Lo studio si propone di verificare il quadro storico-normativo che, nel contesto della reazione alle vicende del 1848 in Napoli e nelle Calabrie, sarebbe alla base dell’applicazione di sequestri e confische alle vittime delle persecuzioni politiche verificatesi nel Regno delle Due Sicilie a partire dalla seconda metà del 1848 ; lo scopo è infatti chiarire esistenza, natura e ambito applicativo di simili misure, spesso citate da testimoni dell’epoca e dagli storici posteriori come effettivamente utilizzate dalle autorità borboniche, e in particolare dalla polizia, a scopo persecutorio degli imputati o condannati politici stessi, specialmente quando latitanti all’estero. Per far ciò, si guarderà alla vicenda di un singolo personaggio, il marchese Eugenio de Riso di Catanzaro, rivoluzionario condannato a morte ed emigrato politico : questa costituisce forse un caso emblematico (pur se non particolarmente conosciuto) dell’applicazione di sequestri, nonché, secondo la terminologia usata da alcuni, di confische, ai danni dei personaggi coinvolti nei moti quarantottini.
Sequestro e confisca nella reazione borbonica al 1848. La vicenda di Eugenio de Riso / Maremonti, Ludovico; De Rosa, Francesca. - In: MÉLANGES DE L'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME. ITALIE ET MÉDITERRANÉE. - ISSN 1123-9891. - STAMPA. - 129-2(2017). [10.4000/mefrim.3133]
Sequestro e confisca nella reazione borbonica al 1848. La vicenda di Eugenio de Riso
Ludovico MaremontiCo-primo
;
2017
Abstract
Lo studio si propone di verificare il quadro storico-normativo che, nel contesto della reazione alle vicende del 1848 in Napoli e nelle Calabrie, sarebbe alla base dell’applicazione di sequestri e confische alle vittime delle persecuzioni politiche verificatesi nel Regno delle Due Sicilie a partire dalla seconda metà del 1848 ; lo scopo è infatti chiarire esistenza, natura e ambito applicativo di simili misure, spesso citate da testimoni dell’epoca e dagli storici posteriori come effettivamente utilizzate dalle autorità borboniche, e in particolare dalla polizia, a scopo persecutorio degli imputati o condannati politici stessi, specialmente quando latitanti all’estero. Per far ciò, si guarderà alla vicenda di un singolo personaggio, il marchese Eugenio de Riso di Catanzaro, rivoluzionario condannato a morte ed emigrato politico : questa costituisce forse un caso emblematico (pur se non particolarmente conosciuto) dell’applicazione di sequestri, nonché, secondo la terminologia usata da alcuni, di confische, ai danni dei personaggi coinvolti nei moti quarantottini.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DeRosa-Maremonti.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
286.5 kB
Formato
Adobe PDF
|
286.5 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.