The archive of the Fondo per il finanziamento dell’industria meccanica (FIM) contains all the documentation relating to the FIM from the debate that accompanied its creation in 1947 to its liquidation, with the passage of the companies, of which the FIM held a controlling stake, to the EFIM. Among the reasons that led to the creation of the Fund there were the concern of the Italian Government for the reconversion of the war economy, the social problems that could arise in factories and the strategic importance that it could play for exports. The FIM, the management of which was entrusted to IMI, would have to be aimed at the improvement of companies and not at the indiscriminate granting of loans, but because of the pressures received it often financed companies of low productivity that could not be put right. Only in a few cases the loans granted were regularly extinct, while some companies were never able to pay off the debt and therefore their shares passed to the FIM. This situation led the Government to decide on the liquidation of the Fund, which lasted nearly twenty years, from 1951 to 1968, and involved the transfer of some companies to IRI, the compulsory winding-up of the companies of the Caproni Group, and the attempt to rescue the Breda Group, Ducati and Officine meccaniche Reggiane, transferred to EFIM in 1962.

L’archivio del Fondo per il finanziamento dell’industria meccanica (FIM) contiene tutta la documentazione che lo riguarda dal dibattito che ne accompagnò la nascita nel 1947 alla sua liquidazione, con il passaggio delle aziende di cui il FIM deteneva il controllo all’EFIM. Tra le motivazioni che portarono alla creazione del Fondo ci furono la preoccupazione del Governo per i problemi di riconversione dell’economia di guerra, i problemi sociali che potevano sorgere nelle fabbriche e l’importanza strategica che avrebbe potuto rivestire per le esportazioni. Il FIM, la cui gestione fu affidata all’IMI, doveva avere come fine il risanamento delle aziende e non la concessione di finanziamenti indiscriminati, ma a causa delle pressioni ricevute finanziò spesso aziende non risanabili e scarsamente produttive. Solo in pochi casi i mutui concessi furono regolarmente estinti, mentre alcune aziende non riuscirono mai a saldare il debito e quindi il loro pacchetto azionario passò al FIM. Questa situazione portò il Governo a decidere la liquidazione del Fondo, che durò quasi vent’anni, dal 1951 al 1968, e comportò la cessione di alcune aziende all’IRI, la liquidazione coatta delle aziende del Gruppo Caproni e il tentativo di salvataggio del Gruppo Breda, della Ducati e delle Officine meccaniche Reggiane, che nel 1962 passarono sotto la gestione dell’EFIM.

La documentazione del Fondo per il Finanziamento dell'Industria Meccanica: tra ricostruzione industriale, salvataggi e pacificazione sociale / Nemore, Francesca. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - STAMPA. - XXVIII:(2014), pp. 137-150.

La documentazione del Fondo per il Finanziamento dell'Industria Meccanica: tra ricostruzione industriale, salvataggi e pacificazione sociale

Francesca Nemore
2014

Abstract

The archive of the Fondo per il finanziamento dell’industria meccanica (FIM) contains all the documentation relating to the FIM from the debate that accompanied its creation in 1947 to its liquidation, with the passage of the companies, of which the FIM held a controlling stake, to the EFIM. Among the reasons that led to the creation of the Fund there were the concern of the Italian Government for the reconversion of the war economy, the social problems that could arise in factories and the strategic importance that it could play for exports. The FIM, the management of which was entrusted to IMI, would have to be aimed at the improvement of companies and not at the indiscriminate granting of loans, but because of the pressures received it often financed companies of low productivity that could not be put right. Only in a few cases the loans granted were regularly extinct, while some companies were never able to pay off the debt and therefore their shares passed to the FIM. This situation led the Government to decide on the liquidation of the Fund, which lasted nearly twenty years, from 1951 to 1968, and involved the transfer of some companies to IRI, the compulsory winding-up of the companies of the Caproni Group, and the attempt to rescue the Breda Group, Ducati and Officine meccaniche Reggiane, transferred to EFIM in 1962.
2014
L’archivio del Fondo per il finanziamento dell’industria meccanica (FIM) contiene tutta la documentazione che lo riguarda dal dibattito che ne accompagnò la nascita nel 1947 alla sua liquidazione, con il passaggio delle aziende di cui il FIM deteneva il controllo all’EFIM. Tra le motivazioni che portarono alla creazione del Fondo ci furono la preoccupazione del Governo per i problemi di riconversione dell’economia di guerra, i problemi sociali che potevano sorgere nelle fabbriche e l’importanza strategica che avrebbe potuto rivestire per le esportazioni. Il FIM, la cui gestione fu affidata all’IMI, doveva avere come fine il risanamento delle aziende e non la concessione di finanziamenti indiscriminati, ma a causa delle pressioni ricevute finanziò spesso aziende non risanabili e scarsamente produttive. Solo in pochi casi i mutui concessi furono regolarmente estinti, mentre alcune aziende non riuscirono mai a saldare il debito e quindi il loro pacchetto azionario passò al FIM. Questa situazione portò il Governo a decidere la liquidazione del Fondo, che durò quasi vent’anni, dal 1951 al 1968, e comportò la cessione di alcune aziende all’IRI, la liquidazione coatta delle aziende del Gruppo Caproni e il tentativo di salvataggio del Gruppo Breda, della Ducati e delle Officine meccaniche Reggiane, che nel 1962 passarono sotto la gestione dell’EFIM.
Archivio, finanziamenti pubblici, FIM
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La documentazione del Fondo per il Finanziamento dell'Industria Meccanica: tra ricostruzione industriale, salvataggi e pacificazione sociale / Nemore, Francesca. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - STAMPA. - XXVIII:(2014), pp. 137-150.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1097144
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact