L’articolo propone una riflessione sulle pratiche di welfare prima del welfare state. In particolare vengono prese in considerazione le istituzioni di assistenza nei confronti della vecchiaia e le forme di solidarietà tra generazioni nel corso dell’età moderna. Il quadro geografico e cronologico dell’indagine è offerto dalla Roma pontificia tra Cinquecento e Ottocento, mentre quello euristico è centrato sulla questione della dialettica tra solidarietà familiari e solidarietà sociali, e sul ruolo avuto dai sistemi giuridici e dagli apparati giudiziari nella costruzione e nell’organizzazione dei legami familiari. Tra le ipotesi che sottendono la ricerca c’è quella che i soccorsi caritativi (private charity) e le politiche sociali di assistenza (public relief) non siano inscritti in due campi contrapposti di cui uno nel corso del tempo avrebbe finito per prendere il posto dell’altro. Al contrario, nel passato così come nel presente, i due campi risultano strettamente correlati: sia i gesti dello stato, sia i gesti caritativi (istituzionali o individuali) appartengono a un medesimo terreno sociale e culturale in cui il dovere di soccorrere gli individui deboli e bisognosi si impone a partire da un quadro di obblighi legali e morali entro cui tali gesti si integrano piuttosto che opporsi. Altra ipotesi è quella che contrasta lo schema modernizzante improntato al passaggio da un passato in cui trionfavano le responsabilità familiari, a un’età contemporanea dominata dalle responsabilità statali, o quantomeno pubbliche.
Wohlfahrt vor dem Wohlfahrtsstaat: Altersfursorge im papstlichen Rom (16.-19. Jahrhundert) / Groppi, Angela. - In: L'HOMME. EUROPÄISCHE ZEITSCHRIFT FÜR FEMINISTISCHE GESCHICHTSWISSENSCHAFT. - ISSN 1016-362X. - STAMPA. - 17, 1:(2006), pp. 37-58.
Wohlfahrt vor dem Wohlfahrtsstaat: Altersfursorge im papstlichen Rom (16.-19. Jahrhundert)
GROPPI, Angela
2006
Abstract
L’articolo propone una riflessione sulle pratiche di welfare prima del welfare state. In particolare vengono prese in considerazione le istituzioni di assistenza nei confronti della vecchiaia e le forme di solidarietà tra generazioni nel corso dell’età moderna. Il quadro geografico e cronologico dell’indagine è offerto dalla Roma pontificia tra Cinquecento e Ottocento, mentre quello euristico è centrato sulla questione della dialettica tra solidarietà familiari e solidarietà sociali, e sul ruolo avuto dai sistemi giuridici e dagli apparati giudiziari nella costruzione e nell’organizzazione dei legami familiari. Tra le ipotesi che sottendono la ricerca c’è quella che i soccorsi caritativi (private charity) e le politiche sociali di assistenza (public relief) non siano inscritti in due campi contrapposti di cui uno nel corso del tempo avrebbe finito per prendere il posto dell’altro. Al contrario, nel passato così come nel presente, i due campi risultano strettamente correlati: sia i gesti dello stato, sia i gesti caritativi (istituzionali o individuali) appartengono a un medesimo terreno sociale e culturale in cui il dovere di soccorrere gli individui deboli e bisognosi si impone a partire da un quadro di obblighi legali e morali entro cui tali gesti si integrano piuttosto che opporsi. Altra ipotesi è quella che contrasta lo schema modernizzante improntato al passaggio da un passato in cui trionfavano le responsabilità familiari, a un’età contemporanea dominata dalle responsabilità statali, o quantomeno pubbliche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.