Apologetica storica e filosofia in Houtteville

The critical literature emphasizes that C.-F. Houtteville’s La Religion Chrétienne prouvée par les faits (1722) ushered in a new form of apologetics that replaced the traditional philosophical approach with a ‘historical’ apologetics supported by the factual evidence for Christianity. This essay aims to show that Houtteville had a very keen interest in philosophy; that philosophical arguments played an important role in his battle against modern unbelievers; that his Biblical exegesis was in debt with philosophical doctrines linked to Pascal and Arnauld. To achieve these aims, the essay considers meaningful parts of the Religion chrétienne prouvée par les faits, the additions to the second edition (1740) and the debate between Houtteville and his contemporary critics.

La letteratura scientifica ha insistito molto sul fatto che (ha enfatizzato, posto l’enfasi sul fatto che) La Religion Chrétienne prouvée par les faits (1723) di C.-F. Houtteville abbia inaugurato un nuovo genere di apologetica che ha sostituito la tradizionale apologetica filosofica con un’apologetica ‘storica’, basata cioè sulle prove di fatto della religione cristiana. Il saggio si propone di mostrare la persistenza di uno spiccato (dell’) interesse filosofico in Houtteville, il ruolo fondamentale che le strategie argomentative filosofiche giocano ancora nella sua battaglia contro gli esprits forts (increduli moderni), il carattere spesso incerto dell’esegesi testamentaria dell’autore, debitrice soprattutto di dottrine filosofiche riconducibili a Pascal e ad Arnauld. A questo scopo vengono esaminate parti significative dell’opera (della Religion chrétienne prouvée par les faits), le aggiunte della seconda edizione (1740) e le discussioni avute dall’autore coi contemporanei,