Introduction & objectives: Cystoscopy represents the gold standard method both for the diagnosis and the surveillance of patients treated conservatively for bladder cancer. To date, a reliable, non-invasive, imaging method for bladder cancer detection has yet to be established and follow-up is, therefore, based on regular cystoscopy. The recently introduced Fly Thru technology virtually travel through a body cavity and produces endoscopic images from outside the body. This provides the opportunity to assess masses and plan for appropriate management. Objective of this study is to assess the feasibility and diagnostic efficacy of 4D Ultrasound cystoscopy with Fly through as compared with traditional 2D US and cystoscopy in detecting and characterizing urinary bladder lesions. Materials & methods: Between August 2016 and July 2017, 30 consecutive patients with bladder lesions previously detected at cystoscopy were prospectively evaluated with 2D baseline Ultrasound and 4D Ultrasound with fly through (US virtual navigation system) by an expert radiologist blinded to cystoscopy results. The two imaging modalities were compared with cystoscopy in order to assess the sensitivity and specificity in tumour detection and characterization. The diagnostic performance of 2D features and 4D Ultrasound were estimated and compared using ROC curve analysis. Results In total, 24/33 (73%) and 31/33 (94%) urinary bladder lesions were detected by 2 D Ultrasound and 4 D Ultrasound, respectively. In addition, the 4 D Ultrasound was also able to identify two more lesions that had not been detected by previous traditional cystoscopy. Additionally, tumour features at ultrasound were consistent with those provided by the cystoscopy, with no significant differences in terms of characterization (p=0.865). Conclusion Our preliminary results show that 4D Ultrasound cystoscopy with fly through is more accurate than baseline 2D Ultrasound to detect and characterize urinary bladder lesions with similar results when compared with traditional cystoscopy.

Scopo del lavoro: Il tumore della vescica rappresenta uno dei più comuni tumori dell’apparato urogenitale. Nella diagnosi di tale neoplasia un ruolo fondamentale è rivestito dalla cistoscopia. La cistoscopia convenzionale è, tuttavia, un esame invasivo e con costi mediamente elevati. Provoca nel paziente un discreto grado di discomfort, e può portare a complicanze post-proceduarli infettive e non. Inoltre, non permette di avere informazioni sulla eventuale estensione extra vescicale della neoplasia. Obiettivo del nostro studio è di valutare l’efficacia diagnostica della cistoscopia ecografica 4D utilizzando la tecnica “fly trough” comparando i risultati di questa con quelli della cistoscopia convenzionale. Materiali e metodi: 30 pazienti con pregressa cistoscopia positiva per neoformazione vescicale sono stati sottoposti a ecografia vescicale convenzionale in 2D e, quindi, ad ecografia vescicale 4D con tecnica “fly through” entro due settimane dalla cistoscopia da un radiologo esperto e non a conoscenza dei risultati della cistoscopia. Le due ecografie sono state poi confrontate con la cistoscopia e con i dati operatori (descrizione della malattia e istologia definitiva) per valutare sensibilità e specificità della metodica nel diagnosticare e caratterizzare le neoformazioni vescicali. Le performance diagnostiche dell’ecografia 2D e 4D sono state quindi comparate mediante l’analisi delle rispettive curve ROC. Risultati: In totale, 24/33 (73%) e 31/33 (94%) lesioni vescicali sono state individuate rispettivamente dalle ecografie 2D e 4D. L’ecografia 4D si è inoltre dimostrata in grado di evidenziare neoformazioni non diagnosticate alla cistoscopia. Le caratteristiche delle formazioni restituite dalla cistoscopia 4D sono risultate sovrapponibili all’esame istologico definitivo nella maggioranza dei casi (85%). Conclusioni: Il nostro studio preliminare dimostra come l‘ecografia 4D con “fly through” sia più accurata dell’ecografia convenzionale 2D nell’identificare e caratterizzare le lesioni vescicali, con risultati sovrapponibili alla cistoscopia convenzionale. Questa nuova metodica potrebbe rappresentare una valida alternativa alla cistoscopia convenzionale nel follow-up dei pazienti con neoplasia vescicale non muscolo-invasiva.

Cistoscopia ecoguidata in 4d con tecnica “fly through” per lo studio delle neoplasie vescicali: nostra esperienza preliminare / Grande, P.; Cristini, C.; Lemma, A.; Cantisani, V.; Forte, V.; Ciccariello, M.; Drudi, F.; Catalano, C.; D'Ambrosio, F.; Di Pierro, G. B.. - ELETTRONICO. - (2017). (Intervento presentato al convegno 90° Congresso SIU 2017 - Società Italiana di Urologia tenutosi a Napoli 2017 nel 7-10 ottobre).

Cistoscopia ecoguidata in 4d con tecnica “fly through” per lo studio delle neoplasie vescicali: nostra esperienza preliminare

P. Grande
Primo
;
C. Cristini
Secondo
;
A. Lemma;V. Cantisani;V. Forte;M. Ciccariello;F. Drudi;C. Catalano;F. D'Ambrosio
Penultimo
;
G. B. Di Pierro
Ultimo
2017

Abstract

Introduction & objectives: Cystoscopy represents the gold standard method both for the diagnosis and the surveillance of patients treated conservatively for bladder cancer. To date, a reliable, non-invasive, imaging method for bladder cancer detection has yet to be established and follow-up is, therefore, based on regular cystoscopy. The recently introduced Fly Thru technology virtually travel through a body cavity and produces endoscopic images from outside the body. This provides the opportunity to assess masses and plan for appropriate management. Objective of this study is to assess the feasibility and diagnostic efficacy of 4D Ultrasound cystoscopy with Fly through as compared with traditional 2D US and cystoscopy in detecting and characterizing urinary bladder lesions. Materials & methods: Between August 2016 and July 2017, 30 consecutive patients with bladder lesions previously detected at cystoscopy were prospectively evaluated with 2D baseline Ultrasound and 4D Ultrasound with fly through (US virtual navigation system) by an expert radiologist blinded to cystoscopy results. The two imaging modalities were compared with cystoscopy in order to assess the sensitivity and specificity in tumour detection and characterization. The diagnostic performance of 2D features and 4D Ultrasound were estimated and compared using ROC curve analysis. Results In total, 24/33 (73%) and 31/33 (94%) urinary bladder lesions were detected by 2 D Ultrasound and 4 D Ultrasound, respectively. In addition, the 4 D Ultrasound was also able to identify two more lesions that had not been detected by previous traditional cystoscopy. Additionally, tumour features at ultrasound were consistent with those provided by the cystoscopy, with no significant differences in terms of characterization (p=0.865). Conclusion Our preliminary results show that 4D Ultrasound cystoscopy with fly through is more accurate than baseline 2D Ultrasound to detect and characterize urinary bladder lesions with similar results when compared with traditional cystoscopy.
2017
90° Congresso SIU 2017 - Società Italiana di Urologia
Scopo del lavoro: Il tumore della vescica rappresenta uno dei più comuni tumori dell’apparato urogenitale. Nella diagnosi di tale neoplasia un ruolo fondamentale è rivestito dalla cistoscopia. La cistoscopia convenzionale è, tuttavia, un esame invasivo e con costi mediamente elevati. Provoca nel paziente un discreto grado di discomfort, e può portare a complicanze post-proceduarli infettive e non. Inoltre, non permette di avere informazioni sulla eventuale estensione extra vescicale della neoplasia. Obiettivo del nostro studio è di valutare l’efficacia diagnostica della cistoscopia ecografica 4D utilizzando la tecnica “fly trough” comparando i risultati di questa con quelli della cistoscopia convenzionale. Materiali e metodi: 30 pazienti con pregressa cistoscopia positiva per neoformazione vescicale sono stati sottoposti a ecografia vescicale convenzionale in 2D e, quindi, ad ecografia vescicale 4D con tecnica “fly through” entro due settimane dalla cistoscopia da un radiologo esperto e non a conoscenza dei risultati della cistoscopia. Le due ecografie sono state poi confrontate con la cistoscopia e con i dati operatori (descrizione della malattia e istologia definitiva) per valutare sensibilità e specificità della metodica nel diagnosticare e caratterizzare le neoformazioni vescicali. Le performance diagnostiche dell’ecografia 2D e 4D sono state quindi comparate mediante l’analisi delle rispettive curve ROC. Risultati: In totale, 24/33 (73%) e 31/33 (94%) lesioni vescicali sono state individuate rispettivamente dalle ecografie 2D e 4D. L’ecografia 4D si è inoltre dimostrata in grado di evidenziare neoformazioni non diagnosticate alla cistoscopia. Le caratteristiche delle formazioni restituite dalla cistoscopia 4D sono risultate sovrapponibili all’esame istologico definitivo nella maggioranza dei casi (85%). Conclusioni: Il nostro studio preliminare dimostra come l‘ecografia 4D con “fly through” sia più accurata dell’ecografia convenzionale 2D nell’identificare e caratterizzare le lesioni vescicali, con risultati sovrapponibili alla cistoscopia convenzionale. Questa nuova metodica potrebbe rappresentare una valida alternativa alla cistoscopia convenzionale nel follow-up dei pazienti con neoplasia vescicale non muscolo-invasiva.
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Cistoscopia ecoguidata in 4d con tecnica “fly through” per lo studio delle neoplasie vescicali: nostra esperienza preliminare / Grande, P.; Cristini, C.; Lemma, A.; Cantisani, V.; Forte, V.; Ciccariello, M.; Drudi, F.; Catalano, C.; D'Ambrosio, F.; Di Pierro, G. B.. - ELETTRONICO. - (2017). (Intervento presentato al convegno 90° Congresso SIU 2017 - Società Italiana di Urologia tenutosi a Napoli 2017 nel 7-10 ottobre).
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