Il principio di trasparenza, con riguardo all’accessibilità di documenti, dati e informazioni in possesso della pubblica amministrazione, ha conosciuto nel nostro ordinamento un’evoluzione del tutto peculiare, passando dal “need to know” dell’accesso documentale di cui alla legge n. 241/1990, al “right to know” dell’accesso civico di cui al decreto legislativo n. 33/2013. In circa un quarto di secolo, si è cioè assistito a un progressivo ampliamento della sua funzione: dalla sostanziale esclusiva tutela di situazioni giuridiche soggettive, alle più ampie finalità di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, nonché di tutelare i diritti dei cittadini e promuovere la partecipazione democratica degli stessi all’attività amministrativa e al dibattito pubblico. In particolare, il contributo ha una finalità ricognitiva dello stato dell'arte della normativa vigente e delle principali posizioni emerse in materia con riguardo agli istituti dell’accesso documentale e dell’accesso civico “semplice” e “generalizzato”, nonché i riflessi che tale disciplina della trasparenza proietta sulla gestione e organizzazione della pubblica amministrazione, chiamata in breve tempo a trasformarsi (forse e finalmente) da “palazzo” a “casa di cristallo”.
Il principio di trasparenza e il procedimento amministrativo: dal diritto di accesso documentale al diritto di accesso civico / Amodio, Andrea. - In: AMMINISTRATIV@MENTE. - ISSN 2036-7821. - ELETTRONICO. - 1-2/2018(2018), pp. 3-18.
Il principio di trasparenza e il procedimento amministrativo: dal diritto di accesso documentale al diritto di accesso civico
Andrea Amodio
2018
Abstract
Il principio di trasparenza, con riguardo all’accessibilità di documenti, dati e informazioni in possesso della pubblica amministrazione, ha conosciuto nel nostro ordinamento un’evoluzione del tutto peculiare, passando dal “need to know” dell’accesso documentale di cui alla legge n. 241/1990, al “right to know” dell’accesso civico di cui al decreto legislativo n. 33/2013. In circa un quarto di secolo, si è cioè assistito a un progressivo ampliamento della sua funzione: dalla sostanziale esclusiva tutela di situazioni giuridiche soggettive, alle più ampie finalità di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, nonché di tutelare i diritti dei cittadini e promuovere la partecipazione democratica degli stessi all’attività amministrativa e al dibattito pubblico. In particolare, il contributo ha una finalità ricognitiva dello stato dell'arte della normativa vigente e delle principali posizioni emerse in materia con riguardo agli istituti dell’accesso documentale e dell’accesso civico “semplice” e “generalizzato”, nonché i riflessi che tale disciplina della trasparenza proietta sulla gestione e organizzazione della pubblica amministrazione, chiamata in breve tempo a trasformarsi (forse e finalmente) da “palazzo” a “casa di cristallo”.File | Dimensione | Formato | |
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