Orario di lavoro: le modifiche introdotte dalla legge n. 133 del 2008 e le prospettive di riforma della normativa europea

L'Autore evidenzia come la materia dell'orario di lavoro e, conseguentemente, gli interventi ad essa dedicati (su tutti il d.lgs. 8 aprile 2003, n. 66 la cui emanazione ha posto termine al sofferto processo di attuazione delle direttive europee in tema di organizzazione dell'orario di lavoro emanate a partire dal 1993) hanno acquisito negli ultimi anni, oltre che una crescente importanza pratica, una valenza fortemente simbolica. La condizione di fluidità che si è estesa a schemi ed assetti di organizzazione del tempo di lavoro precedentemente intesi come assolutamente consolidati e la ricerca di equilibri nuovi e soddisfacenti sia sul versante economico, sia su quello sociale, ha fatto sì che l'ultimo quindicennio sia stato intervallato da numerosi interventi e proposte di intervento normativo in questo specifico ambito tematico, con conseguente fioritura di dibattiti politici, sindacali e giuridici. Gli ultimi passaggi di questo articolato processo di cambiamento hanno interessato in contemporanea l'ordinamento europeo e quello nazionale, con la nuova proposta di modifica della direttiva 2003/88/Ce, da una parte e con l'emanazione, dall'altra, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133.