Nei mesi che vanno dall’ingresso nella Capitale delle truppe angloamericane (4 giugno 1944) al compimento del processo di Liberazione (aprile 1945) Roma fu non solo il luogo delle decisioni politiche, ma anche la capitale della stampa e dell’editoria. A determinare tale scenario fu la convergenza di più fattori: l’ampia disponibilità di stabilimenti tipografici e di maestranze esperte; il ritorno in città di centinaia di intellettuali, giornalisti e scrittori decisi a riappropriarsi della libertà di parola negata per un intero ventennio; lo speculare desiderio dei lettori di accedere ad un’informazione meno ingessata. Alla crescita esponenziale di giornali e riviste corrispose una sbalorditiva proliferazione di sigle editoriali (non meno di trecento); alcuni di questi Editori si impegnarono nella contestuale promozione di libri e di riviste. Il presente contributo si sofferma sul caso esemplare della Editrice Cosmopolita: a tale marchio (a cui sono legate, a diverso titolo, le personalità di Enrico Allulli, Giuliano Briganti e Alessandro Morandotti) risultano infatti riconducibili una ventina di monografie, l’omonimo ‘Settimanale di vita internazionale’ ed almeno altre cinque riviste.
Editori di libri e di riviste nella Roma liberata / Ciocchetti, Marcello. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - STAMPA. - 31:(2017), pp. 247-268.
Editori di libri e di riviste nella Roma liberata
Marcello Ciocchetti
2017
Abstract
Nei mesi che vanno dall’ingresso nella Capitale delle truppe angloamericane (4 giugno 1944) al compimento del processo di Liberazione (aprile 1945) Roma fu non solo il luogo delle decisioni politiche, ma anche la capitale della stampa e dell’editoria. A determinare tale scenario fu la convergenza di più fattori: l’ampia disponibilità di stabilimenti tipografici e di maestranze esperte; il ritorno in città di centinaia di intellettuali, giornalisti e scrittori decisi a riappropriarsi della libertà di parola negata per un intero ventennio; lo speculare desiderio dei lettori di accedere ad un’informazione meno ingessata. Alla crescita esponenziale di giornali e riviste corrispose una sbalorditiva proliferazione di sigle editoriali (non meno di trecento); alcuni di questi Editori si impegnarono nella contestuale promozione di libri e di riviste. Il presente contributo si sofferma sul caso esemplare della Editrice Cosmopolita: a tale marchio (a cui sono legate, a diverso titolo, le personalità di Enrico Allulli, Giuliano Briganti e Alessandro Morandotti) risultano infatti riconducibili una ventina di monografie, l’omonimo ‘Settimanale di vita internazionale’ ed almeno altre cinque riviste.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.