La ricerca ha analizzato in maniera critica le valutazioni indipendenti commissionate dall’Ufficio IX-Valutazione e visibilità delle iniziative della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) nel periodo 2009-2016, al fine di ricostruire i punti di forza e di debolezza della Cooperazione Italiana, partendo da risultati, criticità, buone pratiche e lezioni apprese registrate sul campo dalle iniziative da essa finanziate. Obiettivo della ricerca è fornire elementi interpretativi circa il grado di efficacia delle iniziative di sviluppo della Cooperazione Italiana. Alla luce dei risultati emersi, lo studio propone una riflessione, volta a contribuire al dibattito sul miglioramento del sistema italiano di cooperazione, che considera: i) gli obiettivi stabiliti a livello internazionale dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile; ii) gli impegni a garanzia della qualità della cooperazione promossi dalla Global Partnership for Effective Development Cooperation (GPED) cui l’Italia partecipa; iii) le opportunità di miglioramento offerte dalla Legge 11 agosto 2014, n. 125, Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, che ha novellato la previgente normativa che per 27 anni ha regolato il settore della cooperazione allo sviluppo; iv) le raccomandazioni espresse negli anni dall’OECD-DAC per mezzo delle sue peer review. La ricerca si articola in 5 Capitoli. Il primo Capitolo contestualizza le nuove sfide per uno sviluppo sostenibile efficace lanciate dall’Agenda 2030, dai suoi Sustainable Development Goals (SDGs) e dalla GPED, alla luce di una rilettura del percorso che ha condotto alla loro adozione e che ragiona sul concetto di sviluppo in chiave storica. Il secondo Capitolo descrive sinteticamente le novità con le quali la Cooperazione Italiana dovrà confrontarsi a seguito della riforma operata dalla L. 125/2014 e propone un breve excursus sulle politiche di efficacia e valutazione attuate dal sistema, al fine di introdurre le riflessioni sviluppate nel proseguo dello studio. Il terzo Capitolo, dopo una presentazione tecnica delle 26 valutazioni commissionate dall’Ufficio IX-Valutazione e visibilità delle iniziative della DGCS nel periodo 2009-2016, si focalizza sull’analisi delle 23 valutazioni indipendenti in ambito di cooperazione e ricostruisce i punti di forza e di debolezza della Cooperazione Italiana. La riflessione prosegue esaminando quali sono le opportunità di miglioramento dell’efficacia del sistema grazie alle novità introdotte dalla riforma della cooperazione allo sviluppo del 2014. Il quarto Capitolo si concentra sull’assistenza umanitaria, un importante settore d’azione della Cooperazione Italiana, per il quale sono state effettuate 3 valutazioni specifiche nel periodo 2009-2016. L’assistenza umanitaria italiana rappresenta un caso di buona pratica nella retroazione delle raccomandazioni ricevute in sede di valutazione, pertanto si è scelto di illustrate in dettaglio questo settore e le novità che l’adozione della L. 125/2014 ha apportato, individuando le sfide che la risposta umanitaria italiana dovrà affrontare nel breve futuro. Infine, il quinto Capitolo trae spunto dalla valutazione del più consistente credito di aiuto mai erogato dalla Cooperazione Italiana (Gilgel Gibe II) per approfondire una questione di assoluto rilievo atta a garantire una maggiore qualità dell’azione di cooperazione internazionale dell’Italia, ossia il legame tra accountability, policy making e valutazione.

L’efficacia degli interventi di sviluppo: la sfida della qualità per la cooperazione italiana / Mezzasalma, Annarosa. - (2017 Sep 25).

L’efficacia degli interventi di sviluppo: la sfida della qualità per la cooperazione italiana

MEZZASALMA, ANNAROSA
25/09/2017

Abstract

La ricerca ha analizzato in maniera critica le valutazioni indipendenti commissionate dall’Ufficio IX-Valutazione e visibilità delle iniziative della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) nel periodo 2009-2016, al fine di ricostruire i punti di forza e di debolezza della Cooperazione Italiana, partendo da risultati, criticità, buone pratiche e lezioni apprese registrate sul campo dalle iniziative da essa finanziate. Obiettivo della ricerca è fornire elementi interpretativi circa il grado di efficacia delle iniziative di sviluppo della Cooperazione Italiana. Alla luce dei risultati emersi, lo studio propone una riflessione, volta a contribuire al dibattito sul miglioramento del sistema italiano di cooperazione, che considera: i) gli obiettivi stabiliti a livello internazionale dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile; ii) gli impegni a garanzia della qualità della cooperazione promossi dalla Global Partnership for Effective Development Cooperation (GPED) cui l’Italia partecipa; iii) le opportunità di miglioramento offerte dalla Legge 11 agosto 2014, n. 125, Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, che ha novellato la previgente normativa che per 27 anni ha regolato il settore della cooperazione allo sviluppo; iv) le raccomandazioni espresse negli anni dall’OECD-DAC per mezzo delle sue peer review. La ricerca si articola in 5 Capitoli. Il primo Capitolo contestualizza le nuove sfide per uno sviluppo sostenibile efficace lanciate dall’Agenda 2030, dai suoi Sustainable Development Goals (SDGs) e dalla GPED, alla luce di una rilettura del percorso che ha condotto alla loro adozione e che ragiona sul concetto di sviluppo in chiave storica. Il secondo Capitolo descrive sinteticamente le novità con le quali la Cooperazione Italiana dovrà confrontarsi a seguito della riforma operata dalla L. 125/2014 e propone un breve excursus sulle politiche di efficacia e valutazione attuate dal sistema, al fine di introdurre le riflessioni sviluppate nel proseguo dello studio. Il terzo Capitolo, dopo una presentazione tecnica delle 26 valutazioni commissionate dall’Ufficio IX-Valutazione e visibilità delle iniziative della DGCS nel periodo 2009-2016, si focalizza sull’analisi delle 23 valutazioni indipendenti in ambito di cooperazione e ricostruisce i punti di forza e di debolezza della Cooperazione Italiana. La riflessione prosegue esaminando quali sono le opportunità di miglioramento dell’efficacia del sistema grazie alle novità introdotte dalla riforma della cooperazione allo sviluppo del 2014. Il quarto Capitolo si concentra sull’assistenza umanitaria, un importante settore d’azione della Cooperazione Italiana, per il quale sono state effettuate 3 valutazioni specifiche nel periodo 2009-2016. L’assistenza umanitaria italiana rappresenta un caso di buona pratica nella retroazione delle raccomandazioni ricevute in sede di valutazione, pertanto si è scelto di illustrate in dettaglio questo settore e le novità che l’adozione della L. 125/2014 ha apportato, individuando le sfide che la risposta umanitaria italiana dovrà affrontare nel breve futuro. Infine, il quinto Capitolo trae spunto dalla valutazione del più consistente credito di aiuto mai erogato dalla Cooperazione Italiana (Gilgel Gibe II) per approfondire una questione di assoluto rilievo atta a garantire una maggiore qualità dell’azione di cooperazione internazionale dell’Italia, ossia il legame tra accountability, policy making e valutazione.
25-set-2017
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Tesi dottorato Mezzasalma

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Creative commons
Dimensione 3.34 MB
Formato Adobe PDF
3.34 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1103274
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact