Il saggio indaga il contesto delle arti romane tra Sei e Settecento da un punto di vista, per certi versi, inedito. A partire da una riflessione sulla teoria dell’arte di Giovan Pietro Bellori, sono analizzate alcune rilevanti ma ad oggi poco note iniziative portate avanti da committenti e artisti romani, come l’Accademia progettata del Marchese Niccolò Maria Pallavicini, nella volontà di dimostrare quanto, nel contesto dell’Urbe, l’attenzione per la cultura classica sia stato un fenomeno diffuso già a partire dal XVII secolo e non limitato unicamente al cosiddetto periodo Neoclassico come invece tradizionalmente sostenuto dalla critica.
Memoria dell’antico nella pittura di storia di Roma tra Seicento e Settecento: un contributo per la revisione storico-critica del Neoclassicismo / Curzi, Valter. - STAMPA. - (2017), pp. 255-272. (Intervento presentato al convegno Roma nel Settecento tra letteratura, arte e musica tenutosi a Roma nel 28-30 Settembre 2016).
Memoria dell’antico nella pittura di storia di Roma tra Seicento e Settecento: un contributo per la revisione storico-critica del Neoclassicismo
valter curzi
2017
Abstract
Il saggio indaga il contesto delle arti romane tra Sei e Settecento da un punto di vista, per certi versi, inedito. A partire da una riflessione sulla teoria dell’arte di Giovan Pietro Bellori, sono analizzate alcune rilevanti ma ad oggi poco note iniziative portate avanti da committenti e artisti romani, come l’Accademia progettata del Marchese Niccolò Maria Pallavicini, nella volontà di dimostrare quanto, nel contesto dell’Urbe, l’attenzione per la cultura classica sia stato un fenomeno diffuso già a partire dal XVII secolo e non limitato unicamente al cosiddetto periodo Neoclassico come invece tradizionalmente sostenuto dalla critica.File | Dimensione | Formato | |
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