The intervention focuses on the role of the architectural project in the transformation process of the built environment, and intends to investigate the modalities of the design idea as an act of synthesis between recognition of the collective identity and of the places and the tension of the project towards the 'invention. In the context of such a vast theoretical topic, case studies are chosen to analyze and compare examples considered emblematic in which the new compares with the existing with different declinations and problems, both at the time of the analysis and in the formulation of the solutions, and in relation to the controversial but essential topic on the social level of consensus in architecture. Two different areas of the transforming urban scene are identified.

L’intervento si concentra sul ruolo del progetto architettonico nel processo di trasformazione dell’ambiente costruito, e intende indagare le modalità di formazione dell’idea progettuale come atto di sintesi tra riconoscimento dell’identità collettiva e dei luoghi e la tensione del progetto verso l’invenzione. Nell’ambito di un tema teorico così vasto, i casi di studio sono scelti per analizzare e mettere a confronto esempi ritenuti emblematici nei quali il nuovo si confronta con l’esistente con declinazioni differenti e problematiche, sia nel momento dell’analisi, sia nella formulazione delle soluzioni, e in relazione al tema controverso, ma essenziale sul piano sociale, del consenso in architettura. Si individuano due ambiti diversi della scena urbana in trasformazione: A. Il nuovo nella città storica attraverso i grandi progetti a scala urbana. B. Il nuovo come completamento dell’esistente alla scala dell’oggetto architettonico. L’intervento è strutturato attraverso la trattazione di temi teorici, supportato dall’analisi di casi di studio, dalla selezione dei progetti ad essi legati che riguardano principalmente i grandi concorsi di architettura in Italia degli ultimi vent’anni, osservati come occasioni di riflessione sulle modalità di inserimento di nuovi oggetti architettonici nella città consolidata, capaci di determinare trasformazioni che hanno innescato dibattiti articolati ma anche fraintendimenti ed eccessive semplificazioni. Dall’intendimento che l’opera architettonica sia testimonianza originale del tempo proprio, si vuole approfondire il tema del consenso rispetto alle modalità con le quali il progetto si rivela e appare al grande pubblico. Particolare attenzione verrà posta nella trattazione delle caratteristiche compositive dei progetti, del rapporto tra la corrispondenza interna dell’opera espressa nel suo linguaggio e le relazioni istituite con l’intorno. Regole interne e regole esterne, semplificando, si accostano secondo modalità differenti dando vita al dibattito, spesso fuorviante, ma importante. L’intervento intende affrancarsi da ogni preventiva posizione rispetto a superficiali contrapposizioni dell’intendimento di tale rapporto, ora mimetico, ora in dissonanza, considerando tale semplificazione come la primaria causa del cattivo livello del dibattito relativo alle trasformazioni della città e del territorio. Particolare attenzione verrà rivolta alla dimensione complessa del rapporto con la storia così come essa si rivela nella tradizione del progetto Moderno in Italia, e come tale dimensione possa essere osservata oggi in relazione alle nuove questioni emergenti, riconoscendo la necessità di costruire un progetto culturale per l’architettura nel nostro paese.

Il consenso in architettura. 1 Il prospetto / Zammerini, Massimo. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 270-273. (Intervento presentato al convegno 3° Forum del coordinamento nazionale dei docenti di progettazione architettonica icar 14-15-16 tenutosi a Torino. Facoltà di Architettura nel 4-5- ottobre 2013).

Il consenso in architettura. 1 Il prospetto

Massimo Zammerini
2013

Abstract

The intervention focuses on the role of the architectural project in the transformation process of the built environment, and intends to investigate the modalities of the design idea as an act of synthesis between recognition of the collective identity and of the places and the tension of the project towards the 'invention. In the context of such a vast theoretical topic, case studies are chosen to analyze and compare examples considered emblematic in which the new compares with the existing with different declinations and problems, both at the time of the analysis and in the formulation of the solutions, and in relation to the controversial but essential topic on the social level of consensus in architecture. Two different areas of the transforming urban scene are identified.
2013
3° Forum del coordinamento nazionale dei docenti di progettazione architettonica icar 14-15-16
L’intervento si concentra sul ruolo del progetto architettonico nel processo di trasformazione dell’ambiente costruito, e intende indagare le modalità di formazione dell’idea progettuale come atto di sintesi tra riconoscimento dell’identità collettiva e dei luoghi e la tensione del progetto verso l’invenzione. Nell’ambito di un tema teorico così vasto, i casi di studio sono scelti per analizzare e mettere a confronto esempi ritenuti emblematici nei quali il nuovo si confronta con l’esistente con declinazioni differenti e problematiche, sia nel momento dell’analisi, sia nella formulazione delle soluzioni, e in relazione al tema controverso, ma essenziale sul piano sociale, del consenso in architettura. Si individuano due ambiti diversi della scena urbana in trasformazione: A. Il nuovo nella città storica attraverso i grandi progetti a scala urbana. B. Il nuovo come completamento dell’esistente alla scala dell’oggetto architettonico. L’intervento è strutturato attraverso la trattazione di temi teorici, supportato dall’analisi di casi di studio, dalla selezione dei progetti ad essi legati che riguardano principalmente i grandi concorsi di architettura in Italia degli ultimi vent’anni, osservati come occasioni di riflessione sulle modalità di inserimento di nuovi oggetti architettonici nella città consolidata, capaci di determinare trasformazioni che hanno innescato dibattiti articolati ma anche fraintendimenti ed eccessive semplificazioni. Dall’intendimento che l’opera architettonica sia testimonianza originale del tempo proprio, si vuole approfondire il tema del consenso rispetto alle modalità con le quali il progetto si rivela e appare al grande pubblico. Particolare attenzione verrà posta nella trattazione delle caratteristiche compositive dei progetti, del rapporto tra la corrispondenza interna dell’opera espressa nel suo linguaggio e le relazioni istituite con l’intorno. Regole interne e regole esterne, semplificando, si accostano secondo modalità differenti dando vita al dibattito, spesso fuorviante, ma importante. L’intervento intende affrancarsi da ogni preventiva posizione rispetto a superficiali contrapposizioni dell’intendimento di tale rapporto, ora mimetico, ora in dissonanza, considerando tale semplificazione come la primaria causa del cattivo livello del dibattito relativo alle trasformazioni della città e del territorio. Particolare attenzione verrà rivolta alla dimensione complessa del rapporto con la storia così come essa si rivela nella tradizione del progetto Moderno in Italia, e come tale dimensione possa essere osservata oggi in relazione alle nuove questioni emergenti, riconoscendo la necessità di costruire un progetto culturale per l’architettura nel nostro paese.
"consenso", "prospetto", "socialmente"
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Il consenso in architettura. 1 Il prospetto / Zammerini, Massimo. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 270-273. (Intervento presentato al convegno 3° Forum del coordinamento nazionale dei docenti di progettazione architettonica icar 14-15-16 tenutosi a Torino. Facoltà di Architettura nel 4-5- ottobre 2013).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1107494
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