Lo studio proposto, come da titolo, esplora il tema dell'instabilità matrimoniale in Italia mediante un approccio Agent-Based Modeling (ABM). Esso si suddivide in tre sezioni: la prima, prettamente teorica; la seconda, volta all'analisi dei dati secondari e, in ultimo, una terza in cui verranno spiegate ed analizzate sia le tecniche simulative tout court sia il modello ad agenti costruito ai fini dell'oggetto di indagine. Più nel dettaglio, per quanto concerne il theoretical framework, sono stati presi in esame sia i contributi di sociologi americani consultando le maggiori riviste sull'argomento (quali Journal of Marriage and Family, Marriage and Family Living, Journal of Family Issues) sia le ricerche dei sociologi italiani (Barbagli, Saraceno, Arosio): in questo capitolo, dunque, l'attenzione verte sulla disamina delle cause che possono determinare il fenomeno dell'instabilità coniugale. Successivamente, per quel che riguarda l'analisi dei dati statistici, in seguito alla consultazione di diversi datawarehouse Istat e degli annuari di statistiche giudiziarie civili, è stato possibile restituire le serie storiche su diversi aspetti considerati atti ad illustrare l'instabilità coniugale in Italia dal 1990 al 2012. Nello specifico, il focus si concentra su due tipi di variabili: • sulle caratteristiche socio-demografiche dei coniugi (l'età al matrimonio, l'età al momento della separazione, il titolo di studio e la posizione professionale); • sulle cosiddette life-course variables (durata del matrimonio, numero di figli e l'età di questi ultimi al momento della separazione della diade genitoriale). In ultimo, si è giunti alla creazione di un modello ad agenti del fenomeno in esame il quale tiene conto, in particolar modo, di due importanti linee teoriche: da una parte, tale espansione viene vista come il risultato di un calcolo costi/benefici che ogni individuo fa anche in relazione alla propria sfera intima (il meccanismo cui si fa riferimento è di social selection); dall'altra, la diffusione dell'instabilità coniugale viene spiegata alla stregua di un processo sociale innovativo (in questo caso il meccanismo ipotizzato è di social influence). Nel capitolo conclusivo vengono illustrate, dunque, le procedure impiegate al fine di costruire e sviluppare un ABM in grado di spiegare l'incremento dell'instabilità coniugale all'interno del contesto italiano e di restituire, validandoli, i dati empirici così come analizzati nel secondo capitolo di questa Tesi.
Lo studio dell'instabilità matrimoniale in Italia secondo un approccio agent-based modeling / D'Ambrosio, Gabriella. - (2018 Feb 28).
Lo studio dell'instabilità matrimoniale in Italia secondo un approccio agent-based modeling
D'AMBROSIO, GABRIELLA
28/02/2018
Abstract
Lo studio proposto, come da titolo, esplora il tema dell'instabilità matrimoniale in Italia mediante un approccio Agent-Based Modeling (ABM). Esso si suddivide in tre sezioni: la prima, prettamente teorica; la seconda, volta all'analisi dei dati secondari e, in ultimo, una terza in cui verranno spiegate ed analizzate sia le tecniche simulative tout court sia il modello ad agenti costruito ai fini dell'oggetto di indagine. Più nel dettaglio, per quanto concerne il theoretical framework, sono stati presi in esame sia i contributi di sociologi americani consultando le maggiori riviste sull'argomento (quali Journal of Marriage and Family, Marriage and Family Living, Journal of Family Issues) sia le ricerche dei sociologi italiani (Barbagli, Saraceno, Arosio): in questo capitolo, dunque, l'attenzione verte sulla disamina delle cause che possono determinare il fenomeno dell'instabilità coniugale. Successivamente, per quel che riguarda l'analisi dei dati statistici, in seguito alla consultazione di diversi datawarehouse Istat e degli annuari di statistiche giudiziarie civili, è stato possibile restituire le serie storiche su diversi aspetti considerati atti ad illustrare l'instabilità coniugale in Italia dal 1990 al 2012. Nello specifico, il focus si concentra su due tipi di variabili: • sulle caratteristiche socio-demografiche dei coniugi (l'età al matrimonio, l'età al momento della separazione, il titolo di studio e la posizione professionale); • sulle cosiddette life-course variables (durata del matrimonio, numero di figli e l'età di questi ultimi al momento della separazione della diade genitoriale). In ultimo, si è giunti alla creazione di un modello ad agenti del fenomeno in esame il quale tiene conto, in particolar modo, di due importanti linee teoriche: da una parte, tale espansione viene vista come il risultato di un calcolo costi/benefici che ogni individuo fa anche in relazione alla propria sfera intima (il meccanismo cui si fa riferimento è di social selection); dall'altra, la diffusione dell'instabilità coniugale viene spiegata alla stregua di un processo sociale innovativo (in questo caso il meccanismo ipotizzato è di social influence). Nel capitolo conclusivo vengono illustrate, dunque, le procedure impiegate al fine di costruire e sviluppare un ABM in grado di spiegare l'incremento dell'instabilità coniugale all'interno del contesto italiano e di restituire, validandoli, i dati empirici così come analizzati nel secondo capitolo di questa Tesi.File | Dimensione | Formato | |
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Tesi dottorato D'Ambrosio
Open Access dal 01/04/2018
Tipologia:
Tesi di dottorato
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