Lo sport in Grecia era parte integrante dell’educazione dei giovani cittadini liberi, che potevano frequentare i ginnasi e gli spazi annessi adibiti all’esercitazione fisica. L’agonismo sportivo faceva parte di uno stile di vita che solo pochi privilegiati potevano condurre e come tale non venne messo in discussione nemmeno quando ad Atene il sistema democratico funzionava a pieno regime. L’attività sportiva dunque veniva investita dei valori collettivi della polis. Il carattere collettivo delle gare atletiche sembra rispecchiarsi nelle celebrazioni ufficiali per gli Ateniesi caduti che avevano inizio con una cerimonia in onore di Armodio e Aristogitone. Come si può vedere, l’originale associazione tra giochi atletici e onoranze funebri rimane una costante, anche nell’Atene periclea separata da secoli dai valori degli eroi omerici. L’attività sportiva non era finalizzata soltanto al conseguimento del premio e della fama. Possedere un corpo allenato significava anche averlo pronto per il combattimento militare. Le immagini a soggetto atletico che si trovano sulla ceramica tra VI e V secolo a.C. sembrano non lasciare dubbi sul carattere aristocratico dell’agonismo, anche perché l’ atletica è messa in connessione con la pederastia, cioè con una pratica sociale che è parte integrante dell’educazione aristocratica. Molte di queste scene a partire dal tardo VI secolo a.C. associano il corteggiamento degli eromenoi da parte degli erastai e le scene di sesso intercrurale al ginnasio, identificabile dagli strumenti dell’attività fisica. Tuttavia non dobbiamo interpretare le scene come se avvenissero nel ginnasio, il luogo dove per evitare il sexual arrasement degli adulti verso i ragazzi era proibito ai primi di entrare, piuttosto il ginnasio come spazio sociale. L’incontro sessuale prende la forma di un atto pubblico collegato con il luogo dove il fanciullo mette in scena il proprio corpo. La pratica pederastica è un rituale che deve avvenire di fronte a tutta la polis.

Il corpo in scena. Lo sport in Grecia e la costruzione della bellezza virile / Barbanera, Marcello. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - STAMPA. - 23:1(2017), pp. 59-76.

Il corpo in scena. Lo sport in Grecia e la costruzione della bellezza virile

Marcello Barbanera
2017

Abstract

Lo sport in Grecia era parte integrante dell’educazione dei giovani cittadini liberi, che potevano frequentare i ginnasi e gli spazi annessi adibiti all’esercitazione fisica. L’agonismo sportivo faceva parte di uno stile di vita che solo pochi privilegiati potevano condurre e come tale non venne messo in discussione nemmeno quando ad Atene il sistema democratico funzionava a pieno regime. L’attività sportiva dunque veniva investita dei valori collettivi della polis. Il carattere collettivo delle gare atletiche sembra rispecchiarsi nelle celebrazioni ufficiali per gli Ateniesi caduti che avevano inizio con una cerimonia in onore di Armodio e Aristogitone. Come si può vedere, l’originale associazione tra giochi atletici e onoranze funebri rimane una costante, anche nell’Atene periclea separata da secoli dai valori degli eroi omerici. L’attività sportiva non era finalizzata soltanto al conseguimento del premio e della fama. Possedere un corpo allenato significava anche averlo pronto per il combattimento militare. Le immagini a soggetto atletico che si trovano sulla ceramica tra VI e V secolo a.C. sembrano non lasciare dubbi sul carattere aristocratico dell’agonismo, anche perché l’ atletica è messa in connessione con la pederastia, cioè con una pratica sociale che è parte integrante dell’educazione aristocratica. Molte di queste scene a partire dal tardo VI secolo a.C. associano il corteggiamento degli eromenoi da parte degli erastai e le scene di sesso intercrurale al ginnasio, identificabile dagli strumenti dell’attività fisica. Tuttavia non dobbiamo interpretare le scene come se avvenissero nel ginnasio, il luogo dove per evitare il sexual arrasement degli adulti verso i ragazzi era proibito ai primi di entrare, piuttosto il ginnasio come spazio sociale. L’incontro sessuale prende la forma di un atto pubblico collegato con il luogo dove il fanciullo mette in scena il proprio corpo. La pratica pederastica è un rituale che deve avvenire di fronte a tutta la polis.
2017
sport; corpo; nudità; Grecia; omoerotismo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il corpo in scena. Lo sport in Grecia e la costruzione della bellezza virile / Barbanera, Marcello. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - STAMPA. - 23:1(2017), pp. 59-76.
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