bartolucci) by Mario Ricci, Memè Perlini, Giancarlo Nanni, Giuliano Vasilicò». Memè Perlini’s work on Pirandello’s play was in fact a process of permeation, in the Latin sense of per- «through» and meare «transit». Six Characters in Search of an Author by Pirandello represented a double enlightenment for him: one that could be termed public, concerning his way of understanding the stage, the other inherent to a personal and collective unhappiness that «filled his days and nights» and which he wove into the writing of Pirandello chi?, staged for the first time in 1973, as mentioned above, at Beat ’72 in Rome. Perlini transposed the fragmentary nature typical of society at that time into what he defined as fragment-images, aimed at reducing the body of the actor on stage into sections of light and darkness, in the idiosyncratic drive to «parcel, shatter theatrical objects (fear of the body) but also a clear attempt to reconstruct them (desire to represent)».
2018
La linea teatrale degli anni Settanta, come scrive Valentina Valentini, caratterizzò il Nuovo Teatro italiano con la tendenza a espandersi oltre i confini geografici e disciplinari e, al contempo, con la tensione verso un nucleo comune (corpo, gesto, movimento) per «riparare nel luogo teatrale come negli spettacoli del Teatro-Immagine (secondo la definizione data da Bartolucci) di Mario Ricci, Memé Perlini, Giancarlo Nanni, Giuliano Vasilicò». Di fatto, è un processo di permeazione quello compiuto da Memé Perlini con il testo Pirandelliano, nell’accezione latina di per- «attraverso» e meare «passare». Sei personaggi in cerca d’autore per lui rappresentò una doppia illuminazione: una per così dire pubblica, riguardo al suo modo di vedere la scena, l’altra inerente a un’infelicità personale e collettiva che «gli riempiva i giorni e le notti» e che mutuò nella scrittura di Pirandello chi?, messo in scena per la prima volta nel 1973, come già accennato, al Beat ’72 di Roma. Perlini traspose la frammentarietà che caratterizzava la società di quegli anni in quelli che definiva frammenti-immagini, volti a ridurre il corpo dell’attore sulla scena in sezioni di luce e buio, nell’idiosincratica spinta a «parcellizzare, frantumare gli oggetti teatrali (paura del corpo) ma anche chiarissimo tentativo di ricostruirli (desiderio di rappresentare)».
Memè Perlini; Pirandello chi?, Beat ’72; Nuovo Teatro; Teatro-Immagine
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
«Una realtà di puri echi»: Simbolo e comunione in Pirandello, chi? Di Amelio Memè Perlini / Berlangieri, MARIA GRAZIA. - In: SINESTESIEONLINE. - ISSN 2280-6849. - ELETTRONICO. - Sinestesieonline/Il Parlaggio online - n. 23 - a. VII - Maggio 2018(2018).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1113503
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