Riassunto. Introduzione. Nei paesi a basso reddito le precauzioni standard (SP) sono spesso praticate parzialmente esponendo gli operatori sanitari a un rischio di infezione evitabile (1). Scopo di questo studio è quello di investigare il livello di compliance con le SP tra gli operatori sanitari di strutture sanitarie di Lusaka. Materiali e Metodi. Lo studio è stato condotto da febbraio ad aprile 2016 in 44 lavoratori(23 uomini, 21 donne) di 9 strutture sanitarie della città di Lusaka. Per esaminare la consapevolezza e la conoscenza delle SP è stato consegnato ai lavoratori un questionario mirato e autosomministrabile, sviluppato in inglese dopo un approfondito esame della letteratura riferita all’Africa sub-sahariana (2,3). Il questionario comprende 43 domande su: dati socio-demografici; conoscenze sulla prevenzione delle infezioni; pratica dei lavoratori nella prevenzione delle infezioni Risultati. Solo il 47,8% dei lavoratori maschi vs 85,7% delle lavoratrici non indossa lo stesso paio di guanti per più pazienti, anche in assenza di contaminazione visibile (p=0.0114). La prevalenza dell’esposizione da taglio è significativamente maggiore nelle donne rispetto agli uomini (p=0.0144), senza differenze per l’esposizione muco cutanea. La prevalenza di infortuni biologici per reincappucciamento delle siringhe è maggiore nel sesso femminile (p=0.0001). Meno del 30% dei lavoratori dei due sessi pratica la profilassi post-esposizione. Una percentuale significativamente minore di lavoratrici rispetto ai lavoratori pratica disinfezione con alcool (p=0.0396). Le lavoratrici più dei lavoratori percepiscono le SP come impedimento allo svolgimento del lavoro (p=0.0420). I lavoratori di sesso maschile ritengono che la finalità delle precauzioni sia di proteggere il personale sanitario (p=0.0018); la protezione dei pazienti dall’essere infettati dal personale sanitario è considerata più rilevante dagli uomini (p=0.0291) così come la protezione del personale nella manipolazione di rifiuti infettivi e taglienti (p=0.0022 e p=0.0001). Conclusioni. I nostri dati evidenziano una grave sottovalutazione del rischio biologico. La percezione delle SP e del rischio lavorativo nel contesto studiato, ci inducono a ritenere che, la sicurezza sul lavoro non faccia parte dello svolgimento delle mansioni ordinarie ma sia piuttosto un corpo normativo “calato dall’alto”.
CONOSCENZA E PRATICA DELLE PRECAUZIONI STANDARD TRA I LAVORATORI SANITARI NELL’AREA OVEST DELLA CITTÀ DI LUSAKA / Ricci, Serafino; DE SIO, Simone; DI LANZO, Alessia; De Marco Federica Gasbarri, Martina; Ricci, Lidia; Sacco, Carmina; Rosati, Maria Valeria. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - STAMPA. - 39:(2017), pp. 44-44. (Intervento presentato al convegno II Congreso Internacional de Medicina del Trabajo Italia Argentina tenutosi a roma nel 30/11 - 02/12 2017).
CONOSCENZA E PRATICA DELLE PRECAUZIONI STANDARD TRA I LAVORATORI SANITARI NELL’AREA OVEST DELLA CITTÀ DI LUSAKA
Ricci Serafino;De Sio Simone;DI LANZO, ALESSIA;Ricci Lidia;Sacco Carmina;Rosati Maria Valeria
2017
Abstract
Riassunto. Introduzione. Nei paesi a basso reddito le precauzioni standard (SP) sono spesso praticate parzialmente esponendo gli operatori sanitari a un rischio di infezione evitabile (1). Scopo di questo studio è quello di investigare il livello di compliance con le SP tra gli operatori sanitari di strutture sanitarie di Lusaka. Materiali e Metodi. Lo studio è stato condotto da febbraio ad aprile 2016 in 44 lavoratori(23 uomini, 21 donne) di 9 strutture sanitarie della città di Lusaka. Per esaminare la consapevolezza e la conoscenza delle SP è stato consegnato ai lavoratori un questionario mirato e autosomministrabile, sviluppato in inglese dopo un approfondito esame della letteratura riferita all’Africa sub-sahariana (2,3). Il questionario comprende 43 domande su: dati socio-demografici; conoscenze sulla prevenzione delle infezioni; pratica dei lavoratori nella prevenzione delle infezioni Risultati. Solo il 47,8% dei lavoratori maschi vs 85,7% delle lavoratrici non indossa lo stesso paio di guanti per più pazienti, anche in assenza di contaminazione visibile (p=0.0114). La prevalenza dell’esposizione da taglio è significativamente maggiore nelle donne rispetto agli uomini (p=0.0144), senza differenze per l’esposizione muco cutanea. La prevalenza di infortuni biologici per reincappucciamento delle siringhe è maggiore nel sesso femminile (p=0.0001). Meno del 30% dei lavoratori dei due sessi pratica la profilassi post-esposizione. Una percentuale significativamente minore di lavoratrici rispetto ai lavoratori pratica disinfezione con alcool (p=0.0396). Le lavoratrici più dei lavoratori percepiscono le SP come impedimento allo svolgimento del lavoro (p=0.0420). I lavoratori di sesso maschile ritengono che la finalità delle precauzioni sia di proteggere il personale sanitario (p=0.0018); la protezione dei pazienti dall’essere infettati dal personale sanitario è considerata più rilevante dagli uomini (p=0.0291) così come la protezione del personale nella manipolazione di rifiuti infettivi e taglienti (p=0.0022 e p=0.0001). Conclusioni. I nostri dati evidenziano una grave sottovalutazione del rischio biologico. La percezione delle SP e del rischio lavorativo nel contesto studiato, ci inducono a ritenere che, la sicurezza sul lavoro non faccia parte dello svolgimento delle mansioni ordinarie ma sia piuttosto un corpo normativo “calato dall’alto”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.