Secondo i dati riportati dal Rapporto ISPRA 2016, il consumo di suolo è oggi riconosciuto come una problematica che agisce a diverse scale territoriali: oggetto di interazione tra diversi attori e sistemi ambientali. Esso deriva da una sommatoria di utilizzi, sia del suolo che delle risorse ad esso associate (Ballarin, Pratesi, 2012). Il suolo è considerato non solo una risorsa in quanto tale, ma un contenitore in grado di preservare una serie di servizi definiti: ecosistemici (MEA, 2005). Questa problematica è accentuata soprattutto nelle zone periurbane (Indovina, 2013) caratterizzate da alti tassi di invasione antropica: dispersione insediativa a bassa densità, infrastrutture, aree industriali dismesse e agricoltura intensiva. Ma come poter rivisitare l’uso di tale suolo per conferire nuova qualità ed equilibrio tra: la capacità di produrre beni e servizi (input) e assorbire le azioni antropiche (output) in un’ottica di sviluppo sostenibile? Questi frammenti possono trovare una nuova collocazione strategica, se oggetto di politiche territoriali in grado di generare benefici in termini di produzione di plus-valore (economico, ambientale, sociale), ad esempio in chiave energetica (se distributiva e controllata secondo una logica integrata – Martinelli, Rovigatti, 2004), di compensazione ecologica (Pileri, 2007), di contenimento e mitigazione degli effetti urbani. Il paper mira a dare un nuovo significato all’uso/(non)consumo di suolo, nelle politiche territoriali.
Risorse e benefici dall’uso sostenibile del suolo / Bagaini, Annamaria; Perrone, Francesca; Nickayin, SAMANEH SADAT. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - ELETTRONICO. - 272:gennaio-febbraio 2017(2017), pp. 219-222. (Intervento presentato al convegno Crisi e rinascita delle città tenutosi a "Napoli; Italy" nel 15-16 Dicembre 2017).
Risorse e benefici dall’uso sostenibile del suolo
Annamaria Bagaini;Francesca Perrone;Samaneh Sadat Nickayin
2017
Abstract
Secondo i dati riportati dal Rapporto ISPRA 2016, il consumo di suolo è oggi riconosciuto come una problematica che agisce a diverse scale territoriali: oggetto di interazione tra diversi attori e sistemi ambientali. Esso deriva da una sommatoria di utilizzi, sia del suolo che delle risorse ad esso associate (Ballarin, Pratesi, 2012). Il suolo è considerato non solo una risorsa in quanto tale, ma un contenitore in grado di preservare una serie di servizi definiti: ecosistemici (MEA, 2005). Questa problematica è accentuata soprattutto nelle zone periurbane (Indovina, 2013) caratterizzate da alti tassi di invasione antropica: dispersione insediativa a bassa densità, infrastrutture, aree industriali dismesse e agricoltura intensiva. Ma come poter rivisitare l’uso di tale suolo per conferire nuova qualità ed equilibrio tra: la capacità di produrre beni e servizi (input) e assorbire le azioni antropiche (output) in un’ottica di sviluppo sostenibile? Questi frammenti possono trovare una nuova collocazione strategica, se oggetto di politiche territoriali in grado di generare benefici in termini di produzione di plus-valore (economico, ambientale, sociale), ad esempio in chiave energetica (se distributiva e controllata secondo una logica integrata – Martinelli, Rovigatti, 2004), di compensazione ecologica (Pileri, 2007), di contenimento e mitigazione degli effetti urbani. Il paper mira a dare un nuovo significato all’uso/(non)consumo di suolo, nelle politiche territoriali.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Bagaini_Risorse-benefici-uso-suolo_2017.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
224.84 kB
Formato
Adobe PDF
|
224.84 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.