Correction of defects in the flaws of bone tissue facial, through the use of tricalcium phosphate or calcium hydroxyapatite with plasma gel. A clinical assessment study

The aging process as it is observed by all patients begins after the first third of life and involves all the tissues, even for the depletion of adult stem cells responsible for the reintegration of lost tissues. The epidermis and dermis tend to thin, fatty tissue loses consistency, and bone tissue changes. The impoverishment of the tissue layer leads to typical wrinkles and folds that can be observed on the face, typically as early as 40 years. The purpose of this study was to clinically evaluate the volume increase near zygomatic and maxillary bone by using tricalcium phosphate powder or calcium hydroxyapatite combined with a gel derived from autologous plasma in order to contribute to the attenuation of the anesthetics of bone hypovolumetry. The hypothesis of scientific work was that by depositing exclusively injecting a plasma compound with calcium hydroxyapatite or tricalcium phosphate at the zygomatic, malar and maxillary levels, taking care to scratch the periosteum with the tip of the needle, bone to supplement what deposited through the injection, it could have a longer duration and three-dimensional effect of aesthetic correction together with an integration with the bone itself, unlike what happens with absorbable fillers now in use.All volunteer patients have been studied after obtaining regular informed consent. Patients were photographed at 0, immediately after treatment and after four months demonstrating the perfect integration of injected material in the absence of pathological inflammatory responses. This study, launched in November 2011, showed that tricalcium phosphate and calcium hydroxyapatite combined with an autologous gel derived from platelets is perfectly tolerated as biomaterial in the volumetric integration of bone tissue.

Il processo di invecchiamento cosi come viene percepito dai pazienti inizia dopo il primo terzo della vita e coinvolge tutti i tessuti, anche per il depauperarsi delle cellule staminali adulte deputate al reintegro dei tessuti persi. L’epidermide ed il derma si assottigliano, il tessuto adiposo perde di consistenza ed i tessuti ossei si modificano. L’impoverimento dello strato dei tessuti porta alle tipiche rughe e pieghe osservabili sul viso, in genere già verso i 40 anni. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare clinicamente l’aumento volumetrico in prossimità dell’osso zigomatico e malare effettuato mediante l’ausilio della polvere di fosfato tricalcico o di idrossiapatite di calcio uniti ad un gel derivato dal plasma autologo al fine di contribuire all’attenuazione dell’inestetismo delle ipovolumetrie ossee. L’ipotesi di lavoro scientifico era quella che depositando con metodo esclusivamente iniettivo un composto di plasma unito ad idrossiapatite di calcio o fosfato tricalcico a livello zigomatico, malare e mascellare, avendo cura di scalfire il periostio con la punta dell’ago e permettendo all’osso di integrare quanto depositato attraverso l’iniezione, si potesse avere una durata maggiore nel tempo e tridimensionalmente della correzione estetica unitamente ad una integrazione con l’osso stesso, diversamente da quanto accade con i filler riassorbibili oggi in uso. Le pazienti sono state fotografate a tempo 0, immediatamente dopo il trattamento e dopo quattro mesi dimostrando la perfetta integrazione del materiale iniettato in assenza di risposte infiammatorie patologiche. Lo studio ha permesso di dimostrare la perfetta integrazione delle ceramiche con i tessuti