Connessioni mafiose. Uno studio sulle reti sociali ‘ndranghetiste. Raffaella Gallo In un’ottica di studio applicato della fenomenologia mafiosa, il lavoro propone la definizione di una precisa prassi analitica che, attraverso l’utilizzo di differenti metodologie di ricerca sociale, permetta di descrivere la configurazione delle cosche mafiose e i processi relazionali alla base della formazione di tali consorterie, che, per loro natura, si presentano oscure e tendenzialmente inaccessibili allo sguardo di un osservatore esterno. Definito l’oggetto d’indagine da un punto di vista teorico, il lavoro illustra la una proposta metodologica, che parte da una fase di raccolta dei dati che consiste nella lettura di una serie di atti giudiziari riguardanti le cosche attive sul territorio di Lamezia Terme, comune in provincia di Catanzaro, e nella costruzione di un database in cui vengono organizzate le informazioni sui soggetti citati nei documenti, sulle attività criminali o meno svolte per conto della cosca, sugli eventi considerati significativi durante l’attività investigativa condotta dagli inquirenti e sulle relazioni di varia natura che i soggetti instaurano tra loro. Raccolte ed organizzate le informazioni disponibili degli atti giudiziari, l’analisi dei dati che inizia con una descrizione statistica del sotto-campione degli affiliati attraverso la costruzione di una matrice casi per variabili. Nello specifico, le variabili sono state selezionate secondo tre dimensioni descrittive: le caratteristiche socio-anagrafiche, le caratteristiche d’affiliazione (cosca d’appartenenza, discendenza mafiosa, etc.) e, infine, le caratteristiche posizionali del soggetto all’interno dell’organizzazione criminale (attività svolte, grado gerarchico, legami rituali, etc.). Nell’idea che uno studio empirico sulla criminalità organizzata non sarebbe in alcun modo esaustivo se fosse limitato all’utilizzo di metodologie tradizionali – orientate all’analisi degli attributi individuali più che alle dinamiche relazionali che guidano l’associazione degli individui tra loro –, adottando un approccio metodologico integrato, che accordi gli strumenti di ricerca “classici” e gli strumenti della Social Network Analysis, un secondo momento analitico è dedicato allo studio delle dinamiche relazionali insite del sistema mafioso. Questa scelta metodologica dipende all’idea che la prospettiva di rete riesca a cogliere al meglio le specificità di un fenomeno sociale che, come la mafia, è caratterizzato dalla combinazione di molteplici forme di associazione. Il lavoro propone un’analisi di rete, a sua volta, articolata in due fasi analitiche: la descrizione e l’analisi dell’intero reticolo, attraverso il calcolo delle statistiche di rete, e dei profili dei soggetti più rilevanti che agiscono al suo interno, attraverso il calcolo degli indici di centralità; l’analisi dei legami che compongono la rete mafiosa, condotta con l’individuazione dei diversi tipi di relazione e l’elaborazione di un indice sintetico che permetta di distinguere i legami forti dai legami deboli. In ultimo, si dedica un breve spazio alla descrizione dei profili di coloro che sono usciti dal sistema mafioso, i collaboratori di giustizia, e alla descrizione di una particolare situazione vissuta dalle cosche lametine che, negli ultimi anni, ha visto il proliferare delle collaborazioni di giustizia. Osservando tale situazione, si è cercato di individuare le condizioni che hanno creato terreno fertile per quello che è stato definito un “pentitismo a catena”. L’osservazione dei diversi aspetti considerati – gli attributi individuali e relazionali degli affiliati e le caratteristiche relazionali della rete – ha riconosciuto il concetto di capitale sociale mafioso, nelle sue diverse forme, come filo conduttore analitico per individuare i punti di forza e di debolezza delle cosche mafiose, quindi, per immaginare una strategia di contrasto “scientificamente orientata” al fenomeno, che presupponga un’azione combinata tra scienza e investigazione giudiziaria.
Connessioni mafiose. Uno studio sulle reti sociali 'ndranghetiste / Gallo, Raffaella. - (2018 Feb 28).
Connessioni mafiose. Uno studio sulle reti sociali 'ndranghetiste
GALLO, RAFFAELLA
28/02/2018
Abstract
Connessioni mafiose. Uno studio sulle reti sociali ‘ndranghetiste. Raffaella Gallo In un’ottica di studio applicato della fenomenologia mafiosa, il lavoro propone la definizione di una precisa prassi analitica che, attraverso l’utilizzo di differenti metodologie di ricerca sociale, permetta di descrivere la configurazione delle cosche mafiose e i processi relazionali alla base della formazione di tali consorterie, che, per loro natura, si presentano oscure e tendenzialmente inaccessibili allo sguardo di un osservatore esterno. Definito l’oggetto d’indagine da un punto di vista teorico, il lavoro illustra la una proposta metodologica, che parte da una fase di raccolta dei dati che consiste nella lettura di una serie di atti giudiziari riguardanti le cosche attive sul territorio di Lamezia Terme, comune in provincia di Catanzaro, e nella costruzione di un database in cui vengono organizzate le informazioni sui soggetti citati nei documenti, sulle attività criminali o meno svolte per conto della cosca, sugli eventi considerati significativi durante l’attività investigativa condotta dagli inquirenti e sulle relazioni di varia natura che i soggetti instaurano tra loro. Raccolte ed organizzate le informazioni disponibili degli atti giudiziari, l’analisi dei dati che inizia con una descrizione statistica del sotto-campione degli affiliati attraverso la costruzione di una matrice casi per variabili. Nello specifico, le variabili sono state selezionate secondo tre dimensioni descrittive: le caratteristiche socio-anagrafiche, le caratteristiche d’affiliazione (cosca d’appartenenza, discendenza mafiosa, etc.) e, infine, le caratteristiche posizionali del soggetto all’interno dell’organizzazione criminale (attività svolte, grado gerarchico, legami rituali, etc.). Nell’idea che uno studio empirico sulla criminalità organizzata non sarebbe in alcun modo esaustivo se fosse limitato all’utilizzo di metodologie tradizionali – orientate all’analisi degli attributi individuali più che alle dinamiche relazionali che guidano l’associazione degli individui tra loro –, adottando un approccio metodologico integrato, che accordi gli strumenti di ricerca “classici” e gli strumenti della Social Network Analysis, un secondo momento analitico è dedicato allo studio delle dinamiche relazionali insite del sistema mafioso. Questa scelta metodologica dipende all’idea che la prospettiva di rete riesca a cogliere al meglio le specificità di un fenomeno sociale che, come la mafia, è caratterizzato dalla combinazione di molteplici forme di associazione. Il lavoro propone un’analisi di rete, a sua volta, articolata in due fasi analitiche: la descrizione e l’analisi dell’intero reticolo, attraverso il calcolo delle statistiche di rete, e dei profili dei soggetti più rilevanti che agiscono al suo interno, attraverso il calcolo degli indici di centralità; l’analisi dei legami che compongono la rete mafiosa, condotta con l’individuazione dei diversi tipi di relazione e l’elaborazione di un indice sintetico che permetta di distinguere i legami forti dai legami deboli. In ultimo, si dedica un breve spazio alla descrizione dei profili di coloro che sono usciti dal sistema mafioso, i collaboratori di giustizia, e alla descrizione di una particolare situazione vissuta dalle cosche lametine che, negli ultimi anni, ha visto il proliferare delle collaborazioni di giustizia. Osservando tale situazione, si è cercato di individuare le condizioni che hanno creato terreno fertile per quello che è stato definito un “pentitismo a catena”. L’osservazione dei diversi aspetti considerati – gli attributi individuali e relazionali degli affiliati e le caratteristiche relazionali della rete – ha riconosciuto il concetto di capitale sociale mafioso, nelle sue diverse forme, come filo conduttore analitico per individuare i punti di forza e di debolezza delle cosche mafiose, quindi, per immaginare una strategia di contrasto “scientificamente orientata” al fenomeno, che presupponga un’azione combinata tra scienza e investigazione giudiziaria.File | Dimensione | Formato | |
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Tesi dottorato Gallo
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