Subject of this study, a continuation of a search already begun on the relationship between Space, Drawing and Literature, is the drawing of the space in the literary and theatrical narration of Pirandello and De Filippo and it operates through the analysis of the representation of space in some works including novels, plays and poems. Mental spaces designed by Pirandello are imbued with that fantastic reality that for De Filippo is indispensable substance to represent the theater of the world with his work. To the transcendent reality that inspired the poetry of Pirandello alternate world of Eduardo scenes with which lays bare the human dimension by opening the physical space and representing an open scene to see through, due to the " wall inside" that Raphael outlines in his well-known letter to Leone X. There are philosophical writers who represent men and women, stories and landscapes not only for representing them, it is reserved for historical in nature writers, but they feel «a deeper spiritual need» that propels them into a representation of the world imbued of a particular sense of life that gives the world itself a «universal value» . Pirandello and De Filippo are among these writers by their own admission, and this common philosophical nature binds their representations. So the fantastic reality that Pirandello universally sculpts his world is substance essential for Eduardo to feed his work with the theater of the world. To «transcendent reality that inspired the poetry of Pirandello, conceived as an additional, subsequent to the one visible, changeable and molded to the individual who supports it» , alternating scenes of Eduardo world seen even under «the lens of comic fantasy» and destined to no end. «I don’t know when I will die my plays and I don’t care; the important thing is that they are born alive» , because «the theater dies when just tells historical facts; only the consequences of what happened can tell a live theater».

Oggetto di questo studio, in continuità con una ricerca già avviata sui rapporti tra Spazio, Rappresentazione e Letteratura, è il disegno dello spazio nella narrazione letteraria e teatrale di Pirandello e De Filippo e si articola attraverso l’analisi della rappresentazione dello spazio in alcune opere tra novelle, commedie e poesie. Gli spazi mentali disegnati da Pirandello sono intrisi di quella realtà fantastica che per De Filippo è sostanza indispensabile per rappresentare con la sua opera il teatro del mondo. Alla realtà trascendente che ispira la poetica pirandelliana si alternano le scene del mondo di Eduardo con le quali mette a nudo la dimensione umana aprendo lo spazio fisico e rappresentando una scena aperta per vedere attraverso, riconducibile a quella “parete di dentro” che Raffaello delinea nella sua ben nota lettera a Leone X. Vi sono scrittori di natura filosofica che rappresentano uomini e donne, vicende e paesaggi non soltanto per quel gusto di rappresentarli, riservato agli scrittori di natura storica, ma perché sentono «un più profondo bisogno spirituale» che li proietta in una rappresentazione del mondo imbevuta d’un particolare senso della vita che assegna al mondo stesso un «valore universale» . Pirandello e De Filippo sono tra questi scrittori per loro stessa ammissione e questa comune natura filosofica lega le loro rappresentazioni. Così la realtà fantastica con la quale Pirandello scolpisce universalmente il suo mondo è per Eduardo sostanza indispensabile per nutrire con la sua opera il teatro del mondo. Alla «realtà trascendente che ispira la poetica pirandelliana, concepita come ulteriore, successiva a quella visibile, mutevole e plasmata all’individuo che la sostiene» , si alternano le scene del mondo di Eduardo, viste anche sotto «la lente della fantasia comica» e destinate a non finire. «Non so quando le mie commedie moriranno e non mi interessa; l’importante è che siano nate vive» , perché «il teatro muore quando si limita a raccontare fatti accaduti; solo le conseguenze dei fatti accaduti possono raccontare un teatro vivo» .

Il disegno dello spazio nella narrazione letteraria e teatrale. Due autori a confronto: lo spazio mentale disegnato da Pirandello e lo spazio fisico rappresentato da Eduardo De Filippo / Marrocco, Rosario. - STAMPA. - 5:(2016), pp. 1497-1506. (Intervento presentato al convegno Le ragioni del disegno. The Reasons of Drawing. 38° Convegno internazionale dei docenti delle discipline della rappresentazione. XIII Congresso UID Unione Italiana Disegno tenutosi a "Firenze; Italy" nel 15-16-17 settembre 2016).

Il disegno dello spazio nella narrazione letteraria e teatrale. Due autori a confronto: lo spazio mentale disegnato da Pirandello e lo spazio fisico rappresentato da Eduardo De Filippo

Rosario Marrocco
2016

Abstract

Subject of this study, a continuation of a search already begun on the relationship between Space, Drawing and Literature, is the drawing of the space in the literary and theatrical narration of Pirandello and De Filippo and it operates through the analysis of the representation of space in some works including novels, plays and poems. Mental spaces designed by Pirandello are imbued with that fantastic reality that for De Filippo is indispensable substance to represent the theater of the world with his work. To the transcendent reality that inspired the poetry of Pirandello alternate world of Eduardo scenes with which lays bare the human dimension by opening the physical space and representing an open scene to see through, due to the " wall inside" that Raphael outlines in his well-known letter to Leone X. There are philosophical writers who represent men and women, stories and landscapes not only for representing them, it is reserved for historical in nature writers, but they feel «a deeper spiritual need» that propels them into a representation of the world imbued of a particular sense of life that gives the world itself a «universal value» . Pirandello and De Filippo are among these writers by their own admission, and this common philosophical nature binds their representations. So the fantastic reality that Pirandello universally sculpts his world is substance essential for Eduardo to feed his work with the theater of the world. To «transcendent reality that inspired the poetry of Pirandello, conceived as an additional, subsequent to the one visible, changeable and molded to the individual who supports it» , alternating scenes of Eduardo world seen even under «the lens of comic fantasy» and destined to no end. «I don’t know when I will die my plays and I don’t care; the important thing is that they are born alive» , because «the theater dies when just tells historical facts; only the consequences of what happened can tell a live theater».
2016
Le ragioni del disegno. The Reasons of Drawing. 38° Convegno internazionale dei docenti delle discipline della rappresentazione. XIII Congresso UID Unione Italiana Disegno
Oggetto di questo studio, in continuità con una ricerca già avviata sui rapporti tra Spazio, Rappresentazione e Letteratura, è il disegno dello spazio nella narrazione letteraria e teatrale di Pirandello e De Filippo e si articola attraverso l’analisi della rappresentazione dello spazio in alcune opere tra novelle, commedie e poesie. Gli spazi mentali disegnati da Pirandello sono intrisi di quella realtà fantastica che per De Filippo è sostanza indispensabile per rappresentare con la sua opera il teatro del mondo. Alla realtà trascendente che ispira la poetica pirandelliana si alternano le scene del mondo di Eduardo con le quali mette a nudo la dimensione umana aprendo lo spazio fisico e rappresentando una scena aperta per vedere attraverso, riconducibile a quella “parete di dentro” che Raffaello delinea nella sua ben nota lettera a Leone X. Vi sono scrittori di natura filosofica che rappresentano uomini e donne, vicende e paesaggi non soltanto per quel gusto di rappresentarli, riservato agli scrittori di natura storica, ma perché sentono «un più profondo bisogno spirituale» che li proietta in una rappresentazione del mondo imbevuta d’un particolare senso della vita che assegna al mondo stesso un «valore universale» . Pirandello e De Filippo sono tra questi scrittori per loro stessa ammissione e questa comune natura filosofica lega le loro rappresentazioni. Così la realtà fantastica con la quale Pirandello scolpisce universalmente il suo mondo è per Eduardo sostanza indispensabile per nutrire con la sua opera il teatro del mondo. Alla «realtà trascendente che ispira la poetica pirandelliana, concepita come ulteriore, successiva a quella visibile, mutevole e plasmata all’individuo che la sostiene» , si alternano le scene del mondo di Eduardo, viste anche sotto «la lente della fantasia comica» e destinate a non finire. «Non so quando le mie commedie moriranno e non mi interessa; l’importante è che siano nate vive» , perché «il teatro muore quando si limita a raccontare fatti accaduti; solo le conseguenze dei fatti accaduti possono raccontare un teatro vivo» .
disegno; disegno nella letteratura; disegno e letteratura; rappresentazioni di Pirandello; rappresentazioni di De Filippo
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Il disegno dello spazio nella narrazione letteraria e teatrale. Due autori a confronto: lo spazio mentale disegnato da Pirandello e lo spazio fisico rappresentato da Eduardo De Filippo / Marrocco, Rosario. - STAMPA. - 5:(2016), pp. 1497-1506. (Intervento presentato al convegno Le ragioni del disegno. The Reasons of Drawing. 38° Convegno internazionale dei docenti delle discipline della rappresentazione. XIII Congresso UID Unione Italiana Disegno tenutosi a "Firenze; Italy" nel 15-16-17 settembre 2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1101844
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