La ricerca si concentra sul tema dell’amore nella filosofia di Max Scheler (1874 - 1928), indagata a partire dall’intreccio delle due prospettive teoriche della fenomenologia e della filosofia della vita. L’elaborazione filosofica del concetto dell’amore costituisce, infatti, un tema centrale nell’itinerario teorico di Max Scheler e si può considerare un contributo peculiare e fecondo per la filosofia morale e la filosofia della religione del Novecento. La radicale novità dell’etica fenomenologica scheleriana consiste nella riabilitazione filosofica del sentire (Fühlen) e della vita emotiva al fine di proporre un’etica che, partendo dai moti affettivi della persona, sappia giungere ad un ordine oggettivo di valori morali che sussistono a priori. Attraverso la messa a fuoco dell’applicazione del metodo fenomenologico alla morale e il recupero delle concezioni della Lebensphilosophie (soprattutto di quella di Georg Simmel) nel pensiero scheleriano, la ricerca mostra come nel concetto di amore si concentrino tutte le tensioni e le oscillazioni della filosofia di Scheler, a partire dalla diversa considerazione che egli matura riguardo alla dialettica tra eros e agape, tra impulso e spirito, fino al radicale mutamento della sua prospettiva teologica nel passaggio dal personalismo teologico alla teologia del “Dio in divenire”.
Max Scheler sull'amore. Tra fenomenologia e Lebensphilosophie / Tumminelli, Angelo. - (2018 Feb 16).
Max Scheler sull'amore. Tra fenomenologia e Lebensphilosophie
TUMMINELLI, ANGELO
16/02/2018
Abstract
La ricerca si concentra sul tema dell’amore nella filosofia di Max Scheler (1874 - 1928), indagata a partire dall’intreccio delle due prospettive teoriche della fenomenologia e della filosofia della vita. L’elaborazione filosofica del concetto dell’amore costituisce, infatti, un tema centrale nell’itinerario teorico di Max Scheler e si può considerare un contributo peculiare e fecondo per la filosofia morale e la filosofia della religione del Novecento. La radicale novità dell’etica fenomenologica scheleriana consiste nella riabilitazione filosofica del sentire (Fühlen) e della vita emotiva al fine di proporre un’etica che, partendo dai moti affettivi della persona, sappia giungere ad un ordine oggettivo di valori morali che sussistono a priori. Attraverso la messa a fuoco dell’applicazione del metodo fenomenologico alla morale e il recupero delle concezioni della Lebensphilosophie (soprattutto di quella di Georg Simmel) nel pensiero scheleriano, la ricerca mostra come nel concetto di amore si concentrino tutte le tensioni e le oscillazioni della filosofia di Scheler, a partire dalla diversa considerazione che egli matura riguardo alla dialettica tra eros e agape, tra impulso e spirito, fino al radicale mutamento della sua prospettiva teologica nel passaggio dal personalismo teologico alla teologia del “Dio in divenire”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.