La ricerca qui presentata si è realizzata all’interno del progetto Parlare Italiano (“progetto di ricerca di elevato interesse nazionale”) e si colloca all’interno degli studi italiani sulla variabilità interna del segnale fonico nel parlato spontaneo. Partendo dall’analisi dell’incidenza delle riduzioni fonico-morfologiche in una parte del corpus C-ORAL-ROM (a cura di E. Cresti e M. Moneglia 2005), si sono verificate possibili connessioni tra la riduzione e la ridondanza dell’informazione morfologica contenuta nel segmento interessato dalla riduzione e le conseguenze che ne derivano per la trasmissione dell’informazione all’interno della catena del parlato. I risultati ottenuti sono sostanzialmente tre (1) nel materiale analizzato circa il 40% dei sintagmi e il 27% delle marche morfologiche presentano una riduzione fonica che rende la forma morfologica diversa da quella descritta nelle grammatiche; (2) questo tasso piuttosto alto di riduzione si trova in una correlazione diretta, sebbene non rigida, con il grado di ridondanza del carico funzionale dell’informazione morfologica contenuta nel segmento ridotto; e (3) l’ambito testuale più importante per la disambiguazione della polisemia che si è creata in seguito alla riduzione è l’unità tonale, mentre ambiti prosodico-sintattici maggiori quali l’enunciato oppure il turno sembrano di importanza secondaria. Chiude il contributo una riflessione sull’inadeguatezza dei modelli descrittivi per ora disponibili per la realtà del parlato spontaneo.

Segmenti, riduzione e disambiguazione: tentativo di un'analisi globale della morfologia italiana / Koesters, Sabine Elisabeth. - 2/2007:(2007), pp. 31-48.

Segmenti, riduzione e disambiguazione: tentativo di un'analisi globale della morfologia italiana

KOESTERS, Sabine Elisabeth
2007

Abstract

La ricerca qui presentata si è realizzata all’interno del progetto Parlare Italiano (“progetto di ricerca di elevato interesse nazionale”) e si colloca all’interno degli studi italiani sulla variabilità interna del segnale fonico nel parlato spontaneo. Partendo dall’analisi dell’incidenza delle riduzioni fonico-morfologiche in una parte del corpus C-ORAL-ROM (a cura di E. Cresti e M. Moneglia 2005), si sono verificate possibili connessioni tra la riduzione e la ridondanza dell’informazione morfologica contenuta nel segmento interessato dalla riduzione e le conseguenze che ne derivano per la trasmissione dell’informazione all’interno della catena del parlato. I risultati ottenuti sono sostanzialmente tre (1) nel materiale analizzato circa il 40% dei sintagmi e il 27% delle marche morfologiche presentano una riduzione fonica che rende la forma morfologica diversa da quella descritta nelle grammatiche; (2) questo tasso piuttosto alto di riduzione si trova in una correlazione diretta, sebbene non rigida, con il grado di ridondanza del carico funzionale dell’informazione morfologica contenuta nel segmento ridotto; e (3) l’ambito testuale più importante per la disambiguazione della polisemia che si è creata in seguito alla riduzione è l’unità tonale, mentre ambiti prosodico-sintattici maggiori quali l’enunciato oppure il turno sembrano di importanza secondaria. Chiude il contributo una riflessione sull’inadeguatezza dei modelli descrittivi per ora disponibili per la realtà del parlato spontaneo.
2007
1. Italiano parlato; 2. Riduzioni fonico-morfologiche; 3. Ridondanza; 4. Disambiguazione morfologica; 5. Teorie linguistiche
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Segmenti, riduzione e disambiguazione: tentativo di un'analisi globale della morfologia italiana / Koesters, Sabine Elisabeth. - 2/2007:(2007), pp. 31-48.
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