In one of his Postille storico-letterarie dedicated to Bruno, Vincenzo Spampanato identified the so-called ‘Dio di Randazzo’ mentioned in De la causa with the sixteenth-century ‘crocifisso della pioggia’ attributed to Giovanni de Matinati of Messina. However, the real ‘God of Randazzo’ is an older, wooden, Byzantine-style crucifix in which Christ is wearing a tunica inconsutilis and has suffering features that are typical of the iconography of the Holy Face. It was described by an erudite and restless Sicilian poet, Antonio Filoteo degli Omodei, who had moved to Rome and befriended Annibal Caro and other men of letters of that time. Niccolò Franco’s Costituti indicate that he had also attracted the attention of the Holy Office

In una delle Postille storico-letterarie dedicate a Giordano Bruno, Vincenzo Spampanato identificava il cosiddetto ‘Dio di Randazzo’ menzionato nel De la causa con il cinquecentesco ‘crocifisso della pioggia’ attribuito a Giovanni de Matinati da Messina. However. La presente ricerca dimostra che il vero ‘Dio di Randazzo’ era un più antico crocifisso dalla foggia bizantina; con il Cristo, vestito dalla cosiddetta 'tunica inconsutilis' e il volto sofferto, secondo i caratteri tipici dell'iconografia del 'volto santo'. Tale crocifisso, che era custodito in una delle cappelle della chiesa Madre di Randazzo, è stato descritto in un testo manoscritto da un erudito e letterato siciliano, Antonio Filoteo degli Omodei, che a metà Cinquecento si rammaricava di quanto tale crocifisso, una volta famoso, fosse ormai inviso alla comunità randazzese. Tale rifiuto portò alla sostituzione del crocifisso e la sua rimozione coincise con la rimozione dalla memoria collettiva della comunità. Antonio Filoteo degli Omodei si sarebbe trasferito a Rome, avrebbe avuto come amico Annibal Caro e altri eruditi e letterati della corte romana; Il suo nome ritorna nei 'costituti' di Niccolò Franco’, e dalle carte inquisitoriali veniamo a conoscenza del fatto che il siciliano aveva attirato i'attenzione del sant'Uffizio.

'Il Dio di Randazzo' e i "goffi, et ignoranti" dell'Academico Arciasino / Carella, Candida Assunta. - In: BRUNIANA & CAMPANELLIANA. - ISSN 1125-3819. - STAMPA. - XXIII-2:2017-2(2017), pp. 413-423.

'Il Dio di Randazzo' e i "goffi, et ignoranti" dell'Academico Arciasino

CANDIDA CARELLA
2017

Abstract

In one of his Postille storico-letterarie dedicated to Bruno, Vincenzo Spampanato identified the so-called ‘Dio di Randazzo’ mentioned in De la causa with the sixteenth-century ‘crocifisso della pioggia’ attributed to Giovanni de Matinati of Messina. However, the real ‘God of Randazzo’ is an older, wooden, Byzantine-style crucifix in which Christ is wearing a tunica inconsutilis and has suffering features that are typical of the iconography of the Holy Face. It was described by an erudite and restless Sicilian poet, Antonio Filoteo degli Omodei, who had moved to Rome and befriended Annibal Caro and other men of letters of that time. Niccolò Franco’s Costituti indicate that he had also attracted the attention of the Holy Office
2017
In una delle Postille storico-letterarie dedicate a Giordano Bruno, Vincenzo Spampanato identificava il cosiddetto ‘Dio di Randazzo’ menzionato nel De la causa con il cinquecentesco ‘crocifisso della pioggia’ attribuito a Giovanni de Matinati da Messina. However. La presente ricerca dimostra che il vero ‘Dio di Randazzo’ era un più antico crocifisso dalla foggia bizantina; con il Cristo, vestito dalla cosiddetta 'tunica inconsutilis' e il volto sofferto, secondo i caratteri tipici dell'iconografia del 'volto santo'. Tale crocifisso, che era custodito in una delle cappelle della chiesa Madre di Randazzo, è stato descritto in un testo manoscritto da un erudito e letterato siciliano, Antonio Filoteo degli Omodei, che a metà Cinquecento si rammaricava di quanto tale crocifisso, una volta famoso, fosse ormai inviso alla comunità randazzese. Tale rifiuto portò alla sostituzione del crocifisso e la sua rimozione coincise con la rimozione dalla memoria collettiva della comunità. Antonio Filoteo degli Omodei si sarebbe trasferito a Rome, avrebbe avuto come amico Annibal Caro e altri eruditi e letterati della corte romana; Il suo nome ritorna nei 'costituti' di Niccolò Franco’, e dalle carte inquisitoriali veniamo a conoscenza del fatto che il siciliano aveva attirato i'attenzione del sant'Uffizio.
Giordano Bruno; De la causa; Crocifisso; Dio di Randazzo; Niccolo' Franco; Giovanbattista Della Porta; Antonio Filoteo degli Omodei; iconografia sacra; tunica inconsutilis; volto santo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
'Il Dio di Randazzo' e i "goffi, et ignoranti" dell'Academico Arciasino / Carella, Candida Assunta. - In: BRUNIANA & CAMPANELLIANA. - ISSN 1125-3819. - STAMPA. - XXIII-2:2017-2(2017), pp. 413-423.
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