Viene riportata e discussa l’opera ‘orittologica’ dell’Abate Alberto Fortis, dedicata allo studio geologico-paleontologico della ‘Valle di Roncà’ nel Veronese. In un periodo di fermento per le giovani Scienze della Terra, dove venivano presentati i primi grandi sistemi e modelli per tentare di interpretare la storia del Pianeta e la sua evoluzione, l’opera dell’Abate Fortis rappresenta un vero e proprio contributo ‘illuminato’ e illuminante, volto a dimostrare l’estrema importanza dei casi particolari e dei singoli affioramenti (anche su piccolissima scala) per ogni ipotesi geologica. Per Fortis, lo studio sul terreno delle strutture ed evidenze geologiche è un elemento essenziale e imprescindibile per il geologo e il naturalista. Questo approccio prettamente empirico, che trova in Italia una lunga tradizione a partire da Leonardo e Aldrovandi, e passando per Vallisneri, Marsili, Arduino (solo per citarne alcuni), permette a Fortis di mostrare come la semplice osservazione diretta di dati di campagna è sufficiente a rigettare completamente gran parte dei grandi modelli o sistemi geologici proposti nel corso del tempo. Anche essendo uomo di chiesa, l’approccio di Fortis è pienamente scientifico, comprendendo e sottolineando la necessità di non mescolare in modo confuso ‘affari sacri’ e fatti scientifici. I processi e i cambiamenti anche maggiori nel globo terrestre scritti nei depositi e nelle loro strutture, agli occhi di Fortis devono essere tenuti scollegati da qualsiasi ipotesi ‘sovranaturalistica’, e interpretati e letti interamente all’interno dell’operato della natura e invarianza delle leggi fisiche

Fragile come la statua colossale del Nabucco. L’Abate Fortis e la critica ai “grandi sistemi geologici” / Romano, Marco. - In: RENDICONTI ONLINE DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. - ISSN 2035-8008. - ELETTRONICO. - 43:(2017), pp. 28-35. [10.3301/ROL.2017.33]

Fragile come la statua colossale del Nabucco. L’Abate Fortis e la critica ai “grandi sistemi geologici”.

Romano, Marco
2017

Abstract

Viene riportata e discussa l’opera ‘orittologica’ dell’Abate Alberto Fortis, dedicata allo studio geologico-paleontologico della ‘Valle di Roncà’ nel Veronese. In un periodo di fermento per le giovani Scienze della Terra, dove venivano presentati i primi grandi sistemi e modelli per tentare di interpretare la storia del Pianeta e la sua evoluzione, l’opera dell’Abate Fortis rappresenta un vero e proprio contributo ‘illuminato’ e illuminante, volto a dimostrare l’estrema importanza dei casi particolari e dei singoli affioramenti (anche su piccolissima scala) per ogni ipotesi geologica. Per Fortis, lo studio sul terreno delle strutture ed evidenze geologiche è un elemento essenziale e imprescindibile per il geologo e il naturalista. Questo approccio prettamente empirico, che trova in Italia una lunga tradizione a partire da Leonardo e Aldrovandi, e passando per Vallisneri, Marsili, Arduino (solo per citarne alcuni), permette a Fortis di mostrare come la semplice osservazione diretta di dati di campagna è sufficiente a rigettare completamente gran parte dei grandi modelli o sistemi geologici proposti nel corso del tempo. Anche essendo uomo di chiesa, l’approccio di Fortis è pienamente scientifico, comprendendo e sottolineando la necessità di non mescolare in modo confuso ‘affari sacri’ e fatti scientifici. I processi e i cambiamenti anche maggiori nel globo terrestre scritti nei depositi e nelle loro strutture, agli occhi di Fortis devono essere tenuti scollegati da qualsiasi ipotesi ‘sovranaturalistica’, e interpretati e letti interamente all’interno dell’operato della natura e invarianza delle leggi fisiche
2017
Burnet, Thomas; Woodward, John; Vallisneri, Antonio; great flood
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Fragile come la statua colossale del Nabucco. L’Abate Fortis e la critica ai “grandi sistemi geologici” / Romano, Marco. - In: RENDICONTI ONLINE DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. - ISSN 2035-8008. - ELETTRONICO. - 43:(2017), pp. 28-35. [10.3301/ROL.2017.33]
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Romano_Fragili_2017.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 601.21 kB
Formato Adobe PDF
601.21 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1045617
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 5
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? 5
social impact