Il presente lavoro, si riferisce all’attività d’indagine, svolta dal Nucleo Investigativo Antincendi del C.N.VV.F., relativa all’esplosione verificatasi all’interno di un locale commerciale posto al pian terreno di un edificio per civile abitazione. L’esplosione ha determinato il crollo di un solaio con volta a botte, il crollo di alcune pareti esterne dell’edificio in muratura con conci di pietra squadrata oltre che di elementi divisori in laterizio. Danni sono stati poi rilevati all’esterno del fabbricato direttamente interessato dall’esplosione, su edifici limitrofi posti a varia distanza dal luogo dell’incidente. Gli accertamenti tecnici eseguiti hanno messo in evidenza la natura dolosa dell’evento, originato dall’innesco di un’atmosfera infiammabile di vapori di benzina. Durante l’attività investigativa è stata rilevata nel dettaglio la geometria dello stato dei luoghi, la tipologia strutturale dell’edificio, i materiali da costruzione presenti, gli arredi dell’ambiente interessato dall’esplosione, lo stato di danno della struttura direttamente interessata dall’evento e di quelle ad essa limitrofe, allo scopo di ricostruire la dinamica dell’evento esplosivo mediante il software CFD FLACS (Gexcon). Sulla base di queste informazioni, infatti, è stato possibile realizzare un modello che dal punto di vista geometrico ricostruisse fedelmente lo stato dei luoghi ex-ante l’evento, nonché la relativa congestione degli ambienti. Per l’esame del caso studio sono quindi stati simulati diversi scenari al variare della dimensione, dislocazione e concentrazione della miscela infiammabile di vapori di benzina-aria, nonché della posizione del punto d’innesco. L’analisi dei vari scenari simulati, e il confronto tra il campo di sovrapressioni calcolate dal modello e le sovrapressioni attese in base ai danni riscontrati in situ, ha permesso di definire lo scenario incidentale ritenuto più probabile.
RICOSTRUZIONE DELLE CAUSE DEL CROLLO DI UN EDIFICIO CIVILE E DELLA DINAMICA DI UN'ESPLOSIONE MEDIANTE MODELLO CFD / Russo, Paola; Mazzaro, Michele; De Rosa, Armando. - STAMPA. - I:(2017), pp. 577-587. (Intervento presentato al convegno IF CRASC '17 tenutosi a Milano, Italy nel 14/16 settembre 2017).
RICOSTRUZIONE DELLE CAUSE DEL CROLLO DI UN EDIFICIO CIVILE E DELLA DINAMICA DI UN'ESPLOSIONE MEDIANTE MODELLO CFD
Paola Russo;
2017
Abstract
Il presente lavoro, si riferisce all’attività d’indagine, svolta dal Nucleo Investigativo Antincendi del C.N.VV.F., relativa all’esplosione verificatasi all’interno di un locale commerciale posto al pian terreno di un edificio per civile abitazione. L’esplosione ha determinato il crollo di un solaio con volta a botte, il crollo di alcune pareti esterne dell’edificio in muratura con conci di pietra squadrata oltre che di elementi divisori in laterizio. Danni sono stati poi rilevati all’esterno del fabbricato direttamente interessato dall’esplosione, su edifici limitrofi posti a varia distanza dal luogo dell’incidente. Gli accertamenti tecnici eseguiti hanno messo in evidenza la natura dolosa dell’evento, originato dall’innesco di un’atmosfera infiammabile di vapori di benzina. Durante l’attività investigativa è stata rilevata nel dettaglio la geometria dello stato dei luoghi, la tipologia strutturale dell’edificio, i materiali da costruzione presenti, gli arredi dell’ambiente interessato dall’esplosione, lo stato di danno della struttura direttamente interessata dall’evento e di quelle ad essa limitrofe, allo scopo di ricostruire la dinamica dell’evento esplosivo mediante il software CFD FLACS (Gexcon). Sulla base di queste informazioni, infatti, è stato possibile realizzare un modello che dal punto di vista geometrico ricostruisse fedelmente lo stato dei luoghi ex-ante l’evento, nonché la relativa congestione degli ambienti. Per l’esame del caso studio sono quindi stati simulati diversi scenari al variare della dimensione, dislocazione e concentrazione della miscela infiammabile di vapori di benzina-aria, nonché della posizione del punto d’innesco. L’analisi dei vari scenari simulati, e il confronto tra il campo di sovrapressioni calcolate dal modello e le sovrapressioni attese in base ai danni riscontrati in situ, ha permesso di definire lo scenario incidentale ritenuto più probabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.