Boom edilizio, condizioni alloggiative e culture dell’abitare sul piccolo schermo. La casa in Italia di Liliana Cavani

This article examines Liliana Cavani’s television report "La casa in Italia" (1964) as a source through which to look at some of the most significant aspects of the Italian “great transformation” of the 1950s and 60s. Cavani’s report documents the persistence of large pockets of housing discomfort and witnesses the profound imbalances that the economic miracle, while favoring a general improvement in living conditions, had certainly not removed. It also reveals the transformations coming about in housing cultures, with the rise of new residential models, the aspiration to home ownership and the modernization of home space, the desire for higher levels of comfort and greater intimacy, as well as the emergence of new conflicts along generational and gender lines. Finally, it links the housing problem to the critical aspects of the impetuous urban development, denouncing land and building speculation and the inadequacy of planning legislation.

L’articolo prende in esame l’inchiesta televisiva "La casa in Italia" di Liliana Cavani (1964) come fonte attraverso cui guardare ad alcuni tra gli aspetti più significativi della “grande trasformazione” degli anni del boom. L’inchiesta documenta il permanere di estese sacche di disagio abitativo e testimonia i profondi squilibri che il miracolo economico, pur favorendo un generale miglioramento delle condizioni di vita, non aveva certo rimosso. Essa rivela poi le trasformazioni che andavano maturando nelle culture abitative, con l’affermarsi di nuovi modelli residenziali, l’aspirazione alla proprietà della casa e alla modernizzazione dello spazio domestico, il desiderio di più elevati livelli di comfort e di una maggiore intimità, nonché il sorgere di nuovi conflitti lungo linee generazionali e di genere. Essa lega infine il problema degli alloggi alle criticità degli impetuosi processi di espansione urbana, puntando il dito contro la speculazione fondiaria ed edilizia e l’inadeguatezza della legislazione urbanistica.