L’edizione del Don Quijote de la Mancha uscita nel 1998 per i tipi dell’Editorial Crítica come 50° volume della collana BIBLIOTECA CLÁSICA – in collaborazione con l’Instituto Cervantes e con il “Centro para la Edición de los Clásicos Españoles” e pubblicata sotto la direzione di Francisco Rico – contiene un CD-Rom con la versione elettronica del testo e il noto programma di gestione dati, il DBT (Data Base Testuale) di Eugenio Picchi dell’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa. Di fronte a un’edizione informatizzata di un classico della letteratura molteplici sono le domande, i dubbi e le curiosità che inevitabilmente accorrono a delineare quella che ormai è comunemente definita la “resistenza anti-informatica” degli studiosi delle discipline umanistiche. Nonostante sia già disponibile un’abbondante letteratura sull’applicazione dell’informatica nel lavoro letterario e sui supporti elettronici per le tecniche di lettura, nonostante le edizioni uscite in disco ottico siano oramai all’ordine del giorno, permane una diffusa diffidenza sull’effettiva efficacia della rivoluzione informatica nelle scienze umane e una sostanziale ignoranza dei nuovi strumenti ipertestuali.
L'utilità dei supporti magnetici nello studio dei testi letterari: Il 'Don Quijote de la Mancha' di M. de Cervantes in versione CD-Rom / Sarmati, Elisabetta. - In: CRITICA DEL TESTO. - ISSN 1127-1140. - STAMPA. - (1999), pp. 1127-1140.
L'utilità dei supporti magnetici nello studio dei testi letterari: Il 'Don Quijote de la Mancha' di M. de Cervantes in versione CD-Rom
SARMATI, Elisabetta
1999
Abstract
L’edizione del Don Quijote de la Mancha uscita nel 1998 per i tipi dell’Editorial Crítica come 50° volume della collana BIBLIOTECA CLÁSICA – in collaborazione con l’Instituto Cervantes e con il “Centro para la Edición de los Clásicos Españoles” e pubblicata sotto la direzione di Francisco Rico – contiene un CD-Rom con la versione elettronica del testo e il noto programma di gestione dati, il DBT (Data Base Testuale) di Eugenio Picchi dell’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa. Di fronte a un’edizione informatizzata di un classico della letteratura molteplici sono le domande, i dubbi e le curiosità che inevitabilmente accorrono a delineare quella che ormai è comunemente definita la “resistenza anti-informatica” degli studiosi delle discipline umanistiche. Nonostante sia già disponibile un’abbondante letteratura sull’applicazione dell’informatica nel lavoro letterario e sui supporti elettronici per le tecniche di lettura, nonostante le edizioni uscite in disco ottico siano oramai all’ordine del giorno, permane una diffusa diffidenza sull’effettiva efficacia della rivoluzione informatica nelle scienze umane e una sostanziale ignoranza dei nuovi strumenti ipertestuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.