Nella Francia rivoluzionaria, il deflagrare del conflitto politico-religioso aveva portato con sé, fin dai suoi albori, l’evocazione della Riforma e di Giovanni Calvino, riconosciuto, soprattutto in ambito controrivoluzionario, come uno dei precursori della Rivoluzione. Malgrado nel contesto italiano non si possa rintracciare sul piano simbolico una linea di continuità tra la Riforma e la stagione rivoluzionaria della penisola, uno scritto come l’Esame della confessione auricolare e della vera Chiesa di Gesù Cristo (1797) attesta tuttavia un incontro fra il protestantesimo e una personalità certamente di primo piano del Triennio (1796-1799), Giovanni Antonio Ranza. Propugnatore di una riforma religiosa diretta a conciliare il cristianesimo con le idealità rivoluzionarie, per la sua critica della confessione auricolare – di cui intende dimostrare il carattere non obbligatorio –, il Vercellese si pone infatti nel solco di un autore che si discosta dai suoi modelli di riferimento consueti; si tratta del teologo ugonotto Jean Daillé, del quale Ranza riprende le tesi assunte nel trattato De sacramentali sive auricolari Latinorum confessione Disputatio, dato alle stampe a Ginevra nel 1661. Dalla lettura dell’opera – di cui il presente contributo ha voluto offrire un’analisi attenta delle diverse sezioni che la compongono – si deduce che la critica avanzata da Ranza nei riguardi della confessione auricolare sia diretta a colpire – proiettandosi nella dimensione politica – uno dei maggiori strumenti di potere del clero sulle coscienze. Sebbene dalla disamina del testo emerga quindi un uso perlopiù strumentale delle tesi di Daillé, certo è che i richiami alla sua opera attestano comunque l’esistenza di un contatto fra Ranza e il mondo protestante; questione che meriterebbe uno studio ancor più attento, al fine di esprimere un giudizio esaustivo che tenga conto degli altri scritti che compongono la sua vasta produzione giornalistica e pubblicistica.

L’«Esame della confessione auricolare». Appunti per uno studio dei rapporti di Giovanni Antonio Ranza con il mondo protestante / Donati, Beatrice. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - (2019).

L’«Esame della confessione auricolare». Appunti per uno studio dei rapporti di Giovanni Antonio Ranza con il mondo protestante

Beatrice Donati
2019

Abstract

Nella Francia rivoluzionaria, il deflagrare del conflitto politico-religioso aveva portato con sé, fin dai suoi albori, l’evocazione della Riforma e di Giovanni Calvino, riconosciuto, soprattutto in ambito controrivoluzionario, come uno dei precursori della Rivoluzione. Malgrado nel contesto italiano non si possa rintracciare sul piano simbolico una linea di continuità tra la Riforma e la stagione rivoluzionaria della penisola, uno scritto come l’Esame della confessione auricolare e della vera Chiesa di Gesù Cristo (1797) attesta tuttavia un incontro fra il protestantesimo e una personalità certamente di primo piano del Triennio (1796-1799), Giovanni Antonio Ranza. Propugnatore di una riforma religiosa diretta a conciliare il cristianesimo con le idealità rivoluzionarie, per la sua critica della confessione auricolare – di cui intende dimostrare il carattere non obbligatorio –, il Vercellese si pone infatti nel solco di un autore che si discosta dai suoi modelli di riferimento consueti; si tratta del teologo ugonotto Jean Daillé, del quale Ranza riprende le tesi assunte nel trattato De sacramentali sive auricolari Latinorum confessione Disputatio, dato alle stampe a Ginevra nel 1661. Dalla lettura dell’opera – di cui il presente contributo ha voluto offrire un’analisi attenta delle diverse sezioni che la compongono – si deduce che la critica avanzata da Ranza nei riguardi della confessione auricolare sia diretta a colpire – proiettandosi nella dimensione politica – uno dei maggiori strumenti di potere del clero sulle coscienze. Sebbene dalla disamina del testo emerga quindi un uso perlopiù strumentale delle tesi di Daillé, certo è che i richiami alla sua opera attestano comunque l’esistenza di un contatto fra Ranza e il mondo protestante; questione che meriterebbe uno studio ancor più attento, al fine di esprimere un giudizio esaustivo che tenga conto degli altri scritti che compongono la sua vasta produzione giornalistica e pubblicistica.
2019
giovanni antonio ranza; triennio repubblicano; protestantesimo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
L’«Esame della confessione auricolare». Appunti per uno studio dei rapporti di Giovanni Antonio Ranza con il mondo protestante / Donati, Beatrice. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - (2019).
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