Giappone: l'architettura utage al servizio della società

Earthquakes and economic crises have always represented in Japan the instrument of architectural renewal and, above all, the threat of natural disasters that has put Japanese society in a continuous state of emergency and rebirth. Cities, homes, everything becomes temporary and relative. In Japan the idea of non-permanence has very deep reasons. The dynamic nature of Taoist philosophy - according to which immortality resides in perpetual change - permeates all forms of Japanese thought. The story that is to be told is based on the kobe earthquake (1995) and Ban's work in 2002 that marks the interest of this magazine for those "far away" architectural works in Japan: the Japanese season of Abitare la Terra .

I terremoti e le crisi economiche hanno sempre rappresentato in Giappone lo strumento di un rinnovamento architettonico ed è soprattutto la minaccia delle calamità naturali che ha posto la società giapponese in un continuo stato d’emergenza e rinascita. Città, case, ogni cosa diventa temporanea e relativa. In Giappone l’idea di non permanenza ha ragioni molto profonde. La natura dinamica della filosofia taoista – secondo cui l’immortalità risiede nel perenne mutamento – permea tutte le forme del pensiero giapponese. La storia che si vuole raccontare prende le mosse dal terremoto di kobe (1995) e dall’opera di Ban che nel 2002 segna l’interesse di questa rivista per quelle “cose lontane” dell’architettura nipponica: la stagione giapponese di Abitare la Terra.