The drive to an autarkic economic policy of fascism began after the economic sanctions imposed on Italy by the League of Nations following the invasion of Ethiopia (1935-1936). Important traces of this policy are to be found in the archives of important organizations and institutions that collaborated with the government and with business firms to implement autarkic projects . Our reflection starts with the Di Nardi report outlining the guidelines for loans to companies that wanted to pursue autarkic businesses. An important part of the documentation on autarkic plans can be examinated at the historical archive of IMI, among the papers of the Comitato Tecnico Consultivo IMI - Autarchia Economica Nazionale and at the Archivio Centrale dello Stato in the archival records of the National Research Council. An analysis of the documentation shows how companies that mainly engaged in the development autarkic projects belonged to the mechanical, electrical and steel sectors as well as agriculture. Many of the projects originated as a result of autarkic constraints, then had a further development after the war.

L’indirizzo autarchico nella politica economica del fascismo ebbe inizio dopo le sanzioni economiche imposte all’Italia dalla Società delle Nazioni in seguito all’invasione dell’Etiopia (1935 - 1936). Di questa politica si trovano rilevanti tracce negli archivi di importanti enti e istituti che collaborarono con il governo e con le imprese per la realizzazione dei progetti autarchici. Lo spunto iniziale di riflessione è dato dalla relazione Di Nardi che delinea le linee guida per i finanziamenti alle imprese che volevano intraprendere imprese autarchiche. Un altro spunto di riflessione è offerto dalla documentazione del Comitato Tecnico Consultivo IMI - Autarchia Economica Nazionale conservata sia presso l’archivio storico IMI sia presso il fondo del CNR conservato in Archivio Centrale dello Stato. Dall’analisi delle carte emerge come le aziende che maggiormente si impegnarono nello sviluppo di progetti autarchici appartenevano ai settori: meccanico, siderurgico e elettrico oltre che agricolo. Molti dei progetti nati in seguito alle necessità autarchiche ebbero poi uno sviluppo ulteriore nel dopoguerra

La politica autarchica del fascismo: tra industria e ricerca scientifica / Nemore, Francesca. - In: IL MONDO DEGLI ARCHIVI. - ISSN 2284-0494. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 1-14.

La politica autarchica del fascismo: tra industria e ricerca scientifica

francesca nemore
2015

Abstract

The drive to an autarkic economic policy of fascism began after the economic sanctions imposed on Italy by the League of Nations following the invasion of Ethiopia (1935-1936). Important traces of this policy are to be found in the archives of important organizations and institutions that collaborated with the government and with business firms to implement autarkic projects . Our reflection starts with the Di Nardi report outlining the guidelines for loans to companies that wanted to pursue autarkic businesses. An important part of the documentation on autarkic plans can be examinated at the historical archive of IMI, among the papers of the Comitato Tecnico Consultivo IMI - Autarchia Economica Nazionale and at the Archivio Centrale dello Stato in the archival records of the National Research Council. An analysis of the documentation shows how companies that mainly engaged in the development autarkic projects belonged to the mechanical, electrical and steel sectors as well as agriculture. Many of the projects originated as a result of autarkic constraints, then had a further development after the war.
2015
L’indirizzo autarchico nella politica economica del fascismo ebbe inizio dopo le sanzioni economiche imposte all’Italia dalla Società delle Nazioni in seguito all’invasione dell’Etiopia (1935 - 1936). Di questa politica si trovano rilevanti tracce negli archivi di importanti enti e istituti che collaborarono con il governo e con le imprese per la realizzazione dei progetti autarchici. Lo spunto iniziale di riflessione è dato dalla relazione Di Nardi che delinea le linee guida per i finanziamenti alle imprese che volevano intraprendere imprese autarchiche. Un altro spunto di riflessione è offerto dalla documentazione del Comitato Tecnico Consultivo IMI - Autarchia Economica Nazionale conservata sia presso l’archivio storico IMI sia presso il fondo del CNR conservato in Archivio Centrale dello Stato. Dall’analisi delle carte emerge come le aziende che maggiormente si impegnarono nello sviluppo di progetti autarchici appartenevano ai settori: meccanico, siderurgico e elettrico oltre che agricolo. Molti dei progetti nati in seguito alle necessità autarchiche ebbero poi uno sviluppo ulteriore nel dopoguerra
Autarchia; industria; ricerca scientifica; archivi economici
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La politica autarchica del fascismo: tra industria e ricerca scientifica / Nemore, Francesca. - In: IL MONDO DEGLI ARCHIVI. - ISSN 2284-0494. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 1-14.
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