Nel presente lavoro l’A. propone per una migliore comprensione del fenomeno corruzione una lettura dei codici che hanno costituito i prodromi dell’attuale legislazione codicistica in materia. In particolare il lavoro affronta le fattispecie di corruzione previste nel codice penale napoleonico del 1810 e quelle previste nel codice penale Universale Austriaco del 1803. L’esame delle fattispecie dei due codici evidenzia oltre che profili di attualità normativa che sostanzialmente incentrano il fenomeno corruzione nell’abuso di poteri, un approccio diversissimo nella stesura delle fattispecie relative alla lotta alla corruzione. Infatti, nel codice austriaco emergono fattispecie dall’apperente genericità che si contrappongono decisamente alle particolareggiate e dettagliate fattispecie del codice napoleonico. Tuttavia l’impressione che se ne ricava è che il contrasto al fenomeno corruttivo non trovi giovamento nella parcellizzazione delle fattispecie costrette ad un continuo ed ineludibile adeguamento ai mutamenti sociali, culturali e tecnologici con le conseguenti ricadute in tema di interpretazione ed applicazione. In questi termini, l’esame delle prime codificazioni ( del 1803 e del 1810) porta in emersione che il codice penale Universale Austriaco sembra meglio rispondere alla ricerca della legalità nel passato per contrastare l’illegalità nel presente circa il fenomeno corruzione.
La ricerca della legalità nel passato per contrastare l’illegalità nel presente: la corruzione nelle prime codificazioni (parte I) / Buoninconti, Ave Gioia. - In: RIVISTA DI DIRITTO E STORIA COSTITUZIONALE DEL RISORGIMENTO. - ISSN 2464-8884. - ELETTRONICO. - 2(2017), pp. 1-30.
La ricerca della legalità nel passato per contrastare l’illegalità nel presente: la corruzione nelle prime codificazioni (parte I)
Ave Gioia Buoninconti
2017
Abstract
Nel presente lavoro l’A. propone per una migliore comprensione del fenomeno corruzione una lettura dei codici che hanno costituito i prodromi dell’attuale legislazione codicistica in materia. In particolare il lavoro affronta le fattispecie di corruzione previste nel codice penale napoleonico del 1810 e quelle previste nel codice penale Universale Austriaco del 1803. L’esame delle fattispecie dei due codici evidenzia oltre che profili di attualità normativa che sostanzialmente incentrano il fenomeno corruzione nell’abuso di poteri, un approccio diversissimo nella stesura delle fattispecie relative alla lotta alla corruzione. Infatti, nel codice austriaco emergono fattispecie dall’apperente genericità che si contrappongono decisamente alle particolareggiate e dettagliate fattispecie del codice napoleonico. Tuttavia l’impressione che se ne ricava è che il contrasto al fenomeno corruttivo non trovi giovamento nella parcellizzazione delle fattispecie costrette ad un continuo ed ineludibile adeguamento ai mutamenti sociali, culturali e tecnologici con le conseguenti ricadute in tema di interpretazione ed applicazione. In questi termini, l’esame delle prime codificazioni ( del 1803 e del 1810) porta in emersione che il codice penale Universale Austriaco sembra meglio rispondere alla ricerca della legalità nel passato per contrastare l’illegalità nel presente circa il fenomeno corruzione.File | Dimensione | Formato | |
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